martedì 30 giugno 2020

Il cubo invisibile... Genio o follia?

Sono stra felice! Questo è il primo vero e proprio scritto dopo... ehmm le ferie! Per un attimo ho temuto che non ne sarei stata più capace ed invece... Vi confesso però una cosa: sono ancora talmente tanto debole che aver prodotto queste poche righe è stato come scalare una montagna ma, come quando si raggiunge una vetta, sono esausta ma piena di forza!
Buona lettura...





lunedì 29 giugno 2020

Cavoli! Sono le 8 del mattino ed io sono già operativa dalle 6 30.

Intendiamoci, "l'operativa" di questo periodo di convalescenza, è un po' diverso dal mio essere operativa dei miei giorni passati.
Prima mi svegliavo presto per sfruttare ogni momento a disposizione per leggere e scrivere...
Ora mi sveglio sempre presto ma sarà la location, che temporaneamente non è casa mia ma quella dei miei genitori, sarà la batosta presa con cui sto facendo ancora i conti... sarà un po' tutto l'insieme che ora si, mi sveglio presto... ma per camminare, fare esercizio e poi mangiare, lentamente molto lentamente, per ritrovarmi alle 8 già bella sfatta!

Ora, sapete benissimo (o meglio lo sapranno i miei lettori della prima ora) che io aborro la tv ma ho scoperto che qui dai miei, c'è la possibilità di vedere Rai 5, canale che sulle colline di casa mia non arriva manco per sogno, nonostante antenne e antennine!

Oggi in preda alla stanchezza (viste le enormi fatiche...) e alla noia più assoluta (state voi sdraiati 18/20 ore al giorno a guardare il soffitto perché qualsiasi attività vi mettete in testa di fare vi sfinisce e poi mi direte...) mi son detta: "Ma si, fammi un po' vedere che fanno su rai 5"
...e non ci crederete, ma telecomando in mano, accendo e... il fato questa volta mi ha assistito!
Stava giusto iniziando un programma a posta per me: Money Art!

Solo il nome già mi elettrizza e sento quella sensazione che era da più di un mese che non sentivo... emozione misto a curiosità voglia di sapere di scoprire... Ahhhhh fantastico!
Sento qualcosa dentro di me che spinge per uscire ...è entusiasmo puro...

Non ci credo... pensavo di averlo quasi perso... o meglio pensavo si fosse nascosto e che per ritrovarlo avrei fatto più fatica!
Invece, invece eccomi qua incollata davanti ad uno schermo pronta a ricevere qualsiasi informazione che mi possa essere utile.
Ascolto assorta, quasi in trance, tutto ciò che, con fare flemmatico, racconta il presentatore.
Sarò sincera, io di solito amo le cose più veloci scattanti, dinamiche... ma forse in questo programma dire le cose con i tempi giusti, agevola nel comprenderle ed interiorizzarle meglio.

Questa puntata parla dei più grandi mecenati di arte del mondo ed io che desidererei essere proprio una mecenate vado in visibilio!
Essere un mecenate vuol dire essere in primis un appassionato di arte, un collezionista che arrivato a soddisfare tutti i suoi desideri,  può permettersi di sostenere artisti, musei e addirittura donare parte delle proprie opere ad un museo o addirittura aprirne proprio uno!

ALT FERMI... Divagazione:

Vedo già l'insegna gigantesca troneggiare sulla facciata di uno splendido edificio, progettato da un "Archistar" che dice "The Valery Museum" ed io lì, bella pimpante e con la classe che mi contraddistingue a ricevere i miei ospiti invitati per l'inaugurazione... ci sono artisti, direttori di Musei, collezionisti, levrieri e bassotti... (si i cani, avete letto bene... i levrieri ed i bassotti, ho notato non mancano mai a certi eventi). Mi vedo più che mai impegnata che rilascio interviste a destra e a manca e tutti i giornalisti che vogliono sapere ogni dettaglio: come è nata questa mia passione, quale è stata la prima opera, quella alla quale sono più affezionata e perché quell'artista anziché un altro...! Ed io, che davanti al mio Fontana (quello dei tagli, in questo bianco, rigorosamente bianco e con un taglio solo) mi crogiolo e mi sento perfetta nel momento perfetto nel posto perfetto...

OK POTETE MUOVERVI Fine divagazione.

