lunedì 25 maggio 2020

Cartolina dalle vacanze...



Ehi, Amici...
Ma per caso state sentendo un pochino la mancanza delle mie "super mega strampalate" avventure nel mondo dell'arte? 

Cosaaaa? 

Vi mancano pure i brontolamenti e gli sbuffi del mio Editor? 
Robe da matti!!! Non ci posso credere!

Eh si, cari miei, ancora un po' di pazienza... presto tornerò!

Sapete, non è facile concentrarsi quando di fronte si ha un mare bellissimo come quello delle...

Si, si, Mr. Gallery lo so che hai già i fumi che ti escono dalle orecchie, ma che ci vuoi fare, è bello anche godersi il meritato relax!!! 

Sono sicura che in questo momento starai pensando "E che relax ti serve, visto che nella vita normale non fai un piffero data la situazione?" (detto tutto attaccato e con tono sarcastico, per inciso!).

Beh, passo e chiudo. Saluti in pantofole, no dai, in infradito da... ok scegliete voi!!!

P.S. Qualcuno sta dicendo che ancora non si può partire per andare in luoghi esotici? Beh, qualcuno diceva anche che quello che proponeva Van Gogh non fosse arte...

giovedì 21 maggio 2020

Buon compleanno Mr. Gallery anzi no, Editor!



Buon compleanno a Mr. Gallery alias il mio super, fantastico, simpaticissimo, coltissimo pazientissimo, snellissimo... (ok, le ultime due non c'entrano molto!!!) Editooooor!!! Auguri per i tuoi 36... ah no... 46... Ops no... 86?... Vabbè per gli anni che compi.
Alla tua veneranda età, con l'esperienza che hai fatto e la tua sapienza puoi permetterti di andare in tv senza giacca e cravatta!!! ( L'ho imparato ad un corso!) In tv non ci andrai?... ok allora in trattoria!!!

P.s. Ho in serbo un regalissimo per te...

martedì 19 maggio 2020

Un po' di... ehmmm... FERIE!!!!

100!
Centesimo post! Mi avete seguito fino a qui!

GRAZIE A TUTTI



Terminata la quarantena e arrivata a quota 100, ho deciso di prendermi 
qualche giorno di ferie! 

Giuro non andrò a visitare nemmeno un Museo senza di voi...
 
Ma ho bisogno di staccare un po' la spina!
Quindi pubblicherò a corrente alternata (un giorno si e uno no, o due giorni si e uno no, o quattro no e dieci si...o... insomma..., come capiterà!). 

Ma voi, si dico a voi: 
"Continuate a seguirmi!!!"

Un bagno a Venezia... si nel colore di Scully



ottobre 2019

Un po' di tempo fa sono tornata a Venezia.
Più precisamente nell'isola di San Giorgio alla Fondazione Cini per gustarmi la mostra di Emilio Isgrò curata da Germano Celant (vedi Post).

Finito di ammirare le "pagine cancellate" di questo artista siciliano, già che c'ero, ho pensato bene di dare un occhio alla Chiesa di San Giorgio.
Meraviglia delle Meraviglie!
Appena entrata sono rimasta basita. Al centro della chiesa si ergeva una torre altissima, fatta di riquadri colorati ricoperti di tessuto appoggiati uno sull'altro! Quasi una Torre di Babele... no, anzi, una Torre Arcobaleno...
Una installazione imponente e dentro la chiesa faceva un effetto veramente enigmatico... misterioso... coinvolgente... sembrava fosse arrivata da un altro pianeta.
La cosa interessante è che ci si poteva entrare, e la sensazione era strana.
Sembrava di essere avvolti quasi da un qualcosa di soffice.
Uscendo dalla torre finalmente mi sono imbattuta nel cartello che spiegava che proprio lì era in corso "HUMAN" una mostra  di Sean Scully  e che all'interno del chiostro si potevano ammirare anche moltissime sue opere!

Ok, verità da neofita dell'arte? ...Mai sentito nominare!
O forse sì, avevo letto qualcosa... mi sembra nel libro di Alessandra Redaelli...
Bah, e chi se lo ricorda...
Oh mamma mia, che vergogna... Lo so, lo so, sto imparando e ho ancora tantissimo da imparare... il fatto è che quando incontro un artista di questo livello mi dispiace non sapere già tutto.

Si forse sarebbe tanto presuntuoso, quanto impossibile, pensare di conoscere già tutto di questo fantastico mondo dell'arte... Però confesso che mi piacerebbe!
Punto!

Nel momento in cui comincio a scorrere le opere appese, comincio a sentire un senso di serenità che pervade il mio corpo e il mio sentire.
Queste tonalità di colori, a volte calde, altre fredde e queste pennellate lunghe orizzontali... mi trasmettono pace.

Ed è una sensazione molto piacevole.
Mi sembra quasi di essere cullata da questi colori.
Leggendo qua e là, vengo a conoscenza che in realtà i colori presenti in ogni tela in realtà si rifanno ad un'importante opera del passato e se uno ci sa fare, dovrebbe riuscire ad indovinare di che dipinto si tratta! Fantastico!

gennaio 2020

Un mese fa, per il mio compleanno, segnatevelo è a dicembre... quindi avete 31 giorni per farmi un regalo... e se volete farmene 31 io li accetto tutti molto volentieri... ad una condizione: che siano libri, viaggi, biglietti ingresso...
Ok ma torniamo dove ero rimasta... ah si, dicevo, mi è stato regalato uno dei tanti cataloghi che parlano di lui.

Fra le pagine di questa pubblicazione ho trovato questa citazione, che ora voglio condividere con voi: "Un mio amico mi ha chiesto se i dipinti parlano. 
Ho detto sì: ma con il linguaggio della luce... Silenziosi: con una luce interna. Una luce esteriore che è l'immagine e una luce interiore che è l'anima" .

P.s.  Le belle sorprese sono sempre dietro l'angolo!




- LA FRASE DEL GIORNO -

"Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine"

Virginia WOLF

lunedì 18 maggio 2020

Un corso Webinar per me



10 maggio 2020

Tra i miliardi di news, che mi passano sotto mano in questi giorni, me ne sono ritrovata una molto singolare e particolare che ha attirato subito la mia curiosità. Diceva così: Professione arte, Art webinar, Arte: comunicazione e scrittura via web.

Resto un attimo concentrata su quello che sto leggendo e piano piano sento crescere dentro di me un qualcosa... Sale dalla pancia una specie di fremito, di emozione. Sale lentamente e fa prendere alle mie labbra una forma che assomiglia ad un sorriso... si ho detto proprio ad un sorriso!

Caspita! Questa è una notizia sensazionale!
Già mi vedo attenta a seguire il corso con aria super concentrata, magari con un bel paio di occhiali da vista, giusto da farmi sembrare più intellettuale... più acculturata, più incline ad apprendere, più affascinante... Cosa? Come? Ah, è un webinar registrato perché quello in diretta lo hanno già fatto e... quindi non ci si vede come in videochiamata ma è semplicemente una registrazione dove si vede il tipo che spiega?

Ok, ok, ho capito... Peccato, era l'occasione giusta per agghindarmi e sfoggiare tutto il mio "fare" da super apprendista futura giornalista!!!

Lo so, lo so, la mia fervida immaginazione si è già messa all'opera. Ora la fermo: "Hei tu, vieni qua ....cosa? Mi stai facendo marameo... ma, ma come ti permetti..." ehmm scusate, ogni tanto deve sfogarsi... sapete com'è, in questi tempi di pandemia...

Sapete, questo corso mi incuriosisce tanto. E la cosa che me lo fa apprezzare di più è che è gratuito.
Mi iscrivo subito senza pensarci e nel farlo mi immagino io con il mio notebook per gli appunti, la macchina fotografica e da vera reporter d'assalto, alla prima di una famosissima mostra di un qualche artista altrettanto famoso, pronta con il mio super microfono su cui impresso ci sarà scritto SBA (no editor non sta per "sbadata"... ma l'acronimo di Super Blogger d'Assalto!)


Già mi vedo ad intervistare tutti gli addetti ai lavori presenti e soprattutto l'artista!!!
Ovviamente sarei vestita perfettamente con il tacco 12, le pantofole in questo caso meglio tenerle a casa ed i miei capelli, insieme al mio trucco, sarebbero impeccabili!!!

Mi immagino pronta a fare di tutto, ovviamente anche sgomitare, pur di riuscire ad avvicinarmi al personaggio clou della mostra, e nonostante qualche piccola imperfezione, perché quando la sottoscritta si mette al lavoro sicuramente non può fare a meno di risparmiarsi qualche bella figuretta..., riuscirei a strappare l'intervista del secolo!!!

Vi rendete conto?!

