lunedì 26 ottobre 2020

Ho incontrato Carlo Vanoni alla presentazione del suo libro... Che emozione!

 


sabato 24 ottobre 2020

Amici, oggi andrò alla presentazione del libro "Ho scritto t'amo sulla tela" di Carlo Vanoni. Ma vi rendete conto? Si il libro di cui vi ho parlato giusto, giusto un paio di settimane fa... Vi ricordate? Ok, per chi se lo fosse perso, clicchi QUI!

Ebbene sì, dopo averne scoperto l'opportunità, qualche giorno fa, ho prenotato per avere la possibilità di assistere alla presentazione presso la Libreria Ferrarin di Legnago. 

Sono euforica ovviamente. Pensate, incontrerò l'autore e se ci riuscirò, oltre a farmi fare l'autografo sul libro, ci scatterà un super selfie!

Ma come ci si presenta ad uno scrittore? 

Oh cavoli, l'outfit deve essere di tutto punto. Quindi, eleganza prima di tutto! Ma senza esagerare, visto che "lui", Carlo Vanoni, a 50 anni si è comprato per l'occasione, il suo primo paio di jeans strappati...così "confessa" nel suo libro precedente "a piedi nudi nell'arte"! Quindi, se tanto mi da tanto... Si presenterà sicuramente con un look del tutto "casual". Ok, trucco quanto basta e sorriso smagliante. Si, va bene, c'è la mascherina, ma il mio sorriso si vede anche dalla luminosità del mio sguardo! Almeno così dicono... Risultato? Ottimo, direi.

Zoe, la mia piccola pesticciola, mi guarda ed esclama: "Che bella che sei! Devi andare ad un funerale?"

Inorridisco, quasi mi affloscio e rispondo: "Ma come?!? Questa è eleganza..."

"Si mamma, ma sei tutta vestita di nero... ti manca solo il cappellino nero con la retina e poi..."

SGRUNT!!! Poi penso ai suoi 10 anni e alla sua idea di eleganza. Negli ultimi tempi gira con pantaloni con tasche da tutte le parti, catenelle e... vabbeh... Che stia sviluppando un animo punk in ritardo di 40 anni? Mah... Comunque, nonostante le sue critiche, decido che la mia mise è perfetta così!

Imposto il navigatore e... Tac! Dopo 40 minuti giungo a destinazione in perfetto orario. Anzi no, in perfetto anticipo di mezz'ora. E ora che faccio? Beh, entro comunque in libreria e avviso che la "piratessa è qui!"... Si dai, avete capito... timidamente dico: "Si può? E' permesso?"... e con charme annuncio che sono venuta per la presentazione del libro e aggiungo che il libro io ce l'ho già in borsa... Non si sa mai, con la sfiga degli ultimi tempi ci manca solo che venga denunciata per furto!

La commessa mi guarda, mi sorride e aggiunge: "Benvenuta, se vuole può subito farselo autografare. Il Dott. Vanoni è già qui!"

Wow fantastico! Faccio un respiro profondo... un altro... Si, sono emozionata, non lo posso nascondere.

Quando arrivo nella sala conferenze, dove tra l'altro è allestita una mostra d'arte di Paolo Masi, lui è intento a parlare con una coppia. Aspetto e quando mi vede mi dice:  "Ciao". 

Io resto spiazzata e muta. Subito mi giro credendo che lo abbia detto a qualcuno dietro di me... non c'è nessuno! Allora era riferito proprio a me! Mi ha riconosciuto! Ok, non è vero. Ma mi piace immaginarlo! Allora mi affretto a rispondere con un banalissimo: "Salve e..." mi imbalbetto! Mannaggia... cominciamo bene. Ed ora?

