lunedì 24 agosto 2020
Ieri sera ho finito di leggere un libro interessantissimo.
Ma partiamo dall'inizio!
Qualche settimana fa mi chiama Editor dicendo: "Sai? sto leggendo un libro che trovo interessantissimo... hai presente Sergio Mandelli quello che tiene la rubrica in rete "Praline. Prelibatezze dal mondo dell'arte"? Ecco proprio lui, ha scritto un libro: " Il senso dell'opera d'arte, e il ruolo dell'artista nel ventunesimo secolo" e me lo ha inviato in dono perché io lo leggessi ed esprimessi le mie considerazioni..."
Io per risposta, con un briciolo di invidia, gli dico: "Wow! ma è una cosa fantastica! Anch'io voglio leggerlo! Se poi mi dici essere così interessante... Potrei scrivere un post sul blog con le mie considerazioni e pubblicizzarlo... Ok oggi me lo compro!"
So benissimo Editor che la mia recensione sarà più "spartana" e priva di paroloni esageratamente complicati rispetto alla tua, però che c'entra, sarà la mia recensione, che seppur semplice e ovviamente spontanea, ma sarà la mia! (e qui vedo già i sudorini che imperlano la sua fronte... non capisco, in fondo parlo solo di "spontaneità"... mah!).
La sua replica, che come al solito mi smonta non si fa attendere... "A dire il vero, il volume in questione, non si trova ancora nelle librerie dovresti contattare l'autore direttamente e..."
Uffi! Ma non mi faccio intimorire! E "detto e fatto" riattacco il telefono, mi fiondo su fb alla ricerca del contatto e quando lo trovo... Comincio a scrivere:
"Buongiorno Dott. Mandelli! Mi presento, mi chiamo Zanuso Valeria. Tramite un amico che abbiamo in comune, ho avuto la possibilità di scoprire che ha scritto un nuovo libro, io seguo spesso la sua rubrica "Praline" che trovo sempre interessantissima. Dai commenti che ho letto, penso davvero che debba essere molto interessante! Ora, avendo un blog personale che tratta arte in ogni sua espressione: dalle mostre all'editoria, viste dal punto di vista di una non addetta ai lavori..."Quattro passi nell'arte in punta di pantofole..." mi piacerebbe avere la possibilità di leggere il suo volume e magari poterle poi dare, un mio personale riscontro... Sarebbe così gentile da indicarmi dove posso trovarlo?
Grazie e buona giornata, Valeria Zanuso"
E... click, invio!
Sono emozionata, come sempre quando contatto qualche personaggio importante di questo mondo, come artisti, autori, direttori di musei... Non so mai cosa aspettarmi. E confesso che l'adrenalina va alle stelle!
Attendo la sua risposta con trepidazione e non tarda ad arrivare: "Buongiorno... ect. ect. se lei intende scrivere sul mio libro non posso che esserne onorato... provvederò a fargliene avere gratuitamente una copia!"
Sono al settimo cielo. E dal quel giorno ogni volta che sento il rumore del motorino del postino, arrivare, corro per vedere se il libro è arrivato!
Passano i giorni e niente da fare. Penso: "Ecco, o le poste italiane lo hanno perso oppure il signor Mandelli ha cambiato idea!"
Invece, l'altra sera, tornata dalla mia mitica visita al Mart di Rovereto (vedi i post precedenti), intravedo una busta dentro la buca delle lettere e...
"È arrivato! È arrivato! E salto dalla gioia col mio pacchetto tra le mani!" Non ci posso credere! Vado in camera mia lo appoggio sul comò e lo ammiro come una "reliquia".
Ho voglia di aprirlo, ma allo stesso tempo voglio gustarmi l'attesa di questo momento. La magia dell'istante. Si, perchè l'attesa, a volte può essere snervante ma altre volte può rendere magnifico un momento.
Respiro a fondo. Basta non ce la faccio più. Ho aspettato anche troppo! Le mie mani fremono, afferrano il pacchetto e lo scartano con cura ed estrema perizia. Non si sa mai. Non voglio rovinare o strappare nulla. Estraggo il libro lo guardo, lo apro, lo annuso (gesto immancabile ogni volta che ho un nuovo libro fra le mani...) e poi mi cade l'occhio sulla prima pagina... C'è pure la dedica!
"A Valeria Zanuso con stima. Sergio Mandelli" BANG! Sono stesa!
Ho così tanta voglia di leggerlo che anche se sono letteralmente sfinita dalla giornata a dir poco "epocale", non posso non leggere le prime pagine e quando trovo scritto "Per questo il mio invito è di procedere ad un costante esercizio di verifica dei propri pregiudizi, a costo di rompere dei tabù...." Cosa che io faccio abitualmente, capisco che questo libro è giusto per me e mi ha già conquistata.
"Il punto cruciale della sua riflessione è che l'arte è sempre un fenomeno di natura religiosa.
Gli esseri umani sono intrinsecamente esseri religiosi e l'arte è un linguaggio che cerca di comunicare con il mistero,con il regno del sacro."
Da quello che posso capire è che l'arte è stata molto spesso ed esplicitamente, espressione di un collegamento col divino. Basta vedere tutte le opere che raffigurano scene bibliche, santi, papi e quant'altro, presenti nelle nostre chiese. A volte però, soprattutto nel novecento, gli artisti hanno cercato di negare o camuffare questa espressione, questo legame col divino o con un'entità superiore non riuscendoci però completamente.
Curiosità: nel 1500 l'artista doveva essere un uomo di cultura, un intellettuale, per dar vita insieme a poeti, letterati e pensatori ad un gruppo di persone che condividessero riflessioni elevate tanto da suggerire nuovi temi da sviluppare. Successivamente, in una epoca molto più vicina a noi, con l'artista Dubuffet che sosteneva esattamente il contrario e cioè che "l'arte era più genuina quanto meno intellettualmente preparato era l'artista!", le cose cambiano...
L'arte diventa perciò, una sorta di entità misteriosa, che viene negata agli intellettuali, ma che si rivela a uno spirito "puro", incorrotto dalla civiltà, come quello dei malati mentali... nasce l'Art-Brut
Sono incuriosita ed allo stesso tempo esterrefatta. Mamma mia quante cose devo ancora studiare!
Apprendo con stupore che attraverso le opere di Mondrian, di Picasso e tanti altri. possiamo vedere una piccola porzione del mondo esistente nella loro testa, un mondo che risponde a regole e codici personali ma che, tramite il quadro, diventano in parte evidenti e universali.
Oh cavoli! Sono "intrippata", non ci avevo mai riflettuto... tutti questi ragionamenti mi fanno impazzire e apprezzare ancora di più il mondo dell'artista o meglio, l'arte in sé.
Beh, sarò sincera: leggere questo volume è stato veramente un viaggio emozionante ed estremamente illuminante. Scritto benissimo. Complesso ma scorrevole. I tanti riferimenti e collegamenti dell'arte con la religione mi hanno permesso di rispolverare e soprattutto, arricchire le mie conoscenze in materia, non mancando ovviamente di stupirmi con tutti quegli aneddoti. Un'esperienza unica! È confortante sapere che esistono persone al mondo così preparate e capaci di trasmettere il "bello" di questo tanto fantastico, quanto enigmatico, Mondo dell'Arte...
Ringrazio ancora di cuore l'autore per questo splendido dono e non mancherò di consigliarlo a tutti e soprattutto ai lettori del mio blog! Ops, che sbadata l'ho appena fatto!
P.S. E voi che aspettate, dai su è ora di leggere!!!
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