Ok torniamo alla nostra trasmissione...
Ascolto rapita ogni parola.
Poi mi elettrizzo e resto basita nell'ascoltare una storia raccontata da Marina Abramovic sul "Cubo invisibile" di Gino de Dominicis.

Ora ve la racconto per me è strepitosa!



Una sera un grosso collezionista incontra l'artista Gino de Dominicis.
Essendo quest'ultimo in cattive acque... insomma a corto di quattrini, gli propone di acquistare una sua opera.
L'artista propone "l'opera invisibile" ed il collezionista senza controbattere stacca un bell'assegno con la cifra richiesta.
Giorni dopo il collezionista riceve una telefonata dove gli viene chiesto quando possono recapitare l'opera acquistata.
Il collezionista rimane interdetto perché non ricorda dell'accaduto (ma era forse ubriaco quella sera?!? A me non capita mai di staccare assegni qua e là e non ricordarmene... a dire il vero, manco di avere il libretto degli assegni con me e quando, ne ho fatto uno, sono dovuta correre il giorno seguente in Banca a coprirlo!).
Pensa ad uno scherzo... ma rimane al gioco.
Il giorno stabilito si presenta davanti casa un furgone da dove scendono sei operai vestiti di grigio con i guanti bianchi. Quando suonano alla porta il proprietario apre e loro  domandano dove possano appoggiare l'opera... Il proprietario risponde serafico: "vicino alla finestra?"
Loro stupefatti controbattono: "NO, ASSOLUTAMENTE! Quest'opera non può prendere molta luce forse è meglio metterla in un posto più riparato". E così è stato.


5 anni dopo, Marina Abramovic si reca a Roma, al MAXXI, dove è allestita una mostra a lui dedicata. Sono esposte una serie di opere fra cui è presente anche la suddetta opera invisibile... e rischia di inciampare proprio su di essa: "Vi erano incollati al pavimento quattro pezzi di scotch che delineavano un quadrato e dentro... nulla!!!"

Io questa la trovo una genialata. Una cosa irriverente, una furbata stratosferica! Ma comunque geniale... e se ci riflettiamo, assolutamente pertinente con il mondo dell'arte contemporanea.
Lo so, forse non sarete d'accordo, ma a chi può venire in mente un'idea così matta, così alternativa... così pazza? Diciamoci la verità: non a tutti... o ad un Genio o ad un Folle!
Ma forse è proprio qui che sta la verità: per essere artisti è necessario essere geniali e sicuramente anche un po' matti!

Sentire questa storia, comunque, mi ha messo di buon umore e ha acceso in me la curiosità di scoprire di più su questo artista! Prometto che mi metterò a studiare e poi vi racconterò.

Di sicuro sono super convinta, e appurerò anche questo, che sia stato il Maurizio Cattelan degli anni 60, e che lo stesso Cattelan ne sia stato influenzato! Voi che dite?

P.S. E voi conoscevate già questa storia bizzarra?

lunedì 29 giugno 2020

"Giornata a sorpresa"... destinazione Milano

Lunedì 29 giugno 2020

Non prendetemi per una "lamentosa" ma in questi giorni va così... 
Ogni tanto, sale un po' di malinconia pensando a quando scorazzavo in lungo e in largo per visitare mostre e musei...
Ma non temete, presto riprenderò a girare come una trottola!
Il post di oggi l'ho scritto qualche tempo fa e racconto di una giornata "speciale" a Milano in compagnia di Zoe...



febbraio 2019

È una domenica di febbraio.
Sono le 7 del mattino. Sveglio Zoe dandole un bacino sulla guancia e dicendole "Sbrigati o rischieremo di perdere il treno".
Apre un occhio, mi guarda e... "Hai detto treno?!?"
Ed io prontamente rispondo: "Certo! Vuoi andare o no a Milano?"
Al suono di quella parola salta sul letto e urlando di gioia mi dice "Milano??? mi porti davvero a Milano? Milano, Milano? Evviva!!! Siii!!! Andiamo a Milano!!!"

Nel giro di mezz'ora siamo pronte per partire. Obiettivo, andare a vedere prima il Museo di Storia Naturale per accontentare Zoe e poi, la GAM, Galleria d'Arte Moderna, dove è in corso la mostra su Francesco Hayez, per accontentare me!