Vedendomi col libro in mano mi chiede se vuole che me lo firmi ed io che sono alquanto frastornata guardo il libro che sto letteralmente stritolando tra le mani e rispondo: "Si certo, forse è il caso... prima che lo polverizzi..." mentre dentro di me, penso: "è vero che l'ho già letto ma mi faceva piacere tenerlo nella mia libreria... ancora due minuti e lo avrei distrutto" e sorrido. Mi conduce ai divanetti. 

Ci sediamo e stranamente parto a raffica. Gli dico che il libro mi è piaciuto moltissimo anzi, che mi ha emozionato tantissimo, facendomi spendere pure qualche lacrima. Aggiungo pure che ho letto prima anche l'altro suo libro... e lui è meravigliato. Che abbia pensato che non ne fossi in grado?

Ammetto, all'inizio sono un po' agitata e si percepisce dalla voce un po' troppo squillante e tremolante ma poi parlando mi rilasso e aggiungo che ho pure un blog che parla d'arte e... che ho scritto pure di lui e dei suoi libri. 

Al che mi guarda e chiede il nome del blog così poi può andarli a leggere. 

Oddio! Questa cosa da me sperata da tempo, ora mi emoziona!

Passiamo 4/5 minuti a parlare dei 2 libri e a me sembrano infiniti. Poi sfacciatamente chiedo se possiamo farci un selfie e un attimo dopo con mano tremula scatto il mio click! Caspita è venuta mossa!

Sono strafelice! 

Visto che c'è altra gente che aspetta lo ringrazio e vado a scegliermi il mio posticino per seguire la sua presentazione. 

Quando comincia si capisce subito quanto sia abituato a parlare nei teatri. Ha un modo veramente coinvolgente, simpatico e affabile. Parla ininterrottamente per un'ora e mezza e la sala è catturata. Non vola una mosca a parte qualche risata. Descrive il viaggio intrapreso nel suo libro partendo del rinascimento. Spiegando attraverso la figura delle "sue" bellissime donne (la donna vento, la donna tempesta, la donna ferro...) che incontra nelle opere di grandi artisti di cui si innamora, di come l'arte nel corso del tempo si è dovuta trasformare per stare dietro ai tempi e alle esigenze del momento. 

Nel corso della serata mostra anche le immagini delle opere di cui parla, per rendere tutto più comprensibile. 

Se prima, avevo compreso il libro ma mi mancava qualche tassello ora sono soddisfatta perché è riuscito a chiarire tutto ciò che a me era rimasto per qualche strana ragione nascosto. Il "viaggio" raccontato direttamente da lui è stato ancora più profondo perché ho potuto percepire dal vivo il suo sentire, e riscoprire, e approfondire gli aneddoti divertenti  riportati nel libro. Lo sapevate per esempio che a Raffaello piaceva molto "disordinare" (= fare all'amore) e ci ha lasciato le penne proprio dopo aver "disordinato"?

Quando tutto finisce, risalgo in auto, imposto il navigatore e sarà la testa ancora fra le nuvole dentro a quel "viaggio" per certi versi assurdo, riesco a perdermi in mezzo alla campagna della bassa veronese. 

Il navigatore si rifiuta di collaborare e se potesse insultarmi penso che lo farebbe volentieri. 

Rido tra me e me anche se un po' di ansia sta salendo, come la nebbia davanti a me sta scendendo. 

Ma che volete che sia, una "piratessa" sa benissimo che prima o poi troverà la stella giusta che la guiderà a casa e... e se non vuole rischiare di passare la notte in auto girando a vuoto è meglio che accenda il navigatore! Poi, fortunatamente, all'improvviso come una stella cometa appare dalla foschia un cartello stradale! Posso tornare a casa tranquilla, serena e soddisfatta!

P.S. Allora, vi ho invogliato a leggere il libro?

http://www.solferinolibri.it/libri/ho-scritto-tamo-sulla-tela/ 


1 commento:

  1. Io ho i tre titoli precedenti e tutti e tre autografati con dedica è una persona godibilissima

    RispondiElimina