E i giornali ed i rotocalchi non farebbero altro che parlare di me, del mio look... ehm cioè della mia intervista... ok, ok, dell'artista... Uffi! non si può neanche fantasticare un po'... e che caspita!!!
Ops... mi sono persa ancora a sognare....!

Dopo ben 10 minuti di smanettamento vario per riuscire ad iscrivermi al corso, riesco finalmente a cominciate a seguire il tutor.
E' il giornalista Giacomo Nicolella Maschietti, che lavora come freelance presso numerosissime testate importanti ClassLife, GQ, MarieClaire Maison, Arte (Cairo), Artribune, MilanoFinanza.. Insomma, uno con un bel curriculum!
Il suo modo di fare mi mette subito a mio agio e prevedo già che non ci sarà mai il tempo di sbadigliare.
Come prima cosa Giacomo (si, sono già entrata in confidenza... tanto lui è "virtuale"), spiega che lui prima di diventare giornalista ha lavorato tanti anni presso una galleria, cominciando proprio dai lavori più umili, fino ad arrivare poi ad imparare a scrivere prima i comunicati stampa, poi in una casa editrice e ciò gli ha permesso di ampliare moltissimo i suoi orizzonti e soprattutto di ampliare il suo bagaglio culturale.


La cosa che mi piace di questo corso è il modo in cui spiega le cose: chiaro e diretto senza tanti filtri.
Quindi apprendo che quando si scrive una recensione, un articolo su una mostra, nelle prime 5 righe deve esserci scritto chi è l'artista, dove e fino a quando si svolge la mostra, di cosa si occupa la mostra, da quale curatore è organizzata (questo è necessario per capirne il livello di importanza).
Poi si racconta la mostra, e solo alla fine si parla di eventuali prezzi.

Quando si parla dell'artista è il caso di fare qualche cenno biografico,  perché bisogna sempre immaginare che chi sta leggendo non sa niente, ecco allora che è utile utilizzare un linguaggio chiaro, semplice in modo da non mettere in difficoltà il lettore.
Mi auguro di non averlo fatto con voi visto che avrei rischiato di mettermi in difficoltà da sola.
Inoltre è importante dare quelle informazioni che magari guardando semplicemente la mostra non si potrebbero avere.

A questo punto non posso esserne che pienamente d'accordo. Infatti quante volte vi ho detto che alcune opere vorrei rivederle ora che conosco la vita dell'artista o del collezionista che le ha custodite?
Secondo me quando rivedrò le tele di cui ora so vita morte e miracoli ne sarò sopraffatta e mi vedo lì ad analizzare e a cercare di ricordare ogni aneddoto che la mia giovane mente può ricordare.

Immagino che qualcuno tra i presenti starà ridendo per il "giovane"... Certo, io credo di sentirmi, ed essere di conseguenza, tale. Soprattutto visto tutto quello che sto facendo!!!
Ma proseguiamo...
Molto importante, quando si scrive su una mostra, è nominare se è "collegata" ad un evento tipo Biennale di Venezia o altro.

E se per caso si tratta di un artista sconosciuto o emergente? Be' in questo caso è utile esplicitare ciò che ci piace e che ci suscita!
Di questo io credo essere un'esperta, visto che non manco mai di scrivere ciò che provo o meglio, ciò che mi provoca un'opera!

Cavoli! Questo webinar mi piace veramente! Peccato non si possa intervenire direttamente... Sì, si possono inviare messaggi, ma è tutta un'altra cosa!!! (Lo so, Editor, che stai pensando che è la loro salvezza non farmi intervenire... uff, lo so!... lo hanno fatto sicuramente a posta...)

Una cosa che raccomanda il tutor è di non esprimere opinioni e giudizi... meglio sempre restarne fuori perché i pezzi di opinione se li può permettere chi nell'arte ci lavora da tanti anni ed ha organizzato e curato tante mostre.
Lungi da me! Qui sono salva. Non potrò mai farlo, vista la mia inesperienza e non solo!
Un'altra cosa importantissima è andare a vedere gallerie, mostre, fiere ... sempre di persona e mai basarsi sui racconti altrui... e qui ragazzi forse ve lo siete già immaginato, ma io sto contando i minuti per poter riandare a zonzo in questi luoghi... incrociamo le dita! Che tutto ciò si avveri quanto prima!

Una cosa che mi lascia perplessa è quando dice che per scrivere ci vuole serietà.
Ecco ora secondo voi, io dove mi potrei collocare?
Ho seri dubbi... Forse ho trovato: tra il spontaneo e il quasi, leggermente, serio... non trovate?
Ah No? Ok passiamo oltre!

Quando si frequenta il mondo dell'arte bisogna essere curiosi, farsi raccontare e soprattutto saper ascoltare.

Rileggere poi il post che si va a pubblicare è fondamentale... è da rileggere tantissime volte.

Qui concordo pienamente, visto che ogni volta che rileggo i miei post ci trovo immancabilmente un errore... anche quando è già passato tra le mani del mio Editor... Si è proprio così! Caro il mio Editor perfettino!

La cosa che dice il giornalista che più mi piace è questa: "La pagina fb è la prima "rivista" che si fa!!!"... Quindi ciò significa che pure io ho già una "specie" di rivista!!! Ahahaha la cosa mi fa ridere!


Il corso finisce e non ci crederete ma in mano mi ritrovo pure l'attestato... Fantastico!!!
Certo, lo so che non è un diploma di giornalismo ma è pur sempre una carta che garantisce che ho fatto questo meraviglioso corso.
Sono talmente elettrizzata che se avessi la stampante lo avrei già stampato, incorniciato e ovviamente selfato con me!
Selfato non si può dire? Oh accipicchia... vabbeh, ormai l'ho detto!

E poi una copia della foto la manderei subito a Mr Gallery per fargli vedere cosa mi sono conquistata... anzi sapete che faccio nonostante sia l'ora tabù,  orario pennichella pomeridiana?
Glielo invio immediatamente... pronti a tapparsi le orecchie? 1...2... e... inviato!!!

P.S. E voi avete frequentato qualche webinar?

domenica 17 maggio 2020

Valeria vs Peggy...


domenica 17 maggio 2020

Oggi questo post lo dedico ad una cara amica che ha dimostrato in questi anni di avere un cuore grande e quando hai bisogno lei ....semplicemente c'è! BUON COMPLEANNO FRANCESCA BOGONI!!!

aprile 2020

Oggi posso dire di sentirmi come Peggy Guggenheim!
O forse "quasi" come lei...
Ok, ok tranquilli non ho ereditato nulla, non sto girando il mondo (il campo dietro casa mia si, lì ormai ho fatto il solco), e non ho nemmeno acquistato qualche opera d'arte... per quelle temo dovrò attendere qualche miracolo o accontentarmi di vederle nei musei!

È che questa mattina mi sono apparse su Istagram un paio di foto che ritraggono gli orecchini appartenenti a Peggy Guggenheim, esposti a Venezia.
Ora penserete: "Cos'è tutto questo "can can" per un paio di orecchini?"
Vi accontento subito, anzi tra un pochino...
Dovete sapere che, anche se ultimamente non li porto più perché anche per questo ci vuole ispirazione, ho una "mini" collezione di orecchini fatti a mano. Realizzati da amiche che hanno la passione di dedicare il loro tempo alla creazione di questi minuscoli gingilli (Piccolo Spazio Pubblicità cantava Vasco...  e perché non posso farlo io con le mie amiche... guardate quello che fanno, visitate la pagina FB OFFICINA MONDELLO di Francesca o contattatemi che vi darò un altro contatto FB molto prezioso...vero Antonella?). Vi garantisco che posso affermare pure che queste ragazze, vista la dedizione, il lavoro, l'attenzione al minimo dettaglio e soprattutto la passione, potrebbero essere definite delle vere e proprie artiste.
Per certi lavori che fanno, a me si incrocerebbero gli occhi sicuramente!
Il fatto è che comunque, per la sottoscritta, rimangono dei veri e propri oggetti fuori dal comune, originali e unici. Quindi opere d'arte!

La cosa più bella che mi è capitata è di avere l'idea di ciò che avrei voluto indossare e quindi trascorrere ore, vabbè dai minuti, a cercare di trasmettere loro, la mia intuizione, non troppo felice e abbastanza kitsch (di questo me ne sono resa conto poi...) a chi doveva poi cimentarsi nel realizzarla.

Ricordo quella volta che mi sono fatta fare un paio di orecchini uno diverso dall'altro (e fin qui tutto ok): uno a forma di stella marina e uno a forma di ippocampo. Si avete capito bene di cavalluccio marino! Il bello è che erano talmente vistosi, per la loro la grandezza, che sembrava avessi due attaccapanni appesi alle orecchie! Insomma un acquario vivente!


