venerdì 9 ottobre 2020

Foglie e rimpianti

 8 ottobre 2020

Se avete il "fazzoletto salva lacrime" facile, non leggete questo post! Non parlo d'arte ma di emozioni... quelle che ho provato, ritrovato scrivendolo e ancora una volta, vissute rileggendolo!

Oggi va così... Ogni tanto ci sta... Ma non vi preoccupate... La Valeria "Scaramacai" non è andata via! 

TORNA! e tornerà presto... prestissimo!... Non temete!


Scendo di corsa dall'auto. Sono in ritardo. Come sempre, del resto.  

Ultimamente non mi riesce proprio ad essere puntuale! 

Eppure una volta arrivavo sempre in anticipo! E vi dirò di più, non sopportavo chi mi faceva aspettare... Mica avevo tempo da perdere "Io".

Tutto è sempre stato incastrato al millesimo di secondo: 6.30 sveglia, 6.45 colazione pronta, tempo di seduta 20 minuti non un secondo di più, impossibile sforare il tempo... o meglio, vietato! 7.45 in auto perché Zoe vuole essere a scuola in anticipo (da chi avrà preso? Mah?!?) E così via. Fino al click che spegneva l'abat-jour prima di dormire.

Oggi non riesco ad avere un programma. A fare un programma... A rispettare un programma!

Se prima puntavo la sveglia per misurare il tempo, ora sbadatamente me ne dimentico! E solo il suono del telefono mi fa capire che qualcuno mi sta cercando ed invitando a muovere le mie "terga"... Perché quel qualcuno sta aspettando proprio me ed io... lo sto facendo attendere!

Ma torniamo al punto di partenza.

Scendo dall'auto, un leggero venticello sfiora il mio viso, il mio corpo. Lo respiro e lo sento, perché mi sta accarezzando con dolcezza e mi sorprendo a sorridere perché il suo tocco mi solletica. 

Ad un certo punto, con mia grande sorpresa un turbinio di foglie colorate "di caldo" cominciano a volteggiare attorno a me. 

Sembra che il vento autunnale oggi voglia regalarmi un vestito nuovo. L'atmosfera che percepisco è di magia pura. 

Attorno vi è silenzio. 

Si sente solo il rumore delle foglie mosse dal vento. 

Il tutto dura pochi istanti, poi la danza si ferma. Vorrei continuasse perché  ha smosso dentro di me un qualcosa di bello, impalpabile. Qualcosa che comunque mi ha fatto sorridere, respirare e assaporare un istante magico. 

Il bello è che oggi posso vivermelo! Non devo correre per forza. Ok, si, sono in ritardo, ma qui si parla della mia vita. E la mia vita è qui, ora, in questo istante. Questa è la cosa più importante. In questo momento particolare della mia vita sono comunque felice. Felice. Guardo questo "vortice" di foglie gialle, rosse, arancioni... Mi fermo. Lo faccio mio.

 Dentro in casa mi stanno aspettando... Ma ho una priorità: me stessa.

Ma perché sono in ritardo? 

Ovvio perché stavo leggendo un libro, che tanto per cambiare parlava di arte. Non il classico manuale però, ma una specie di romanzo, di racconto. Si tratta dell'ultimo libro di Carlo Vanoni "Ho scritto t'amo sulla tela", di cui però vi parlerò una volta che lo avrò finito. 


Ma come spesso mi capita ultimamente, nel corso della lettura incappo in qualche frase che apre in me una voragine, al cui interno fluttuano pensieri importanti o banali, riflessioni profonde o leggere, visioni vere o fantasiose: ma che esprimono il mio essere attenta e curiosa. Una volta non mi perdevo a fantasticare o a ricordare qualcosa, solo perché una frase me lo imponeva... no! Ero più rigida. Andavo avanti, senza sosta perché era importante avere tutte le nozioni subito e velocemente. L'importante era finire e passare subito ad altro!

Oggi, il mio desiderio è che le cose belle non devono finire. E che le cose brutte... si! Se proprio devono esistere, si devono trasformare in qualcosa di bello, inaspettato e stimolante.

Oggi, assaporo con gusto e lentezza quasi inimmaginabile per chi conosceva "l'altra" Valeria, ogni istante, ogni singola parola o concetto e mi perdo in un mare infinito di sensazioni. 

Leggendo trovo questo pensiero: "la persistenza dei ricordi,  quando lascia un sapore amaro, si chiama rimpianto. Il rimpianto di non aver provato a dirle, una volta ancora scendi che andiamo al mare".

Decontestualizzata, non ha la stessa efficacia. Allora vi invito a focalizzare l'attenzione solo sulla prima parte: "la persistenza dei ricordi,  quando lascia un sapore amaro, si chiama rimpianto"

Nella mia vita precedente, quella che vivevo fino a qualche mese fa, prima del "fulmine a ciel sereno",  ho perso tante occasioni solo perché troppo impegnata nel cercare di soddisfare/accontentare tutto e tutti. Pensando che tutto potesse andare nella giusta posizione. A far "quadrare i conti".

I "conti" invece cominciano a quadrare! Si nella mia vita di adesso! Dove tutto, nonostante la situazione vista dal di fuori possa sembrare assurda, addirittura crudele, prende il suo significato! Cosa fondamentale, e importante per farmi sentire che "ci sono". 

Quel che sono ora mi piace! Nonostante tutto! Comprese le angosce, le paure, il dolore e la sofferenza mia e di chi sta vicino. Perché sono vera!

Non mi interessa se un giorno sono più "Scaramacai" di un altro. O se un giorno sono la ritardataria di turno, o se ancora in un altro ammetto palesemente di non capire una mazza... (Editor oramai ti sei rassegnato ma so, che in fondo ti piace potermi chiarire le idee... è stimolante per te e divertente per me... lo sappiamo entrambi ammettilo!), o ultimo, ma non ultimo, essere antipatica e scorbutica come qualcuno magari pensa!

Sono io. Sono così e per non avere rimpianti, oggi mi gioco il tutto e per tutto! Perché non voglio rischiare di perdere la ben che minima occasione. 

Si ok, a volte ci vuole fegato, coraggio, spavalderia... Ma volete mettere il brio che si prova? L'adrenalina che scorre lungo la spina dorsale? ...nelle vene... e ti fa letteralmente divertire, impazzire. 

Un tempo forse, non rischiavo. Per paura forse, di mettere in ridicolo me stessa o gli altri. Ora vivo con la consapevolezza che buttarsi e non farsi sfuggire le cose belle, è una Mission che, volente o nolente, non mi metterà mai in una situazione di inferiorità! Anzi mi arricchirà. Trasformandomi sempre più in una "piratessa" ancora più bella, forte, combattiva... oltre che ricca (Giusto per "costruirmi" una piccola collezione d'arte...).

Insomma, perché avere rimpianti quando, mettendosi in gioco, si possono evitare? 

Ok, magari non sempre sarà semplice... non sempre saranno rose e fiori... ma sono convinta che sarà un'esperienza insolita, unica e a modo suo, fantastica.

 P.S. E voi, siete tipi da rimpianti?

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