venerdì 30 ottobre 2020

Seconda lezione del Corso di Storia dell'Arte "Urbs-Picta": Arte Povera e Land Art

 


mecoledì 28 ottobre 2020

"Saponetta... dai, fai la brava... non fare brutti scherzi... dai, non fare come l'ultima volta!"

"Mamma ma stai parlando con la saponetta della Wi-Fi?!?"

Oh cavoli! Mi ha beccato: "Nooo piccola, ma ti pare? Stavo giusto, giusto, dicendo tra me e me, che spero che stasera non mi faccia tribolare..."

Si stasera cari amici, ho il corso di Storia dell'Arte con l'associazione Urbs-Picta vi ricordate? (se avete voglia di rispolverare le idee cliccate QUI!)

Questa volta mi sono fatta furba. E visto che il corso è in perfetta sovrapposizione orario con la mia cena, oggi, per non patire la fame fino alle 21, ho deciso di anticipare la cena alle 18 30. Peccato che la merenda a base di latte col cacao e 7 macine del mulino bianco spalmate di Nutella, l'ho fatta alle 17 30! 

Infatti ora ammetto di non avere molta fame, ma ciò che ho preparato ha un profumino così invitante che... No! Valeria stai ferma. Dai... uffi... un pezzettino... Non può non essere divorato ehmm... assaggiato (l'unico essere che divora letteralmente le cose in 2/3 bocconi è il mio Editor... la stazza infatti non mente! Shhhh non diteglielo, però... pensa ancora di essere un fuscello). 

Cosa mi sono preparata? 

Eh si, aspettavo proprio che qualcuno me lo chiedesse! Torta salata farcita con prosciutto, ricotta, monte veronese e uova.

Io di solito le adoro con le verdure ma, per soddisfare il palato della piccola pesticciola, ho optato per questi ingredienti. 

Risultato? Zoe non ne vuole sapere perché le ho detto che ci sono pure le uova!!! Ma quando finisce la preadolescenza? Ah dite che la fase dopo è peggio? Ok... ma non si possono saltare e arrivare direttamente al matrimonio?!?

Uhmmm... A quanto pare no!

Ops, scusate... Si, si,  eravamo qui per il corso...

Editor, ovviamente mi messaggia per sapere se sta volta ho mangiato e mi sono organizzata a puntino: "Di cosa parlate questa sera?"

"Perché? Dici che dovrei saperlo? Effettivamente si... Ora ricordo... Avevano mandato una mail... Ma mi sa che smanettando col pc, per imparare ad usarlo bene, l'ho eliminata per sbaglio..." In realtà è uno scherzetto, una bugia bianca... La verità è che non mi ricordo proprio! Dite che è grave? NO! Non è l'età!!!

 "Ecco ti pareva, mai una gioia, mai!"

"Ma dai Editor, guarda il lato positivo sarà una sorpresa... Ed io adoro le sorprese!!!"

Ok, ci siamo. Mi preparo: carta, penna, vasetto di olive, té... (non si sa mai mi pigli un attacco di fame e... olive e tazzona di té... Yes! Si, si non fate tanto gli "spiritosi schifitosi"... té e olive nel mio intestino si abbinano perfettamente!)

E tu Editor, non attaccare il tuo solito pippone con cose del tipo "Ma come diavoli mangi" o "Durante la lezione non si mangia".

Lo so! E lo rispetto. 

Guarda, preparo quelle cose solo in via eccezionale per una emergenza/attacco di fame improvvisa. Ok?

Bene, il corso ha inizio e quando vedo l'argomento il mio cuore impazzisce di gioia: ARTE POVERA E LAND ART. Wow! Io adoro i poveristi! Che non sono i "poveri" bensì gli artisti dell'arte povera.

Dovete sapere che la locuzione "arte povera" è stata coniata da Germano Celant per la prima volta in una mostra alla Galleria la Bertesca di Genova nel '67. Questo tipo di arte prende spunti da altre correnti:

- da de Chirico: riscoprire i saperi artigianali;

- dall’Informale: indietreggiare verso un livello di esperienza primordiale, vitalistica + recuperare l’archetipo;

- dalle Neoavanguardie: recuperare l’azione ;

- dal Minimal: relazione con lo spazio;

- dal Concettuale: utilizzare nuovi mezzi che prescindono quelli tradizionali (sì installazioni e azioni; no pittura e scultura; no fotografia).