Vi dirò anche che li ho indossati per un bel po' di volte, perché è giusto che se in quel momento ci si sente propensi ad indossare qualcosa che ci fa sentire a posto e felici, vuol dire che va bene così! Discorso complesso? Beh, sappiate che vi risparmio quello di quando mi sono comprata i pantaloni a scacchi bianchi e arancio fluorescenti... (dovrebbero arrestare chi vende certe cose! E pure chi le mette!!!) ma questa è un'altra storia!
Da allora mi sono fidata dell'estro artistico delle mie amiche e finalmente ho riscosso un po' di successo... grazie amiche!
E qui arriviamo al dunque. Finalmente potrebbe dire qualcuno...

Questa mattina, vi dicevo, su Istagram mi è apparsa l'immagine di un paio di orecchini... Non erano un paio di orecchini qualsiasi, ma bensì un paio di orecchini appartenuti a quella meravigliosa donna eccentrica di nome Peggy.
La cosa interessante è che questi gioielli sono stati fatti da un artista famosissimo: Yves Tanguy.


Dovete sapere che nella biografia di Peggy Guggenheim che ho letto recentemente (di cui ho scritto un post... se ve lo siete persi cliccate qui) ho scoperto una cosa molto interessante.
"Una delle mostre di maggiore successo concepite da Peggy Guggenheim nella sua galleria londinese Guggenheim June, fu quella di Yves Tanguy del 1938: era la prima personale a Londra dell’artista, già noto in Francia come membro del gruppo surrealista guidato da André Breton. Tra Peggy e Tanguy, sin dai primi incontri, si instaurò un proficuo rapporto lavorativo e una passionale, seppur breve, relazione amorosa che indusse l'artista a concepire e a regalare a Peggy i suoi più piccoli e preziosi dipinti: gli “Orecchini per Peggy Guggenheim” del 1938.
Questi cimeli di argento, oro e perle costituiscono due minuscoli dipinti realizzati su un supporto di conchiglia. Si tratta dei ricorrenti paesaggi desertici di Tanguy: visioni misteriose e oniriche abitate solo da creature indecifrabili dalle fattezze liquide che ammaliarono subito Peggy, la quale, impaziente di provare i nuovi gioielli, ne rovinò uno non ancora seccato. Tanguy quindi ne realizzò un altro. “Siccome il primo era rosa, pensai che sarebbe stato più divertente se fossero stati di colori diversi”, racconta Peggy (e qui mi sento presa in causa visto che pure io avevo richiesto 2 orecchini diversi... ok non c'entra nulla? Non sono Peggy ....va bene, va bene, ho capito... ma che caratterino che avete!) nella sua autobiografia, e così riuscì a convincere l'artista a realizzare il nuovo orecchino di colore blu.
La collezionista indosserà questo orecchino assieme ad un altro realizzato da Calder in occasione dell’inaugurazione della sua galleria newyorkese Art of this Century nel 1942, sancendo così la sua imparzialità per l’arte astratta e quella surrealista".

Come potete ben notare la signora Peggy, che  aveva una collezione di orecchini mastodontica, giusto, giusto come la mia... come me si faceva fare gli orecchini dai suoi amici.
Unica piccola microscopica differenza tra me e lei è che la sua cerchia di amici era composta da artisti famosi... vabbè chi non mi dice che magari tra qualche anno queste mie amiche non saranno famose?
Dateci dentro ragazze... magari un giorno quando collezionerò opere d'arte, tra i miei cimeli ci saranno pure i vostri orecchini! Perché privarsi dei sogni... sono il sale della vita!

P.S. e voi collezionate qualcosa?

- LA FRASE DEL GIORNO -

"l'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai"
   
Audrey Hepburn


sabato 16 maggio 2020

Regina o Piratessa?



maggio 2020

Oggi parliamo di reincarnazione...
No, no, tranquilli non sto dando di matto. E sono sempre fedele alla mia religione!
Ok, vi racconto cosa è successo.

È mattina, Zoe sta facendo il suo dovere scolastico - a questo proposito dico: arghhhhhh riaprite le scuole, vi prego, anche d'estate se volete ma fate andare a scuola questi pre-adolescenti... - Ops, scusate lo sfogo, ma sono sicura che chi si ritrova a casa dal lavoro con un figlio in questa fascia di età 10-12, credo che possa comprendere il mio stato d'animo!
Non so se succede anche a voi, ma un giorno queste piccole belve sono dei teneri cuccioli super coccolosi, il giorno dopo si trasformano in mostri feroci che potrebbero mangiarti in un sol boccone!

Mica semplice la storia eh!?!

Ok, oggi, o meglio per ora, Zoe è nella fase dolce con super chiacchiera incorporata pur di non studiare e di punto in bianco se ne esce con questa affermazione: "Mamma, ma esiste la reincarnazione?"
Io, che sto leggendo il mio interessantissimo libro Art Mania di Piroschka Dossi, rischio di cadere dalla sedia.
E allora domando: "Perché vuoi sapere ciò?"
e con  l'indifferenza tipica dell'età mi sento rispondere un semplice: "così, solo per curiosità..."
Ma io non soddisfatta della risposta sufficiente indago... e cerco di stimolare il dialogo.
"la nostra religione non la contempla però, se ci fosse potrebbe essere divertente, ma dovresti rinascere da zero, nel senso che non potresti decidere in che vita andare..."
E lei, con un pizzico di bonaria perfidia...

"pensa se tu ti reincarnassi in un ragno, visto che li odi tanto...".

Cosa vi dicevo? prima cuccioli e poi... ma io non raccolgo la sfida e con fare ironico: "grazie molto gentile!" e poi se ne esce con un: "senti mamma sai cosa penso... io preferisco non reincarnarmi e andare dritta in Paradiso perché là, almeno, sono sicura di  stare bene e di divertirmi..."
Resto di stucco a questa risposta. Mi fa sorridere, ma non ha ancora finito:
"E poi noi siamo cristiani quindi andiamo di sicuro in Paradiso! Però sai una cosa mamma...detta tra me e te se potessi reincarnarmi vorrei nascere leoncino! E tu?"
Io che in questo momento sto leggendo una cosa interessantissima  dico:

"La regina di Svezia Cristina... che aveva, pensa un po', la fama di "Drago della Corona"
Zoe resta spiazzata, mi guarda si mette a ridere e dice:
"Ma possibile che non c'è una volta che mi dai una risposta normale, uffa! Non so, mi aspettavo di più che rispondessi -vorrei essere Picasso o Lucio Fontana- o un'altro dei tuoi artisti strambi..."
E con un sorriso dolce, facendole anche una carezza...
"Certo tesoro se me lo avessi chiesto mezz'oretta fa ti avrei risposto Illeana Sonneband, la signora Bucarelli o Peggy Guggenheim!!!"
Con sguardo fra il perplesso ed il sospettoso poi domanda: "E dimmi mamma cos'è che ti attira di questa regina?"
Aspettandomi la domanda l'accontento... "Devi sapere cara mia apprendista di storia dell'arte..."
Beh, mi accorgo che non ha apprezzato la battuta... perché mi interrompe bruscamente dicendo:
"Dai mamma, non scherzare! Lo sai che io odio l'arte!" (in realtà secondo me odia di più il fatto che io cerchi di trascinarla dentro le mie "avventure artistiche"
"Oh cavoletti di Bruxelles è vero! Perdonami, lo avevo dimenticato! Comunque devi sapere che nel medioevo il furto di opere d'arte non era considerato proprio una "brutta azione", anzi, in alcuni casi, veniva considerato un'azione nobile. 
Questo modo direi... "energico" per non dire violento, di acquisire una proprietà,  faceva pensare alla passione e all'audacia. 
Nella società feudale, che si basava sullo spirito Combattivo dei Cavalieri, queste erano qualità riconosciute. 
Così l'acquisto era solo una delle tre forme in cui le reliquie o le opere d'arte cambiavano il loro proprietario. Insomma tra amici, legati da amore fraterno, la forma di circolazione preferita era il dono, tra i nemici, invece, il furto. Poi qualcuno le poteva anche comprare...
Affascinata dal racconto...
"Quindi mamma vorresti dire che le opere o venivano donate da amici, o rubate, o comprate... ma la cosa migliore era rubarle! Ma non li mettevano in prigione?"
Caspita... tutti i miei insegnamenti su cosa è giusto e su cosa è sbagliato, stanno vacillando...
"No, amore, anzi..."
"E in tutto questo,  la tua regina che c'entra, era una ladra?"
Ok, vediamo di riprendere le redini della conversazione...