Per Zoe oggi è una giornata speciale.
Si, perché per la prima volta andrà a Milano.
Prenderà un Freccia Rossa, la metropolitana, e vedrà ben 2 musei!!!

È elettrizzata, continua a farmi domande sui musei, sulla città, e mi chiede se potrà fare foto.

Al mio sì, decolla completamente.

Arrivate a Milano ci avventuriamo alla ricerca della metro che ci porterà al nostro primo obiettivo. Zoe sale nella metro, mi dice che è emozionata, che l'ha sempre vista nei film e si diverte a cercare di rimanere in equilibrio!
Al nostro arrivo sulla gradinata principale del Museo di Storia Naturale, ci accoglie uno splendido esemplare di mammut...

E qui comincia il "reportage fotografico" di Zoe pronta ad immortalare tutti i possibili animali e relativi scheletri. 
Due ore volano e all'uscita, essendo una bella giornata, decidiamo di consumare il nostro pranzo al sacco su una panchina del parco adiacente...
C'è tantissima gente, chi passeggia, chi corre, chi gioca...

Finito di pranzare ci dirigiamo verso la GAM, che è poco distante.
Quando arriviamo restiamo colpite dalla bellezza del palazzo scattiamo qualche foto, prendiamo l'audioguida e andiamo alla scoperta di queste meravigliose opere...

Per rendere la visita più divertente, propongo a Zoe di indicarmi quali sono le opere più belle per lei, e ovviamente, quelle più brutte...
Ad un certo punto però comincia a sbadigliare e a dirmi che è stanchissima. Fortunatamente vi è una sala dove ci sono diverse sedie e così le propongo di fermarsi lì un pochino e di darmi il tempo di finire di vedere il resto delle sale... manco a dirlo, accetta volentieri.
Io ovviamente cerco di fare più in fretta possibile, mi soffermo solo a contemplare le opere di Hayez e, devo ammettere che, le trovo molto interessanti... ovviamente, per quel poco che ne so.

Francesco Hayez -Valenza Gradenigo davanti agli inquisitori
E' esposto quello che è considerato uno dei grandi capolavori di Francesco Hayez, una delle quattro versioni di "Valenza Gradenigo davanti agli inquisitori".
Per l'occasione, l'opera  è stata messa a confronto con le altre tre versioni dello stesso soggetto, realizzate dal pittore tra il 1832 e il 1845 e concesse in prestito dalla Pinacoteca Brera, da Gallerie d’Italia e da un collezionista privato.

Ma chi era costui?
Sarò sincera, e qui so per certo che il mio Editor si siederà prenderà respiro e si asciugherà le goccioline di sudore che già immagino imperlarle la fronte, ero stra convinta che Hayez fosse straniero... Austriaco, tedesco, olandese... Ed invece... ops, guardate un po' è italiano. E per di più nato a Venezia nel 1791... ma, c'è sempre un ma, il padre era di origine francese...!
Pensate che la sua famiglia era talmente povera che dovette darlo in affidamento ha una coppia di zii agiati residenti a Milano.
Fatalità lo zio era un antiquario e collezionista di opere d'arte che intuendo il precoce talento artistico del nipote lo introdusse alla pittura con l'auspicio di indirizzarlo nella branca del restauro.
La sua formazione si svolge comunque tra Milano e Venezia, frequentando l'ambiente dell'arte e della cultura. Pensate che fra le sue frequentazioni c'era addirittura Alessandro Manzoni!
Hayez è stato un artista innovatore e poliedrico che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte italiana per essere stato l'autore del dipinto il bacio e di una serie di ritratti delle più importanti personalità del tempo.
Molte sue opere solitamente di ambientazione medievale contengono un messaggio patriottico risorgimentale. Pensate che divenne titolare della cattedra di pittura all'accademia di Brera nel 1850!

Ok, basta divagare. Pensiamo ad altro... Pensiamo a recuperare Zoe!
Eccola la mia bambina... che nel frattempo si è addormentata.
Con un bacio la sveglio e con calma riprendiamo il viaggio verso casa...

Ovviamente con una tappa intermedia obbligatoria: il Duomo!