Gli esponenti più illustri sono Jannis Kounellis, di cui ho visto la mostra a Venezia l'anno scorso (vedi post QUI), Mario Merz di cui ho visto la mostra 2 anni fa al Pirelli Hangar Bicocca (vedi post QUI), Michelangelo Pistoletto (quello che mi ha reso famosa con l'intervista!!!), Giovanni Anselmo, Giuseppe Penone (vedi post QUI), 

Alighiero Boetti, Calzolari e Gilberto Zorio. Tutti questi artisti sono entrati in sordina nella mia vita, nel senso che inizialmente non li consideravo come tutti gli altri artisti, ma poi "Cupido" ha scoccato la sua freccia dell'amore, ha centrato il mio cuore e... anche se sono le classiche opere che non possono stare sopra un mobile, mi hanno fatto innamorare! E sono fatte con materiali poveri, di recupero (legno, stracci, ferro, acqua, fuoco, suono...) e per comprenderli ho dovuto investire un bel po' del mio tempo. Ma non c'è nulla da fare... mi "ingarbugliano" le budella! Si perché per scoprirli ho dovuto fare un viaggio, una ricerca culturale non indifferente, che volente o nolente ogni volta mi  ha divertito e arricchito. Si, questa è Arte!

Dopo un'ora e un quarto si passa a parlare di Land Art.

E qui, la mia pancia avrebbe proprio voglia del buonissimo gelato al doppio cioccolato della Magnun che ho in freezer! E se ne mangiassi un pochino? Che male ci sarebbe, anche perché ricaricherei l'energia... Giusto per stare ancora più attenta. Caspita! la connessione delle slide è saltata e la Dottoressa Bianchera sta "smanettando" per riattivarla... Ok, il momento è perfetto! Mi raccomando amici, Editor non lo deve sapere assolutamente! Acqua in bocca!

Mi metto a mangiare questa prelibatezza davanti al pc. Oh cavolo. E se mi vedessero? In teoria ho il video disattivato ma non si sa mai... Meglio essere prudenti. Giro il pc verso il divano. E se mi avessero già visto? E vabbeh... Pazienza!

Questo gelato è troppo buono. Mitico.

Ok, ok, la lezione riprende con la Land Art che nasce negli USA tra il 67-68. 

L'opera esce dalla galleria per entrare nella natura, nel paesaggio. 

Le opere sono gigantesche e col tempo possono sparire a causa dei fenomeni naturali nell'arco di una giornata o di diversi anni. Sono formate  dagli  elementi come si trovano in natura come legni, pietre, terra...a  volte si cerca addirittura di ricreare alcuni fenomeni particolari come ad esempio i fulmini.

Gli artisti più rappresentativi sono Walter de Maria (vi ricordate il POST dei fulmini?), Dennis Oppenheim,  Robert Smithson (E il POST su Spiral Jetty, lo ricordate?), Richard Long, Hamish Fulton, e Christo e Jeanne Claude. 

Ho scoperto che nella Land art il semplice "camminare" può essere una forma d'arte, ovviamente se pensato e studiato in un certo modo. Ad esempio per Fulton si tratta di un camminare in silenzio, facendo attenzione ai rumori, ad un ritmo e a una cadenza ritmica, concentrandosi quindi sul momento e sul corpo. Inoltre il camminare è stato condiviso con altre persone. La sua forma d'arte è il viaggio fatto a piedi nel paesaggio… 
"La sola cosa che dobbiamo prendere da un paesaggio sono delle fotografie. La sola cosa che ci dobbiamo lasciare sono le tracce dei passi" (Hamish Fulton).

"Il camminare condiziona la vista e la vista condiziona il camminare a tal punto che sembra che solo i piedi possano vedere" (Robert Smithson).

Questa serata è stata veramente strainteressante perché sto conoscendo un sacco di cose nuove ed inimmaginabili. 

Ora quando andrò a passeggiare mi concentrerò di più sul mio corpo, sul mio sentire e così mi ritroverò pure io ad essere un po' un'artista!!!

P.S. E voi, che torte salate fate? Aspetto suggerimenti!


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