"Ora ci arrivo... la regina di cui ti parlavo acquisì la maggior parte delle sue opere d'arte né col denaro né riponendo le proprie speranze in devozione e preghiera. Piuttosto conducendo atti di pirateria senza problemi di coscienza e a spese dello Stato. Pensa che nell'autunno del 1648 fece onore alla sua fama di "Drago con la corona"  ordinando alle sue truppe di saccheggiare Praga, facendo arrivare in Svezia cinque navi cariche dei tesori appartenenti dell' imperatore Rodolfo II che, da collezionista fanatico qual'era, aveva messo insieme! E qui ti insegno una parola nuova: "Wunderkammer" enciclopedica!!!  Cioè una collezione di oggetti rari e preziosi, soprattutto opere d'arte, fossili e manufatti scientifici."
Ora ha gli occhi quasi sgranati... e dopo una breve riflessione: "Caspita! Ma allora era una regina malvagia! E tu vorresti essere come lei?"
La cosa non le piace e a dire il vero neanche a me piace il messaggio che vorrei essere una figura cattiva e malvagia... quindi:

"Non proprio, però mi affascina molto l'idea di essere una regina con la fama di "Piratessa" amante delle opere d'arte... Mi da l'idea di avventure, di combattimenti, di ricerche di tesori, di isole misteriose, di..." 
Mi stoppa! "Ok ok mamma ho capito... meglio che vada avanti con le mie avventure sui romani..."
Caspita! Cosa non ha funzionato? Pur di non ascoltarmi preferisce studiare storia... c'è qualcosa che non va!!!
Ok, e io ora con chi parlo?
Ah trovato parlo o meglio scrivo a voi miei "prodi cavalieri"... ehmm, a voi miei lettori volevo, dire!!!

Contenti o avete da studiare storia anche voi?

P.S. Lo sapevate che il "povero" Rodolfo II di d'Asburgo era talmente tanto appassionato d'arte che si fece fare anche il ritratto da Arcinboldo?



venerdì 15 maggio 2020

Mr. Guttuso e Mr. Gallery...



aprile 2020

Sono intrippata!
Si sono completamente intrippata!
E quando sono intrippata sono felice!

Ma cosa avete capito...? No tranquilli "intrippato" non è sinonimo di dipendente da qualche strana sostanza , nemmeno che ho messo su una bella trippa (pancia) e tanto meno che ho cucinato la trippa (piatto molto ricercato dalle buone forchette da osteria vero Mr. Gallery?).

Quando sostengo di essere "intrippata" voglio dire che sono completamente presa, attratta e incuriosita da qualcosa o qualcuno!

È tre giorni che sento parlare il mio Editor di un artista di cui dovrà raccontare in uno dei suoi "Salotti dell'arte" in onda sulla rete.
Questo artista l'ho sempre sentito nominare da mio papà quando ero piccola, in qualche fiera, in qualche esposizione e ho avuto anche occasione di ammirare una sua opera recentemente, a Palazzo Maffei e nulla... niente più.
Quindi posso affermare con fermezza che non lo conosco.
Solo che questa cosa di non sapere, ultimamente comincia a darmi un poco fastidio.
Anzi comincia a starmi un po' stretta...
Sarà per questo che sto cercando di leggere di tutto e di più e, di conseguenza, sto ponendo una miriade di domande a chi sapete voi... Per ovviamente, la sua immensa gioia... Vero Editor?...

Editor? Ci sei? Ok, credo stia picchettando a favore di uno sciopero contro l'uso incontrollato di punti interrogativi, punti esclamativi, puntini di sospensione e...!!! Sostiene ancora che ne abusi... Mah!

Comunque, come vi dicevo, è da tre giorni che ne sento parlare e oggi visto che è il terzo giorno e sono stanca di fare le mie solite figure da persona che non sa le cose, un modo gentile per non definirmi proprio ignorante... (anche se ahimé in materia lo sono!), ho deciso di prendere in mano la situazione e... come si dice in questi casi: "se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto..." uhmmm è  giusto? Boh... Ma, quindi io sarei la montagna... ok, ok, non divaghiamo che non è proprio il caso!
Eccomi allora alla ricerca in rete di foto, informazioni sulla vita, immagini di opere ecc. ecc.

La cosa bella è che quando mi succedono questi intrippamenti, prendo tutti i libri che ho in casa, li sfoglio o meglio ne sfoglio gli indici, cerco nelle riviste e in tutto quello che ho a disposizione...
Uffi, ma quando arriva il mio libro di storia dell'arte "usato" ordinato 3 giorni fa su Ebay pur di avere la versione antica e originale che mi è stata suggerita?
Ops, scusate presa dall'entusiasmo non vi ho nemmeno detto di quale artista sto parlando.
Perdonatemi...

Lui è... Renato Guttuso.



La vicenda è andata più meno così...

Una sera, su FB vengo invitata a partecipare a una specie di gioco dove Mr. Gallery, chiede ai suoi amici, clienti e collezionisti, il quesito su "di chi" vorrebbero sentir parlare negli appuntamenti dei prossimi "salotti dell'arte".
E lì parte una raffica di proposte che includono nomi importanti e meno, artisti internazionali o italiani, artisti scomparsi o presenti, contemporanei.
Ognuno dice la sua ed io curiosa come sempre, voglio scrivere la mia... Sul più bello, mentre sto pensando chi indicare, vengo invitata su WhatsApp a scrivere Guttuso!
Rido tra me e me... e invece di scrivere la marea di nomi che avevo in testa scrivo davvero Guttuso!

Indovinate un po'? Dopo qualche giorno scopro che nel suo "salotto" si parlerà proprio di lui...
Editor bastava dirlo che la tua era tutta una strategia per far credere a tutti che possono dare suggerimenti anche se in realtà tu hai già deciso!!!
Furbacchione!

Quando scopro che parlerà di lui mi torna alla mente un'opera che ho visto qualche volta nei vari post di Mr. Gallery e nella sua galleria. E vi dico la verità, mi piace tantissimo e se potessi essere una mecenate dell'arte (potevo dire collezionista ma mi piace un sacco questa nuova parola che ho imparato che significa "un appassionato dell'arte che colleziona e sostiene anche qualche artista" anche se a dire il vero, Guttuso, proprio non ha bisogno...), la comprerei subito.


Poi ieri sera viene pubblicata un'opera che mi sconquassa.
Quando la guardo penso "No, non può essere sua... è troppo cruda!".
Le uniche sue opere che ho visto, avevano colori sgargianti, allegri... "mediterranei".
Una raffigurava delle damigiane e l'altra un armadio con i vestiti appesi...
Questa rappresenta la crocefissione di Gesù... già il tema non è dolce di per sé, ma le immagini rappresentate sono dure, crude, drammatiche, reali.

Ecco allora che quando lo sento per telefono dico: "Ma senti, ma Guttuso, è quello che ha dipinto l' opera che ho visto a Verona? Sei sicuro?"

A questa mia domanda Mr. Gallery si mette a ridere. Poi intuendo la mia imminente incavolatura, visto che comincio a dire sulla difensiva: "Ma che capperi! Che ne so io... non lo conosco e per me lo stile, il soggetto... insomma, queste opere sono completamente diverse..."

Allora dopo aver smesso di prendermi in giro e ritornato in modalità "Cicerone" (ma quanto gli piace dare sfoggio delle cose che conosce... ma prima o poi lo prenderò in"castagna" su un argomento che... ok, vabbeh...) dice: "Se tu guardi bene, le pieghe dei vestiti e dei cavalli della pittura "crocefissione " riprendono quelle dei vestiti che hai visto tu... prova metterle a confronto e ti accorgerai che sono sue... e poi scusa, non avevi scoperto che anche Picasso ha usato nella sua carriera stili completamente diversi eppure..."
Verifico e...
IO: "Caspita! E' vero... qui la cosa si fa molto interessante! Quindi paragoni Guttuso a Picasso?"
LUI: "Assolutamente no. Picasso è inarrivabile! Però erano amici. Lo sai che Guttuso fu una delle poche persone presenti proprio in Costa Azzurra il giorno della  morte di Picasso perché si sarebbero dovuti incontrare? Lui era lì proprio in quel momento..."

Oh Santa polenta! Non le sapevo tutte queste cose... Ok, direte voi... che non sono neanche le uniche... Lo so... Uffiiiii

Pensate che questa mattina mi è successa una cosa molto interessante: trovo infatti un post su FB condiviso da uno storico dell'arte... o critico dell'arte... o curatore... Vabbeh, faccio ancora un po' di confusione su questi titoli... Insomma di Ivan Quaroni in cui c'erano circa 40 opere di Guttuso, messe in ordine cronologico.  Da quelle fatte in età giovanile a quelle della maturità.