Commento di Zoe a fine giornata? "Mamma, oggi è stata la giornata più bella della mia vita"

...Ovviamente so' che non è così, ma mi gongolo comunque del successo della mia "giornata a sorpresa"

P.S. Ai bambini non serve svelare i vostri progetti prima, meglio fare una bella sorpresa. Renderà tutto più emozionante!

sabato 27 giugno 2020

A Vicenza fra Sacro e Bellezza scelgo Kandinskij


27 giugno 2020

Questo di fatto, è il mio vero primo "Post" scritto per il blog dopo il mio personalissimo "Block" Down.
In verità la bozza l'ho scritta oramai tanto tempo fa... più o meno a fine febbraio... pochi giorni dopo avere aperto il blog... 
Anche se breve, voglio rincominciare da qui. Da quando potevo andare in giro per mostre (presto tornerò a farlo), quando ancora non sapevo tante cose e a muovere le dita sulla tastiera era solo l'emozione.

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novembre 2019

Vi ricordate di quando sono andata in quel di Vicenza per vedere la mostra su Kandjskij, Chagall e Gončarova? Vabbeh, se proprio non ricordate, potete andare a vedere il post cliccando QUI.

In quel breve scritto, vi ho raccontato dell'incontro "folgorante" con il mio primo Basquiat, e del vero motivo del mio viaggio...

Ecco, oggi se non mi sovviene qualche altra pazza idea, vi racconterò di quella trasferta vicentina. Motivo: la mostra Kandinskij, Gončarova e Chagall. Sacro e bellezza nell’arte russa

Partiamo dal presupposto che Kandjskij e Chagall li ho sempre visti in quelle orribili riproduzioni da studi medici (a questo proposito ci ho scritto anche un pezzo, ricordate? Ah no? vabbeh uffi... allora cliccate QUI...), la Gončarova non so, o meglio, non sapevo chi fosse...
Direte voi: "Caspita! Siamo a cavallo!!!" Certo ci siamo!!!
(n.d.r. Anche su di lei ho scritto un pezzo... A riCaspita! ma quanto ho scritto? Lo ricordate? Ok siamo alle solite... allora cliccate QUI)

Sono infatti convinta sia utile per allargare i propri orizzonti, conoscere, ricercare, scoprire, per poi magari apprezzare o no. Questo vale anche per le opere (o gli artisti), che abbiamo sempre reputato noiose e quindi prive di interesse.
Eccomi dunque, pronta a scoprire cosa c'è di meraviglioso in questa mostra!!!
Sempre se c'è, ovviamente!


La dea bendata mi ha assistito.
La prima opera che incrocio è un'opera che fatico a riconoscere come frutto delle mani di Kandjskij... Un'opera che letteralmente mi ha fatto vibrare. Se non fossi venuta qui oggi, non avrei mai potuto pensare che questo artista potesse aver fatto un dipinto così bello!
"Il muro rosso, Destino" questo è il suo titolo.
Il mondo rappresentato dall’artista è diviso in due. Il muro rosso definisce il confine tra un villaggio sullo sfondo e le due persone che si stagliano in primo piano.
"Il muro rosso. Destino” è l'interpretazione di un mondo interiore, che si esplicita con forme e colori legate al Destino, attorno al quale ruota la vita.

In questo modo, il muro rosso che divide il dipinto in due, diventa una linea sottile, su cui è difficile rimanere in equilibrio.
Trovo questo dipinto molto più bello e profondo di tutte le altre opere da lui prodotte. Incredibile!

Spostandomi nella sala a fianco incontro un dipinto di Chagall... non si può fotografare, ma sono convinta che non è quello giusto per me, non mi entusiasma. Lo trovo e qui perdonatemi, troppo piatto privo di vitalità.
Arrivo poi dalla Gončarova, che trovo si interessante, ma non so ancora che da lì a 15 giorni vedrò una mostra a lei dedicata a Firenze, a Palazzo Strozzi (Vi ho già scritto prima di questo evento nelle n.d.r.).
Quindi vi lascerò col fiato sospeso e solo allora vi parlerò di lei svelando cosa ne penso!

P.S. Quando vai ad una mostra lascia a casa i pregiudizi!

giovedì 25 giugno 2020

Attenzione...Attenzione...sono tornata!

"Farmacia" Damien Hirst - Boredom Nowhere 1995


Giovedì 25 giugno 2020

Ciao Amici!
Eccomi qui bella e pronta più che mai, per riprendere le chiacchierate sulle mie avventure e scorribande nel fantastico mondo dell'arte!

