domenica 1 marzo 2020

Per colpa del Coronavirus sono chiusa in casa ma...


1 Marzo 2020

Sono le 7 del mattino.
E' domenica. Sono a letto, sveglia.
Reduce da una settimana di chiusura totale di scuole, bar, cinema, teatri, attività sportive e soprattutto musei!
Pensandoci bene fosse successo qualche anno fa non ne avrei fatto un dramma, anzi!
Ma oggi solo al pensiero di avere si del tempo libero, da dedicare a me e a mia figlia, ma non avere la libertà di scegliere cosa fare e dove andare mi manda in paranoia.
Tutta colpa del Coronavirus!
Ok manteniamo la calma!
Avrò più tempo per leggere, documentarmi e programmare le prossime scorribande a mostre e quant'altro. Ok, studierò un piano d'azione!

Prendo il telefono, che non posso negare in questo periodo mi sta aiutando tantissimo.
Attraverso social, link, ecc. riesco a tenermi aggiornata di tutto ciò che offre il mondo  dell'arte. Mondo, in continua e costante evoluzione.

Scorrendo le varie notizie mi cade l'occhio su una iniziativa promossa dal Mambo di Bologna: aprire in streaming una performance (ancora presente) che ho visto circa un mese fa, e di aprire le porte del museo online.
Fantastico! Bella iniziativa!

fine gennaio 2020
 
Sono a Bologna.
Sono le due del pomeriggio e mi trovo davanti al Mambo per la mia prima volta!
Ora nulla di strano se non fosse che ho studiato e vissuto 4 anni in questa meravigliosa città, ignorandone completamente l'esistenza!
Si lo ammetto forse vent'anni fa ero interessata più allo studio... (ma chi voglio ingannare?).
Ok, lo ammetto... diciamo che ero più interessata a vivere a pieno la vita universitaria! E qui Stop!

Entro infreddolita, prendo il mio biglietto (l'audio guida non è contemplata), lascio giacca e zainetto nel guardaroba e armata di telefono inizio la mia visita... se solo capissi da dove si comincia.
Ci sono le classiche 3 porte e nessuna indicazione... uffi!
Ok, mi riavvicino al ragazzo della biglietteria e col mio sorriso più bello chiedo: "mi scusi ma da dove [cavolo, sottointeso] si comincia?" e lui sfolgorando a sua volta il suo sorriso più bello risponde "dalla prima porta ovviamente!"
Vorrei aggiungere che il suo "ovviamente" non mi è  piaciuto per niente, ma  ringrazio e giro i tacchi.

Entro in una sala grandissima dove si trova l'opera, o performance, "bonjour" del 2015 di Ragnar Kiartansonn, un artista islandese a me sconosciuto.

E' la riproduzione di un villaggio francese degli anni '50: una piazzetta con una fontana al centro e attorno delle case.
La cosa divertente è che le case davanti sono normali, se gli si gira intorno sono aperte quindi si può vedere l'arredamento e ciò che succede (di fatto una casa delle bambole in scala 1:1).
Una musica di sottofondo (Le mer di Charles Trenet del 1946) fa da colonna sonora.
Due attori, una donna e un uomo, che inizialmente sono ognuno dentro la sua casa, si incontrano nella piazza...
la donna esce di casa per riempire d'acqua un vaso di fiori alla fontana e l'uomo esce a fumare una sigaretta. Le rivolge un saluto, lei risponde timidamente e torna alla sua abitazione. Prima di entrare le rivolge un ultimo sguardo.



La scena si ripete ogni 5 minuti per tutta la durata della mostra. Sono sconcertata!
Mi chiedo quale sia il senso e presa dal solito mio entusiasmo, becco il primo visitatore che ho a fianco e gli chiedo sottovoce: "scusi, ma lei ha capito cosa significa?"
Lui mi guarda preso un po' alla sprovvista (forse non è abituato alle interrogazioni a sorpresa!) e farfugliando qualcosa capisco che non ci ha capito nulla come me... ok mi consolo!


Cercando qua e là riesco a trovare un foglietto attaccato ad una parete che ne spiega l'origine.
L'opera mette in luce non solo i diversi elementi che definiscono lo stile romantico del cinema e del teatro, ma  fornisce anche l'immagine del sempre nuovo insito nella ripetizione dello stesso gesto.

Finisco di leggere il lungo trattato e riguardando la scena sorrido e penso che veramente per creare una cosa del genere bisogna essere si un po' artisti un po' filosofi e un po' matti...!
 
P.s. se non sapete cosa fare cercate questa performance su streaming,  vale sempre la pene di aprire i nostri orizzonti!

Se vi va di farci "un giro", questo è il link:





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