Le ho guardate tutte più o meno attentamente.
Poi come vi ho detto, mi sono lanciata sulla rete per recepire più notizie possibili.
Questa per me è stata una genialata perché capendo il percorso e la vita fatta da questo pittore e ritornando poi a rivedere le opere, ho avuto l'illuminazione! Nel senso che ho potuto comprenderne meglio il senso e la collocazione storica.!
Mi scopro affascinata e attratta più che mai da un artista che amava, si dipingere scene dure, difficili, ma amava anche dipingere la sua terra natia: la Sicilia e soprattutto era molto abile nel dipingere le  donne... Vi dirò la verità, i nudi femminili che ho visto mi piacciono moltissimo. Incredibile!
Io che fino a qualche mese fa non sapevo nemmeno di avere un gusto!
Mr. Gallery torna a riportarmi alla realtà con un messaggio: "Domani pubblicherò la foto dell'opera "vucciria"... hai presente vero che cos'è?"
IO: "uhmm, ehm, certo come no... Ok dai, non lo so..." ma nel frattempo scorro le immagini di Quaroni...
LUI: "Di sicuro sai che cos'è "Ballarò" vero?"
Odio quando non so rispondere alle domande del mio Editor, alias Mr. Gallery!
Il guaio è che mi capita spesso! Complice il fatto che lui è un pozzo di storia... ed io sono alle prime armi...
Mannaggia che figure...ed io odio fare questo tipo di figurette... Vabbè sto cercando di migliorarmi... E prima o poi arriveranno anche i risultati! Vero? Chi l'ha dura la vince... e io non mi arrendo!
Poi arriva l'intuizione!
"Certo è il programma televisivo!" dico bella pimpante.


Silenzio... temo ed immagino lo strabuzzamento di occhi al cielo....
LUI: "Ok, secondo te da dove hanno tirato fuori questo titolo? cosa significa Ballarò?"
IO: "Oh senti Editor, hai già appurato che mi manca giusto qualche piccola informazione... ufff, arriva al dunque!"
"Allora Ballarò e Vucciria sono due famosi mercati popolari di Palermo e come hai scoperto, Guttuso è siciliano. E' molto legato alla sua terra tanto che lui stesso dice che "se dovesse dipingere una mela avrebbe il sapore della Sicilia !"Ora "Vucciria" è un'opera magnifica che rappresenta una scena del mercato...." Ed ecco che mi appare anche in quelle di Quaroni...
"Si, si, l'ho vista e l'ho guardata anche profondamente. Nel senso che ho ingrandito l'immagine e ho cercato di guardarne i particolari..."
LUI: "Bene! E cosa hai scoperto, raccontami..."
Uhm la richiesta mi spiazza..., ma sono sicura di me perché per una volta ho guardato a fondo l'opera. Forse perché attratta dal suo modo di rappresentare la realtà, però, per ora posso ovviamente solo raccontare tutti gli elementi rappresentati... e così faccio.
Ma lui incalza: "Dai, ogni "cosa" rappresentata si rifà a un qualche artista o ad un'opera del passato... Cominciamo, qual è la cosa più strana che hai visto?"
IO: "Beh, sarò sincera, sicuramente non c'entrano..." e qui ammetto ho paura di dire una castroneria. Quindi sono incerta se spararla o meno... Ok, tanto peggio di così! "...Le lampadine..."
"Ottimo!" dice lui!
Ed io entusiasta per aver segnato il punto dico: "Davvero??? c'ho azzeccato?"
"Si allora le lampade sono un chiaro riferimento a GUERNICA di Picasso..."  e immaginando la mia faccia dubbiosa... aggiunge: "ti ricordi che in mezzo c'è la lampadina....vero?"
"In sincerità? No... ok, vado a rivederla, sarà il caso!" Uffi è vero!


"Andiamo avanti..." scrive lui "Il quarto di bue macellato appeso, ti ricorda Soutine?..."
E qui mi esalto perché la so... "Si, si, quello che fa vedere la professoressa alle allieve nel film "Monnalisa smile" e ti dirò di più, c'è anche nel film "I colori dell'anima" quello su Modigliani !!!" (vi ricordate? Ah no? beh, allora cliccate qui e qui)...
"Bravissima..." Un complimento?!? Sono stupita! "Ma andiamo avanti, il riferimento, in realtà non è Soutine ma a Rembrandt..."


Riflessione:
Certo Editor che non ti sprechi mai in elogi eh? Mi raccomando, ti si potrebbe incartare la lingua se fai un complimento in più... stai attento...
Fine riflessione!

Ok, torniamo a quello che stavo scrivendo...
Continua lui: "Il pescivendolo che afferra una delle spade dei pescispada presenti che tendono verso l'alto, rimanda sicuramente al famoso dipinto di Paolo Uccello LA BATTAGLIA DI SAN ROMANO"
E qui il mondo si ferma un attimo...


Attimo di panico.... e chi sarà mai costui? Oh e ora come faccio... Secondo voi, ha già capito che non ho la più pallida idea di chi è costui? Ops dalla reazione credo di sì!

Abbandona il mezzo di messaggeria e mi arriva la sua videochiamata...

Me lo ritrovo davanti con una mano in fronte, chiaro segno di disperazione... comincia a tossire e credo che abbia urgente bisogno di un defibrillatore... e... Oh cavoli la situazione è molto grave... LO STIAMO PERDENDO...

In quel momento però, mi arriva un link lo apro e vedo l'opera di questo famosissimo artista (che ora lo è anche per me) che è esposto, non al museo sfigato dell'angolo dietro casa... bensì agli Uffizi!
E' magnifica!

"Ti dirò la verità: effettivamente pensandoci bene devo averlo trovato in qualche libro che ho letto... ne sono sicura ma chissà perché, non gli ho mai dato tanto peso.."

Qui mi sorge spontanea una domanda: "Ma sappiamo per certo che Guttuso quando lo ha dipinto volesse fare davvero riferimento a tutti questi artisti?"
E lui prontamente: "No, certo che no! Ma essendo lui un uomo d'arte e di cultura, inconsciamente si è fatto influenzare da ciò che magari più lo aveva colpito... il vero artista è quello che sa "rubare" senza che gli altri se ne accorgano... Hai visto prima, lo stesso Soutine ha preso spunto dal bue di Rembrandt e così via..." Uffi ecco che ci torna su... ma questa lezione improvvisata di storia dell'arte mi piace un sacco! La cosa che mi meraviglia di più è che ogni volta riesce a sbalordirmi di nuovo! Non lui, cosa avete capito? La storia dell'arte! E anche noto, con piacere che le rotelle e gli ingranaggi del mio cervello stanno cominciando a girare nel verso giusto.
Anche se so ancora molto poco, sono fiera di me del cammino che sto facendo.

Di certo oggi non vi ho raccontato approfonditamente (intendiamoci per come lo posso fare io...) di un artista o corrente... ma vi ho resi partecipi di come può nascere l'interesse per conoscere vita, morte e miracoli di un artista...

Le cose accadono il più delle volte a caso...
Anzi, io sono convinta che arrivano sempre al momento giusto. Dipende dai noi approfittarne oppure no.
Qualche giorno fa non sapevo nulla di Guttuso. Oggi però sentivo un qualcosa che... (ispirazione?) ...Che mi diceva: "metti nero su bianco quello che stai provando..." e così ho fatto!

Curiosità: lo sapete che per fare Vucciria Guttuso si è fatto allestire nel suo atelier, allora in provincia di Varese... un mercato con i prodotti fatti arrivare appositamente dalla Sicilia in aereo?
Da qui si può notare la sua importanza...
Ok, anche oggi penso di avervi annoiato abbastanza... 

P.S. E voi siete mai stati a Vucciria o a Ballarò?

giovedì 14 maggio 2020

La luce in fondo al tunnel... o dentro i musei?


13 maggio 2020

Fra un paio di  settimane riapriranno i musei! Vi rendete conto?
Ho appena detto che riapriranno i musei!!!
Questa è  una notizia sensazionale. Ok, io sono già pronta.
Scarpe da ginnastica ai piedi, zainetto in spalla per opuscoli vari, macchina fotografica, bottiglietta d'acqua, mascherina, guanti e... entusiasmo a non finire!
Via, io vado... Ah, devo aspettare ancora una quindicina di giorni? Ancora tutti questi lunghissimi giorni? ...Uffi che noia!

Vabbè allora nel frattempo stilerò la "Top 5" dei musei che voglio andare a vedere appena daranno il via libera.



1- Al primo posto c'è il Mart di Rovereto. 

Pensate che l'8 marzo, giorno della chiusura di tutti i musei, ero pronta per partire ed andarlo a visitare.
Quindi diciamo pure che la cosa mi è rimasta un po' lì! Si, proprio! Devo ancora digerirla!
Non vedo l'ora di vedere questo museo perché mi sorprenderà con le sue opere di arte contemporanea.
Pensate troverò opere di Penone che non ho mai visto,  Pistolletto, Boccioni, Beuys, Burri, Depero... solo per citarne alcuni... Oh cavoli, devo liberare la memoria fotografica del telefono!!!
Prevedo valanghe di foto!


2- Al secondo posto metterei Ca' Pesaro a Venezia.

