Lunedì, 2 novembre 2020
Ragazzi non so voi, ma io in questo periodo mi sto stra affogando di cioccolata.
Da quando mi hanno detto di mangiarla con moderazione... Ok, sarò del tutto sincera: da quando me l'hanno "vietata" la mia voglia è aumentata a dismisura e... e... non riesco a farne a meno! Ecco l'ho detto! Ok, non la divoro tutti i giorni però... Quasi...
Ieri ho chiamato mia mamma chiedendole se, visto che era di spesa, mi avesse procurato gli ingredienti per fare quella deliziosa torta al cioccolato fondente di "Zia Franca". Sapete di quelle che restano morbide all'interno? Ecco, proprio quella! Poi essendomi salita la febbre ho approfittato per chiederle con un po' di ruffiataggine... (si può dire vero? Bah... è lo stesso. Insomma avete capito), se me la faceva direttamente lei! E... Vittoria!!! Nel pomeriggio la torta era a casa mia pronta per il mio "English afternoon tea break", ovviamente delle 17. Of Course...
E in questo preciso istante, mentre scrivo queste poche righe, sto spazzolando letteralmente l'ultima fetta! E sto andando a rallentatore per giunta! Perchè è tanta la voglia di non farla finire. Vi assicuro che andare a rallentatore è uno sforzo immane, ma caspiterina è davvero stratosferica. A proposito volete la ricetta? Ok, Pronti? Via!
Ma per cosa eravamo qua... Ah si, ora ricordo... Mentre mangio la mia, ahimé, ultima fetta di torta, scorro i vari social e motori di ricerca, cercando le mostre in corso al momento, finché non chiuderanno di nuovo tutto, ovviamente... La mia attenzione è attirata da un articolo che parla della mostra in corso dal 24 ottobre a Palazzo Zabarella a Padova: "I Macchiaioli. Capolavori dell'Italia che risorge".
Subito la mia curiosità schizza alle stelle: "E chi capperi saranno mai questi Macchiaioli?". Si li ho già sentiti nominare un sacco di volte... Ogni tanto anche Mr. Gallery li nomina, ma non sono mai riuscita ad inquadrarli come si deve...
Ok, provo a leggere la spiegazione della mostra e resto letteralmente incantata per ciò che trovo scritto... E ditemi se non mi sbaglio.
"Oltre cento capolavori a testimoniare il mondo fortemente emotivo dei Macchiaioli, un mondo la cui essenza racconta dei valori dell’uomo, dell’uomo eroico e instancabile, della sua forza e del suo coraggio, della sua voglia di ripartire giorno dopo giorno a dispetto di qualsiasi difficoltà. Spiriti indipendenti e rivoluzionari, caldi di fervore patriottico e saldi negli affetti, i Macchiaioli dipingevano ciò che il “vero”offriva ai loro occhi.(...)
I Macchiaioli sanno cogliere le emozioni e i valori dell’uomo in ogni singolo momento di vita quotidiana, in ogni sorriso o fatica umana, in ogni paesaggio e natura incontaminata. Pieno di sogni ed emozioni vitali, forte di un’anima potente e vera che da sempre contrasta la morte, anche l’uomo di oggi è un uomo “macchiaiolo”, che sa cogliere la vita in modo pieno, totale e profondamente eroico.(...)
Cosa significa macchiaiolo?
Macchiaiolo è sinonimo di “vita”; quella vita che è la forza stessa dell'amore che pervade ogni cosa e che contrasta la morte, irradiando ovunque la luce dell'Essere."
Non essendo però completamente soddisfatta faccio altre mie ricerche e scopro che sono un gruppo di artisti attivi soprattutto in Toscana, nella seconda metà dell'800.
Uhmm... Direi che la cosa si fa molto interessante.
Scopro che questo movimento afferma la teoria della "macchia" sostenendo che la visione delle forme è creata dalla luce come fossero macchie di colore, distinte, accostate o sovrapposte ad altre macchie di colore. L’artista è così libero di rendere con immediatezza verista ciò che il suo occhio percepisce nel presente.
E qui mi vengono in mente gli impressionisti francesi... Non è che questi "Macchiaioli" sono gli impressionisti italiani? Chiedo conferma ad Editor e lui mi dice che sono simili ma non uguali... Ok. Si è sprecato il Mr. "Saputello"
Gli artisti di questo movimento erano soliti riunirsi e discutere nel Caffè Michelangiolo di Firenze.
Mi piace quest'idea che gli artisti si ritrovassero nei caffè perché lo ritrovo pure in altri gruppi di artisti come quelli più contemporanei di piazza del Popolo, ad esempio (Schifano, Festa, Giosetta Fioroni e... non mi viene Editor... ah, ecco Franco Angeli!)
Ok, ma continuiamo...
Il termine Macchiaioli fu utilizzato dalla Gazzetta del Popolo per la prima volta nel 1862 in occasione di un'esposizione fiorentina. In realtà l'espressione fu coniata dal giornalista in senso denigratorio, ma i pittori oggetto della definizione decisero da allora in poi, di adottare tale termine come identificativo del loro gruppo.
Ecco guardate un po', grazie alla mia torta strepitosa, anche oggi sono riuscita ad imparare qualcosa di nuovo. E ne vado molto fiera. Cosa Editor? Mi stai chiedendo quando te la faccio? Presto, presto... Non ti preoccupare... L'unico dubbio che ho, è che tu riesca ad assaggiare almeno qualche briciola, sai com'è... è troppo buona... e poi con una pallina di gelato... dovresti davvero provarla!
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