mercoledì 23 settembre 2020

A Treviso quasi per caso...

 Martedì 22 settembre 2020


Questa mattina mi sono alzata prestissimo alle 5.45... Lo so che magari a voi non interessa, ma a me serve per spiegarvi che cosa ho fatto. Quindi, non brontolate se prendo il giro un po' largo... Editor! Non ti ci mettere anche tu!... Si lo so che stai già pensando "Eccola che parte dalla preistoria" Uffi! Abbi fede, mettiti tranquillo e ascolta senza sbuffare... magari!!!

Vi stavo dicendo? Ah ecco...

Allora alle 8 30 avevo appuntamento all'Hotel 5 stelle "cadenti" per un "tagliando" in quel di Treviso e visto che il mio pirata di fiducia (mio fratello Edo) aveva pure lui un appuntamento alle 11'30 si è deciso di andare alla scoperta di questa cittadina fino ad ora ahimé sconosciuta, a parte per l'ormai tristemente famoso hotel, s'intende!



Beh, non ci crederete, ma per la sottoscritta è stata una magnifica sorpresa.

Ebbene sì! Ho scoperto una città curiosa! Infatti non avevo la più pallida idea che fosse attraversata da una miriade di corsi d'acqua. E non sapevo nemmeno che ci fossero così tanti mulini ad acqua, così tanti ponticelli e una infinità di scorci magnifici con case e palazzi veramente eleganti ed unici. Sarà forse per questo che una volta ho sentito degli amici che parlando di Treviso ad un certo punto qualcuno disse: "la piccola Venezia"?

Sono stata fortunata perché mio fratello Edo, invece, conoscendola molto bene mi ha portato a vedere gli angoli più affascinanti. Ovviamente non potevo non fare foto e soprattutto selfie... Quindi mi sono sbizzarrita! Pensate che per fotografarmi con un'opera d'arte trovata per caso, mi sarei pure offerta di mettere i piedi in acqua! Fortuna che ha prevalso il buon senso del fratello maggiore... E cosa ci sarebbe poi di male? Sono una piratessa! Amo l'avventura e gli imprevisti! Dai Editor, stai sereno! Per buona educazione mi sono trattenuta dal fare qualsiasi cosa che potesse turbare la tua suscettibilità e soprattutto quella di mio fratello... Probabilmente anche perchè non avevo assolutamente voglia di tornare a casa in autostop!

L'opera artistica che ho trovato è di un certo Mario Martinelli. "Transparete" è il titolo ed è fatta come dice di rete! L'effetto è singolare, soprattutto perché col sole si riflette sull'acqua ed è evidente l'effetto "trasparente". Accanto c'è pure  una scultura in bronzo che rappresenta una ballerina di un certo Romano Costi. Pensate un po', questa è la dimostrazione che l'arte è ovunque davvero!!!



Passeggiando per le viuzze del centro in cerca di una pasticceria, "tappa" indispensabile per "tappare" la voragine che si era aperta nel frattempo nel mio stomaco, incappiamo in 3 chiese. Ognuna singolare e bella a modo suo.

La prima è la chiesa di Santa Rita del 1330 circa e qui entro dritta come un missile accendendo pure qualche candela... non si sa mai... Nell'esplorarla, la cosa che mi colpisce di più, è l'altare che si trova alla sinistra del maggiore. È fatto in marmo nero ed è detto altare dei morti e viene dalla demolita chiesa di San Michele. È di fattura seicentesca, ai lati della pala che raffigura Santa Veneranda ci sono i simboli dei massimi poteri religiosi e temporali: la corona imperiale, il corno del doge, la mitra papale... il tutto alternato a ossa e teschi... nel vederlo mi sono quasi spaventata! Non avevo mai visto così tanti teschi in una chiesa!

La seconda chiesa è meravigliosa. 

Si tratta della chiesa di San Francesco. Quando entriamo stanno finendo di celebrare la santa messa e ci becchiamo felici e contenti la benedizione!



La chiesa presenta una pianta a croce Latina, con un'unica, grande, navata, coperta da un soffitto ligneo "a carena di nave". Sulla destra è presente una navatella costituita dall'unione di cinque cappelle laterali, coperte da volte a crociera in muratura che formano così cinque campate... Ho studiato, si vede?

Comincio a fare foto. E' troppo bella. Poi vengo attirata dal cielo stellato che si trova nel soffitto della cappella dietro all'altare. È semplicemente meraviglioso e subito mi perdo tra quelle bellissime stelle che mi fanno sognare tempi migliori e viaggi lontani... Ne ho proprio bisogno! E Cassiopea? Dov'è?



Non oso immaginare cosa proverò quando vedrò la cappella degli Scrovegni a Padova! Ci andrò presto, lo so!



Faccio l'ennesimo selfie pure con la statua di San Francesco e a quel punto Edo finge di non conoscermi... Mah... vallo a capire... 

Comunque riprendiamo il nostro percorso alla ricerca di una pasticceria e ci troviamo davanti alla chiesetta di Santa Lucia... Quando entro lo spettacolo è meraviglioso. Anche qui  un cielo stellato che copre tutto il soffitto a volte a crociera. Lo spettacolo mi lascia senza fiato. E ovviamente... click click le foto sono oramai un ordine! 



Questa chiesa fu dedicata a Santa Lucia il 13 dicembre 1389, a memoria del giorno in cui la città di Trevisio si consegnò alla Repubblica di Venezia.


Ok, sono veramente soddisfatta di questo giretto turistico... Però ora "non ci vedo più dalla fame" ...quindi, finalmente ci fiondiamo da Camelia: una pasticceria carinissima nel centro di questa fantastica, città che offre dolci e cappuccini strepitosi! Da provare... assolutamente!

P.s. Allora vi è venuta voglia di farvi un bel giretto a Treviso?


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