Ovvero la Galleria Internazionale di Arte Moderna.
Qui ci sono già stata quando ancora conoscevo un quarto di quello che so ora.
Quindi mi andrebbe di rivedere le opere di Rodin,  Medardo Rosso, Balla, Arturo Martini, Morandi e Casorati che la prima volta, non ho nemmeno calcolato: E magari, se ci fosse ancora la collezione di Ileana Sonnabend che non sapevo, allora, nemmeno chi fosse... Vabbeh, incrociamo le dita!

 
3- Al terzo posto metterei la mostra "Aria" a Firenze di Tomás Saraceno a Palazzo Strozzi.

Artista argentino la cui ricerca creativa unisce arte, scienze naturali e sociali.
Tomás, si sono in confidenza, invita a cambiare punto di vista sulla realtà e ad entrare in connessione con elementi non umani come polvere, insetti (e qui già tremo... ho visto delle ragnatele... aiuto!!!) o piante, che diventano protagonisti delle sue installazioni e metafore del cosmo.
Ho visto le sfere lucide e specchianti giganti in foto e vi dirò non vedo l'ora di vederle dal vivo per specchiarmici... E ovviamente, pronunciare: "Specchio, specchio delle mie..." ah no, ho sbaglaito favola... questa è la favola dell'arte! Vabbeh, magari scattarsi un bel selfie, quello si!!!

 
4- Al quarto posto metterei la GNAM di Roma.
Galleria Nazionale che è stata diretta per tanti anni da Palma Bucarelli... e sono veramente curiosa. Non l'ho mai visitata e ho voglia di capire che opere è riuscita a portare lì dentro, questa grandissima Regina di Quadri!!

 
5- Al quinto posto non poteva mancare il Castello di Rivoli.
Con il suo museo di arte contemporanea di cui vi ho già accennato qualcosa anche se non l' ho mai visto!

Sono sicura che quando riuscirò ad aggiungere anche uno solo di questi musei alla mia lista, sarò stra felice! Si, perché vorrà dire che saremo tutti liberi di uscire, di girovagare, di riprendere in mano la nostra vita, dopo più di 2 mesi di pausa.... E poi scusate, visto che non sono riuscita a sfoggiare il mio guardaroba primaverile almeno darò sfogo a quello estivo...
Dite che per andare al museo bisogna essere seri e composti? Certo!!!
Per sicurezza nel mio zainetto metterò un paio di ballerine nel caso mi facessero togliere il mio tacco 12... ah no, dicevo le mie ciabatte... Eh cavoli, sono o non sono la blogger di 4 passi nell'arte in punta di pantofole?

P.S. E voi avete già fatto la top 5 dei vostri desideri?

mercoledì 13 maggio 2020

Avventura in una Farmacia davvero speciale!



febbraio 2019

È una giornata freddissima di febbraio. C'è il sole ma l'aria è gelida.
Sono appena scesa dal treno. E' dalla gita della terza superiore che non torno a Firenze!
I ricordi di quella gita si affollano nella mia testa: ...amicizie, primi amori, testa adolescenziale, prime ciocche di capelli colorate... Ok, ok, qui mi fermo, che è meglio!
Mentre sto fantasticando con i ricordi, mi chiama Mr. Gallery, colui che mi accompagnerà in questa scorribanda fiorentina, dicendo che è bloccato nel traffico (Ok, lo so, sicuramente si è addormentato).
Io, in risposta dico: "ok, ma qui sembra di essere al polo nord! che faccio?" Compresa la mia stizza ed il mio disappunto, mi convince ad andare a vedere la Farmacia di Santa Maria Novella.

"Pure in farmacia devo andare? Ma cosa ti serve?" gli dico sempre più scocciata.
Con una risata, risponde: "Nulla, vacci e basta!" Tu -tu- tu... HA RIATTACCATO!!!

Forse a Mr. Gallery, dovrei insegnare o almeno suggerire, come si chiude una conversazione telefonica!

Vabbeh, avvio il navigatore e con la fortuna che ho oggi, si è preso un giorno di ferie!

Ok, recupero una cartina della città e chiedo informazioni. Dovrei esserci ma non vedo nessuna Croce Verde che lampeggia...

Forse in Toscana, la croce delle farmacie è di un altro colore.
Ma qui di croci, neanche l'ombra... Fermo un passante. Ora la fortuna mi assiste: è italiano, cosa poco scontata a Firenze.
Alla mia domanda, risponde gentilmente: "Eccola signorina è proprio lì!"
Col signorina mi ha già conquistato!
Per me i fiorentini ora sono balzati in vetta alla "top ten" della gentilezza!

Seguo il suo sguardo e vedo un portone antico che non assomiglia a quella di una farmacia, ma più a quello di un ingresso di un palazzo nobiliare.
Decido di fidarmi. Sorrido, ringrazio e mi avvio.

Faccio per entrare e resto interdetta.
Si completamente interdetta, perché oltre a trovare un valletto ad aprirmi la porta mi ritrovo in un luogo meraviglioso.
Mi guardo attorno convinta di aver sbagliato e di essere entrata in un Hotel a 5 stelle Superior.

In realtà chi mi accoglie mi dice "Benvenuta nell'Antica Farmacia officinale di Santa Maria!".
Il mio sorriso ora abbaglia da quanto è grande e dentro di me rido per non aver capito prima di cosa si poteva trattare!
L'ambiente è caldo e accogliente, sembra di essere dentro ad un libro antico. Tutto è antico qui, dai mobili, agli affreschi, alle lozioni, e forse anche quelle che nella mia fantasia sembrano pozioni magiche.
Ci sono ritratti e mensole appesi alle pareti ed in ogni mensola, un vaso di porcellana finemente decorato. I lampadari, le volte, qui tutto ti rimanda ad un tempo antico.
Leggo che già nel 1381 i Domenicani di Santa Maria Novella vendevano l'acqua di rose come disinfettante, usato soprattutto nei periodi di epidemie.
I frati coltivavano le piante medicamentose (i semplici, da cui deriva il nome del giardino dei Semplici) in un orto attiguo, distillavano erbe e fiori, preparavano essenze, elisir, pomate, balsami.

Oggi è ritenuta la farmacia storica più antica di tutta Europa, attiva senza soluzione di continuità da oltre 4 secoli, nonché uno degli esercizi commerciali d'Italia più antichi in assoluto.
Vago per le sale avvolta dal profumo intenso di erbe officinali, fiori, essenze.
Le commesse  propongono ogni tipo di acqua profumata, crema o rimedio antico, ci sono schede descrittive di tutti i prodotti in 5 lingue diverse!
È pieno di turisti stranieri che acquistano ogni sorta di elisir... chissà, troverò mai l'elisir di eterna giovinezza?
Sfacciatamente lo chiedo e la commessa forse più per gentilezza che altro, mi risponde sorridendo che  per una donna bella e giovane come me, per ora una crema a base di petali di rosa può bastare!

Risposta esatta! Forse non sono l'unica pazza che fa questa domanda!

Ad un certo punto entro in una saletta e resto meravigliata. Sono circondata da affreschi, non riesco a muovermi perché mi sembra di esserci dentro.
E' un sogno, E' tutto così irreale, bellissimo...
Vengo risvegliata dallo squillo del telefono... è Mr. Gallery: "Pronto! Allora? Hai comprato la Tachipirina?" e ride... Uffi! Ci sono cascata anche questa volta.

P.S. Mai fidarsi delle apparenze... meglio sempre scoprire ciò che c'è dietro!







martedì 12 maggio 2020

Il Sig. Gombrich è arrivato a casa mia



22 aprile 2020

Finalmente oggi giornata piena!

Zoe è da circa 2 ore in video lezione con la sua classe ed è super impegnata a non perdere nessuna informazione... sarà il gusto della novità tecnologica? Vedremo...
Pensate, mi ha vietato severamente di sostare in cucina.
Quindi, essendo che la mia cucina comprende anche il salotto, sono costretta, o a relegarmi in camera a leggere o ad uscire a camminare nel campo che ho dietro casa.
L'istinto, in questo frangente, mi direbbe leggi, riposati e magari schiaccia un bel pisolino...
Ma la buona volontà che ogni tanto prevale in me, mi spinge ad uscire per tenere in allenamento le mie gambe, i miei glutei ed il mio cervello!
Certo, lo sanno tutti che fare movimento tiene ben ossigenato anche il cervello, ed in questo momento di reclusione è fondamentale ossigenarlo bene!

Esco, ma non mi sono resa conto che fuori si c'è il sole ma c'è anche un leggero venticeeeeeeeeellllooooooooo ...che ti porta viaaaaaaaa.