Prima di tutto, prima di scrivere, raccontare e... annoiarvi... dai scherzo, devo fare una cosa.
Devo fare gli auguri all'uomo più importante della mia vita, al mio lettore più puntuale, a colui che anche in questo periodo mi ha "viziato": auguri papà!

Fatto questo, dove eravamo rimasti? Ah si... eccomi....

La vacanza nel "Resort a 5 stelle Superior" (alias reparto di chirurgia generale!) in cui sono stata catapultata senza alcun preavviso e possibilità di scelta, per ben 34 giorni, è stata molto intensa ed impegnativa e, visto e considerato che mi ritengo una "neoblogger" strampalata, poco blogger e molto strampalata, non mi sono fatta mancare nulla, ma proprio nulla.
Diciamo che un po' di "suspance" ravviva gli animi ed io per l'appunto, ho fatto tenere il fiato sospeso per un bel po' a tutti.
Ma ora eccomi di nuovo qui!
E come dice sempre il mio caro Editor (ve lo ricordate?... quello brontolone... che sbuffa come un treno a vapore di fine 800 e strabuzza gli occhi ogni volta che apro bocca o ne combino una delle mie?... ah si? Si ok ci siete, come dite? Impossibile da dimenticare... Già, avete ragione...) sono bravissima a raggiungere il primato in tutto, e senza fare tanti sforzi pure!
Non so perché ma dice sempre che:  "riesco a frantumare e polverizzare i "così detti" in modo magistrale!" Beh, che dire? Credo che si possa definire Arte pure questa!

Che volete... quando faccio le cose o le faccio per bene o altrimenti non le faccio!

Pensate che gli stessi "addetti ai lavori" del reparto ospedaliero (che ringrazio con tutto il cuore) ad un certo punto hanno triplicato, ma che dico, quintuplicato, i loro sforzi pur di vedermi tornare a casa... Cosa avvenuta qualche giorno fa con tanto di applauso finale, standing ovation e un sincero "a mai più!!!"
Bah... valli a capire. Eppure si sono sempre dimostrati molto affettuosi e carini con la sottoscritta ed io con loro!
Tant' è, che un bel giorno valigia alla mano mi hanno detto: "Prego, quella è la porta... è giunta l'ora che lei vada!".

Vabbeh, la cosa importante è essere qui a raccontarvi come prima delle mie avventure... anzi, non proprio come prima... ora vi spiego: un po' di cose nella condivisione dei post cambieranno.
Primo perché la quarantena fortunatamente è terminata e quindi tutti sarete più impegnati col lavoro, palestre, shopping, ferie etc. etc.
Secondo, pure io, oltre al blog, sarò caricata di impegni extra a cui non potrò sottrarmi per alcuna ragione.
Quindi...

Tranquilli amici i post usciranno, questo è sicuro... magari con cadenza pazzerella...
come dire un po' stramba... oh insomma avete capito in modo irregolare!

Una cosa però ve la devo confessare, ...sono contenta, sono felice, e sono super emozionata.
Vi svelerò un segreto (e qui vedo già la faccia contratta e sudata di Mr.Gallery che dice "Oh signur, e ora cos'avrà mai in mente?"
Tranquillo è solo un po' di sano romanticismo... Quello che tu non contempli nel tuo burbero vocabolario!!!).
Quando mi sono preparata per scrivere, ero un po' preoccupata. Avevo paura che non mi venisse nulla. Dentro di me però, allo stesso tempo, sentivo da qualche giorno montare questo desiderio. Quasi fosse una necessità!

Ho cominciato a pensare. Ma le idee si accavallavano una sull'altra..
Allora ho chiuso gli occhi. Ho pensato a come facevo prima...
Li ho riaperti e...
ho aperto il mio notebook.
Magia... con dita tremanti ho cominciato a scrivere!
Ho pianto dalla commozione. "Che sciocca" qualcuno di voi potrà pensare... ma in questo momento ogni piccola cosa anche quella che può sembrare la più banale per me è un "passo da gigante"!

Amici sono tornata più guerriera e incasinata che mai...
preparatevi quindi. Ne vedrete... anzi, ne leggerete delle belle!!! Siete pronti?

P.S. E tu, Editor da strapazzo, sei pronto? Pensavi di esserti liberato di me... eh? E invece...