domenica 17 maggio 2020

Valeria vs Peggy...


domenica 17 maggio 2020

Oggi questo post lo dedico ad una cara amica che ha dimostrato in questi anni di avere un cuore grande e quando hai bisogno lei ....semplicemente c'è! BUON COMPLEANNO FRANCESCA BOGONI!!!

aprile 2020

Oggi posso dire di sentirmi come Peggy Guggenheim!
O forse "quasi" come lei...
Ok, ok tranquilli non ho ereditato nulla, non sto girando il mondo (il campo dietro casa mia si, lì ormai ho fatto il solco), e non ho nemmeno acquistato qualche opera d'arte... per quelle temo dovrò attendere qualche miracolo o accontentarmi di vederle nei musei!

È che questa mattina mi sono apparse su Istagram un paio di foto che ritraggono gli orecchini appartenenti a Peggy Guggenheim, esposti a Venezia.
Ora penserete: "Cos'è tutto questo "can can" per un paio di orecchini?"
Vi accontento subito, anzi tra un pochino...
Dovete sapere che, anche se ultimamente non li porto più perché anche per questo ci vuole ispirazione, ho una "mini" collezione di orecchini fatti a mano. Realizzati da amiche che hanno la passione di dedicare il loro tempo alla creazione di questi minuscoli gingilli (Piccolo Spazio Pubblicità cantava Vasco...  e perché non posso farlo io con le mie amiche... guardate quello che fanno, visitate la pagina FB OFFICINA MONDELLO di Francesca o contattatemi che vi darò un altro contatto FB molto prezioso...vero Antonella?). Vi garantisco che posso affermare pure che queste ragazze, vista la dedizione, il lavoro, l'attenzione al minimo dettaglio e soprattutto la passione, potrebbero essere definite delle vere e proprie artiste.
Per certi lavori che fanno, a me si incrocerebbero gli occhi sicuramente!
Il fatto è che comunque, per la sottoscritta, rimangono dei veri e propri oggetti fuori dal comune, originali e unici. Quindi opere d'arte!

La cosa più bella che mi è capitata è di avere l'idea di ciò che avrei voluto indossare e quindi trascorrere ore, vabbè dai minuti, a cercare di trasmettere loro, la mia intuizione, non troppo felice e abbastanza kitsch (di questo me ne sono resa conto poi...) a chi doveva poi cimentarsi nel realizzarla.

Ricordo quella volta che mi sono fatta fare un paio di orecchini uno diverso dall'altro (e fin qui tutto ok): uno a forma di stella marina e uno a forma di ippocampo. Si avete capito bene di cavalluccio marino! Il bello è che erano talmente vistosi, per la loro la grandezza, che sembrava avessi due attaccapanni appesi alle orecchie! Insomma un acquario vivente!


Vi dirò anche che li ho indossati per un bel po' di volte, perché è giusto che se in quel momento ci si sente propensi ad indossare qualcosa che ci fa sentire a posto e felici, vuol dire che va bene così! Discorso complesso? Beh, sappiate che vi risparmio quello di quando mi sono comprata i pantaloni a scacchi bianchi e arancio fluorescenti... (dovrebbero arrestare chi vende certe cose! E pure chi le mette!!!) ma questa è un'altra storia!
Da allora mi sono fidata dell'estro artistico delle mie amiche e finalmente ho riscosso un po' di successo... grazie amiche!
E qui arriviamo al dunque. Finalmente potrebbe dire qualcuno...

Questa mattina, vi dicevo, su Istagram mi è apparsa l'immagine di un paio di orecchini... Non erano un paio di orecchini qualsiasi, ma bensì un paio di orecchini appartenuti a quella meravigliosa donna eccentrica di nome Peggy.
La cosa interessante è che questi gioielli sono stati fatti da un artista famosissimo: Yves Tanguy.


Dovete sapere che nella biografia di Peggy Guggenheim che ho letto recentemente (di cui ho scritto un post... se ve lo siete persi cliccate qui) ho scoperto una cosa molto interessante.
"Una delle mostre di maggiore successo concepite da Peggy Guggenheim nella sua galleria londinese Guggenheim June, fu quella di Yves Tanguy del 1938: era la prima personale a Londra dell’artista, già noto in Francia come membro del gruppo surrealista guidato da André Breton. Tra Peggy e Tanguy, sin dai primi incontri, si instaurò un proficuo rapporto lavorativo e una passionale, seppur breve, relazione amorosa che indusse l'artista a concepire e a regalare a Peggy i suoi più piccoli e preziosi dipinti: gli “Orecchini per Peggy Guggenheim” del 1938.
Questi cimeli di argento, oro e perle costituiscono due minuscoli dipinti realizzati su un supporto di conchiglia. Si tratta dei ricorrenti paesaggi desertici di Tanguy: visioni misteriose e oniriche abitate solo da creature indecifrabili dalle fattezze liquide che ammaliarono subito Peggy, la quale, impaziente di provare i nuovi gioielli, ne rovinò uno non ancora seccato. Tanguy quindi ne realizzò un altro. “Siccome il primo era rosa, pensai che sarebbe stato più divertente se fossero stati di colori diversi”, racconta Peggy (e qui mi sento presa in causa visto che pure io avevo richiesto 2 orecchini diversi... ok non c'entra nulla? Non sono Peggy ....va bene, va bene, ho capito... ma che caratterino che avete!) nella sua autobiografia, e così riuscì a convincere l'artista a realizzare il nuovo orecchino di colore blu.
La collezionista indosserà questo orecchino assieme ad un altro realizzato da Calder in occasione dell’inaugurazione della sua galleria newyorkese Art of this Century nel 1942, sancendo così la sua imparzialità per l’arte astratta e quella surrealista".

Come potete ben notare la signora Peggy, che  aveva una collezione di orecchini mastodontica, giusto, giusto come la mia... come me si faceva fare gli orecchini dai suoi amici.
Unica piccola microscopica differenza tra me e lei è che la sua cerchia di amici era composta da artisti famosi... vabbè chi non mi dice che magari tra qualche anno queste mie amiche non saranno famose?
Dateci dentro ragazze... magari un giorno quando collezionerò opere d'arte, tra i miei cimeli ci saranno pure i vostri orecchini! Perché privarsi dei sogni... sono il sale della vita!

P.S. e voi collezionate qualcosa?

- LA FRASE DEL GIORNO -

"l'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai"
   
Audrey Hepburn


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