Non importa a costo di mettermi i pesi ai piedi decido di fare la mia ginnastica giornaliera e così comincio...
Ok, forse è il caso di aumentare i pesi... aiutoooooo sto volando viaaaaaa! Eh si che in questo periodo di quarantena quei due o tre etti li ho presi!!!
Dopo essermi aggrappata a qualsiasi aggancio, compreso lo stendino che ha rischiato di volare via con me, riesco a salvarmi e a rientrare in casa.
Ora in una situazione normale qualcuno di mia conoscenza direbbe: "fai le scale su e giù, giusto giusto per mantenere attivo l'allenamento", ma credetemi, la fatica e le forze che ho impiegato per riuscire a "salvare la pelle" mi hanno letteralmente stremato e poi non sarebbe carino vedere in una videolezione, una mamma che va su e giù per le scale come una pazza!

Mi ritiro in camera e decido di mettermi a leggere e a correggere il post in uscita per domani (no non ce la faccio nemmeno a fare plank!!)...
Non ci crederete ma ricontrollare quello che ho scritto per l'indomani è di fondamentale importanza perché anche se il pezzo viene ripreso in mano più volte, qualche piccolo errore può sempre scappare...
Pensate che una volta mio padre, che solitamente legge il mio blog al mattino facendo colazione, si è accorto di un errore e ha pensato bene di avvisarmi a tarda sera quando ormai un sacco di gente lo aveva letto... Ma papà!!!
Lo sai vero che in questi casi puoi avvisarmi subito, perché sul pc fortunatamente, gli errori si possono correggere,  non è come una volta che se scrivevi una lettera, sbagliavi e spedivi eri spacciato!

Ad un certo punto sento una sensazione strana... Come se mi mancasse qualcosa.... O meglio, come se mi fossi dimenticata di qualcosa... Uhmmm... Forse mi starò sbagliando, continuo a leggere e poi guardo l'ora e... Cavoli! La video riunione con le colleghe alle 16 30!!!
Cerco disperatamente di sistemare un attimo almeno i capelli... più arruffati del solito... visto che in questo periodo si sono dati ad uno stile "Jungle adventure"!
Suona il telefono e con gioia mi accorgo che sarà una telefonata di gruppo senza video!
Guardo in su e ringrazio!

Dopo un'ora e mezza metto giù il telefono esausta e... affamata!
Spero che Zoe abbia finito e che il campo sia libero...
Quando arrivo in soggiorno, Zoe è ancora alle prese con i compiti, mi racconta della videolezione e, preparando una specie di merendina/aperitivo visto che l'orario è quello, ci perdiamo in una bella chiacchierata tra madre e figlia. Decidiamo pure, visto che il vento sembra essersi calmato, di uscire in giardino a fare quattro tiri a pallavolo.
Sul più bello che Zoe sta schiacciando una palla bellissima se ne esce con: "Ah mamma ho dimenticato di dirti che prima mentre eri in riunione con le tue colleghe è venuto il postino e ha lasciato un pacco per te..."
In quel momento sono talmente attenta a quello che dice che non mi accorgo che una pallonata "super mega galattica" sta raggiungendo il mio bel visino e... "SBAM"... Per un attimo vedo tutto nero e mi sembra pure di scorgere le stelle... si quelle di Schifano... eh si dai, questa ci stava bene!
Mi siedo frastornata ma appena mi ritorna alla mente la vicenda del postino mi rialzo e vado, barcollando, con una mano sul naso, ahia che male, alla ricerca del pacco... mentre la piccola "streghetta" ride ancora a crepapelle!

Lo trovo per terra vicino alla porta d'entrata. Lo guardo e se c'è dentro quello che spero ci sia... Sarò felicissima in barba alla pallonata!
In questi istanti non so cosa pensare mi sento euforica, curiosa come una bambina.
Apro la busta gigante e dentro vi trovo... un altro pacco avvolto in carta da pacchi. Lo scarto e... ok un altro pacco... Non so se pensare ad uno scherzo o al gioco delle scatole cinesi... Uhmm... visto il periodo più la seconda che ho detto.

Non ci crederete ma io e Zoe cominciamo anche a ridere perché la scena è assurda... io comincio a ridere, perché la "pestifera" Zoe non ha mai smesso!
Per terra, c'è oramai una montagna di carta e io sono lì che scarto ancora e ancora!
Alla fine però arrivo al mio prezioso tesoro: un libro!
Ma non un libro qualsiasi bensì  "La storia dell'arte raccontata da Ernst H. Gombrich".
Ok, non chiedetemi chi è costui. Io so solo, perché mi è stato detto, che questo libro è fatto a posta per chi di arte sa poco o nulla, come la sottoscritta!


Comincio a sfogliarlo, ed avendolo preso di seconda mano, scopro qualcosa del precedente proprietario... odora di vecchio e di fumo.
Chissà di chi mai sarà stato. Le immagini presenti sono in bianco e nero e ciò non mi stupisce visto che ho insistito, su suggerimento del mio Editor, a voler prendere quello originale.
A proposito, finalmente oggi il mio Editor sprecherà qualche elogio per questa sua "bravissima allieva", la sottoscritta,  che finalmente si è decisa a voler capire l'arte partendo dalle basi...
Lo immagino che dirà: "Era ora che ti dessi una mossa!" Sappiate che per lui questo è già il massimo dei complimenti...

Ok ma parlando un po' di basi io ero stra convinta che si potesse partire dall'arte del rinascimento ed arrivare ai giorni nostri... ma qui si parte dalle pitture rupestri degli uomini primitivi....????
Editor ne sai forse qualcosa? Me lo vedo già lì che ride sotto i baffi, che peraltro non ha, che con fare imperativo, dice: "e che sarà mai? Sono solo quel centinaio di pagine ed info in più che ti aiuteranno ad ampliare i tuoi orizzonti".

Comincio subito a leggere la prefazione e come mi era stato preannunciato me ne innamoro immediatamente...
Ma perché alle superiori non ho potuto studiare su un libro così?

La prima frase già mi stende!
C'è scritto: "Questo libro è rivolto a tutti coloro che sentono la necessità di un primo orientamento nel mondo singolare e affascinante dell'arte."

Seppur estasiata, vado avanti perché è quasi impossibile fermarsi.
L'autore spiega che userà "un linguaggio semplice e per alcuni elementare a discapito di terminologie tecniche e pompose che metterebbero in confusione la mente del povero neofito". Lo adoro!
Scrive inoltre che per scrivere questa sorta di manuale ha deciso di seguire delle regole che sicuramente hanno reso la vita più difficile a lui scrittore ma che in compenso l'hanno resa un po' più semplice al lettore.

Regola numero 1: il signor Gombrich ha pensato di non parlare di opere di cui non può mostrare le immagini, in quanto non vuole che il testo degeneri in lunghi elenchi di nomi più o meno oscuri a chi sta imparando;

Regola numero 2: lo scrittore si è limitato ad autentiche opere d'arte, eliminando tutto ciò che fosse solo interessante per gusto e moda;

Regola numero 3: Ernst si è impegnato a respingere ogni tentazione di originalità nella sua scelta, affinché capolavori conosciutissimi non fossero esclusi per far posto alle sue predilezioni personali.
"Questo libro non mira a essere un'antologia di cose belle, è indirizzato a coloro che cercano orientamenti in un campo nuovo... Inoltre le opere più famose sono veramente le migliori e se questo libro aiuterà i lettori a vederle con occhi nuovi, esso potrà risultare più utile che se le avesse trascurate a favore di capolavori meno noti";

RIFLESSIONE

Ma vi rendete conto?  Come è  possibile  che un libro scritto mezzo secolo fa possa essere stato scritto a posta per me?
La cosa mi manda letteralmente in visibilio.
Si perché il solo contemplare che certe parole possano giacere per così tanti anni rinchiuse dentro un libro per poi uscirne casualmente infiammando l'animo di chi le legge sa dell'incredibile!


FINE RIFLESSIONE

Regola numero 4 : lo scrittore ha pensato di discutere di opere viste in originale;

ed infine,  l'ultima regola è quella che mi fa più ridere, sentite un po'...

Regola numero 5 : "la mia ultima regola è stata quella di non attenermi ad alcuna norma assoluta , ma di derogare a volte da quelle che mi ero proposto, lasciando al lettore il divertimento di scoprirmi in contraddizione".
Sublime! E... anche simpatico!

Quindi da ciò che mi sembra di capire questo libro dovrebbe spiegare le cose in modo semplice e guidare il lettore nella formazione dei suoi giudizi fornendogli le indicazioni utili per capire un artista.
È importante cercare, per capire un'opera d'arte, di immedesimarsi nel sentimento dell'artista a opera compiuta.

Nel libro questo concetto lo spiega benissimo mostrandoci 2 ritratti: uno di Rubens e uno di Durer due artisti. Il primo rappresenta il proprio figlioletto e il secondo la madre anziana.
Se si guardano i due ritratti così superficialmente si è portati a dire probabilmente che il primo è più bello. Ma se ci mettiamo in mezzo il sentimento dell'artista, il suo modo di sentire, il suo trascorso ed il significato che vuole trasmettere con l'opera, forse la seconda risulterebbe più "bella".

Questo concetto di bellezza è una delle cose che più mi intrippa perché un'opera possiamo definirla in molti modi e il classico modo di dire "è bella" è quello più errato.
Perché? Perché il gusto è soggettivo, e soprattutto perché dobbiamo prima cercare di capire che cosa ha portato l'artista a realizzare la sua opera. Solo dopo averne scoperto i segreti più nascosti, possiamo comprendere cosa quest'ultima ha suscitato in noi.
La bellezza di un quadro quindi, non sta nella bellezza del soggetto...
Non so se mi sono spiegata... Se non avete compreso, ci sono due soluzioni...
La prima scrivetemelo nei commenti e per quanto possibile cercherò di darvi delucidazioni...
La seconda... cercate il libro in rete e compratevelo!

E comunque, sono stra-entusiasta, stra-soddisfatta del mio acquisto!
E vi dirò di più! La verità è che era dai tempi della scuola, che non acquistavo un libro usato... ed è molto strano, perché il libro è avvolto da un alone di mistero... e il tutto rende la vicenda ancora più intrigante!
E sono anche orgogliosa di me. Per aver preso coraggio di acquistarlo e di essere giunta, con non poca fatica ad accettare il consiglio del mio Editor di ampliare, o meglio creare le mie basi di cultura artistica! Si Editor, questa volta lo dirò: "Avevi ragione tu!!!"

Lo immagino ora, tutto pomposo e felice, perché ovviamente, lui lo sapeva già di avere ragione... d'altronde a questo l'ha portato la sua saggezza... e a questa ci è arrivato grazie alle sue tante esperienze nel mondo dell'arte e queste sono tante perché... bla, bla, bla...
Ok, sarò gentile Editor, per una volta non dirò che hai una certa età... ops, l'ho detto... vabbeh, si vede che sono una principiante!!! Cosa volevo dire? Pazienza non lo ricordo... scusami Editor


 P.S. domanda: qual è stato l'ultimo libro usato che avete acquistato?

- LA FRASE DEL GIORNO -

"non c'è più pazzo al mondo, di chi crede d'aver ragione"


  Luigi Pirandello


lunedì 11 maggio 2020

Con Kandinskij dal medico...


aprile 2020

Qualcuno mi deve spiegare perché cavolo nelle sale d'aspetto degli ambulatori medici, dentistici, sono appese alle pareti riproduzioni fatte male e soprattutto incorniciate da far rizzare i capelli a chi non ne ha( il riferimento è puramente casuale...) di opere appartenenti a Mirò o a Kandinskij???

Non so a voi, ma a me danno proprio un senso di tristezza.
E alla fine hanno fatto crescere in me l'idea, che questi artisti non mi piacciono affatto!

Certo, una come me, con la mia esperienza... (assai ridotta), mica può pretendere un taglio di Lucio Fontana (certo Editor, mi correggo "concetto spaziale, attesa"!), però Kandinskij e Mirò relegati a squallidi componenti di arredo, proprio non li sopporto!

Anche se è poco che bazzico in questo mondo, farei una bella proposta a tutti questi studi professionali.

Come mi hanno detto, e la fonte la ritengo più che attendibile, sia all'estero che in alcune grandi città italiane, in molti studi professionali (medici, specialisti, dentisti ma anche avvocati e commercialisti), vengono ospitate alle loro pareti, piccole mostre temporanee di artisti emergenti.
In alcuni casi con tanto di presentazione critica, invito, rinfresco e... insomma una vera e propria inaugurazione... un "Vernissage"... mi dicono che si dice così... mah... questo mondo dell'arte con tutti questi suoi vocaboli e paroloni...

Ok, torniamo al dunque... qual era? ah si... eccomi...

Questa mattina il mio Editor mi ha inoltrato su Messenger il link per andare a vedere i video fatti da Carlo Vanoni, l'autore del libro "a piedi nudi nell'arte?" cui vi ho parlato qualche post fa.... (vi ricordate....No?!? Ok, se volete potete trovarlo qui!)

L'idea che mi sono fatta di questo storico dell"arte è strana.
Nel senso che immagino lui, e tutti gli appartenenti a questa categoria, una persona con più di 50 anni... non vecchia ma con la "pesantezza" di un ruolo alquanto arduo, difficile ed impegnativo... Risultato una persona "barbosa"!


Quando vedo la proposta del mio Editor, subito mi parte uno sbadiglio "mega galattico" talmente è grande la bocca... e poi sbuffo... nel senso che penso che sicuramente mi addormenterò nel giro di pochi istanti... Si, anche se mi sono svegliata da poco più di un'ora! Ed ancora, nonostante il caffè non ho iniziato a carburare...

Decido comunque di dargli una chance. E prima di cliccare il link mi ripeto: "Dai, il tuo editor ti conosce. Abbi fiducia non sarà così pall....ehm noioso!"

Ok clicco!

Stupore e meraviglia!

Quello che mi trovo davanti non ha per niente l'aria da topo di biblioteca... né da storico dell'arte invecchiato... anzi...

In soldoni, l'idea "fisica" del Vanoni narrante, era di un uomo grande, robusto, con gli occhiali e gran pancione alla Philippe Daverio... ma mi ritrovo un tipo di 50 anni, con fare giovanile capello lunghetto, niente occhiali e pure in linea!
Lo "slang" che usa è si da persona colta e divertente.
Guardo un po' di video. Per farmi un'idea. E mi fa ridere perché passa, dal parlare di artisti dal suo bello studio pieno di libri, alla strada che percorre tutti i giorni, per andare a fare la spesa, mentre è alla guida dell'auto in autostrada ed in altre strane situazioni.

Mi lancio e decido di guardare il video di oggi ha dedicato a Kandinskij.

Il racconto che ne fa in pochi minuti, non è per niente noioso.
Anzi, scopro cose che finalmente mi fanno rivalutare questo artista.
E così vengo a sapere che Kandinskij è arrivato all'arte astratta dopo anni di attività in cui aveva dipinto paesaggi seguendo i canoni  dell'espressionismo (vi avevo già accennato qualcosa nel post dedicato al Principe azzur.. no, scusate al Cavaliere Azzurro...).

Poi dopo aver scritto il libro "lo spirituale nell'arte" si accorge che "occorre che la pittura con le sue forze diventi un'arte astratta e diventi finalmente una composizione pittorica. Per arrivare a ciò i mezzi sono due: forme e colori".
Quindi non più tetti e case, ma triangoli, quadrati, cerchi.... e colori. Tanti colori!

Ascoltare ciò che racconta è piacevole e quando arriva a parlare dei colori, appunto, e delle emozioni che sprigionano mi intrippo veramente... a lui non interessa l'aspetto percepito da chi guarda il quadro.
Gli interessa l'aspetto emotivo. E i colori sono delle cartine tornasole degli stati d'animo.



Sentite qua cosa dice il nostro "nuovo" (per me, almeno) amico Kandinskij: " la profondità si trova nel blu che richiama l'idea dell'infinito suscitando la nostalgia del soprannaturale, se è molto scuro è quiete, se precipita nel nero acquista una nota di tristezza struggente, se tende a toni più chiari diventa indifferente, è distante come un cielo altissimo, più è chiaro meno è eloquente fino a giungere a una quiete silenziosa... il bianco".

Insomma per Kandinskij l'arte astratta riesce a raggiungere l'anima delle cose e delle persone.

Sarà solo dopo il 1920 quando diventerà insegnante alla Bauhaus (una specie di scuola d'arte, da quello che ho capito... ok, lo so, devo studiare ancora, e ancora, e ancora...) che darà vita ai capolavori che conosciamo oggi.


Bene, finisco di guardare il mini video. Sono soddisfatta per aver imparato qualcosa di nuovo, di aver rivalutato un artista famoso e di poter dire grazie al mio editor che ha ben compreso che non apprezzo le cose noiose!!

Ah un'altra cosa... ho pure rivalutato la figura dello storico dell'arte "pomposo"...

Ok, l'aria un peletto pomposa resterà, ma questa è una parte imprescindibile di quel tipo di figura.

Ora ho il compito di andarmi a rivedere, ahimé, nella mia galleria fotografica le opere di Kandinskij che ho incontrato in diverse mostre... e quasi sempre da me, snobbate... e constatare se veramente mi emozionano...
Ok, credo sarà improbabile perché è vista dal vivo che l'arte fa il suo effetto, però almeno proverò a guardarle con uno sguardo diverso!

P.S. E voi cosa ne pensate delle sale d'aspetto degli studi medici?

P.S. Interessati ad avere anche voi il link per vedere i video di Carlo Vanoni? Vabbeh... eccolo: https://www.facebook.com/VanoniCarlo/

- LA FRASE DEL GIORNO -

"se la vostra mente non è aperta, tenete chiusa anche la bocca" 

Albert Einstein