mercoledì 7 ottobre 2020

A Palazzo Maffei per "caccia all'errore"

6 ottobre 2020



Sto cominciando a pensare che tutte gli sforzi che ho fatto e sto facendo per "acculturarmi" artisticamente e non solo, stiano veramente avendo i loro frutti creando una nuova "me"! 

Editor non ti agitare! Non è che da ora in poi ci saranno 2 me in giro... basto da sola! Ok? È solo che l'attuale "piratessa" viene... come dire... rinnovata!

Editor no, non nel senso che ho bisogno di qualche "ritocchino"... uffi!!!

Che cosa voglio intendere allora? Calma! Ora ci arrivo! Sapete che sono un po'... come dire... prolissa...

Editor!!! Svegliati! Non dormire proprio ora!

Insomma, dovete sapere che ultimamente sto scoprendo che il mio occhio critico sta diventando veramente critico... anzi, super critico! E non gli sfugge nulla! Nemmeno una pagliuzza, non so se mi state seguendo.

Ultimamente mi sto rendendo conto che se prima sì, osservavo le opere e a volte nella mia mente il tutto appariva "stra incasinato", ora osservo e tutto prende, sempre nella mia testa, una forma chiara, semplice per niente caotica. E mi porta a scoprire particolari che prima non avrei mai preso in considerazione e forse, nemmeno notato neanche se avessi avuto una lente di ingrandimento.

Questa cosa mi lascia basita ed esterefatta. E la cosa mi piace da morire! Perché? Perchè provo una sensazione di divertimento assoluto!

Ora arrivo al dunque!

Allora, qualche giorno fa sono tornata in quel di "Palazzo Maffei" di cui vi ho già parlato in diverse occasioni. Ma la cosa straodinaria è che ho visitato la Casa Museo insieme a Mr. Gallery, che non aveva ancora avuto l'occasione di godere di questa "perla" della città veronese.

Io ero elettrizzata! Quasi come la prima volta che l'ho visitata, perché sapevo che avrei rivisto opere che hanno trovato nel mio cuore un posticino speciale. La cosa sorprendente è che alcune opere d'arte contemporanea sono state sostituite da nuove, sempre appartenenti alla collezione del signor Carlon e pure queste, hanno fatto breccia sul mio cuore... Oh che ci posso fare? Sono romantica anche con l'arte!

Girando tra le sale, mi sono soffermata davanti ad un dipinto del 1700 di un certo Sebastiano Lazzari: "Ritorno dalla caccia (allegoria dell'autunno)". 


Sapete benissimo che non amo molto questo genere di dipinti, ma l'istinto è stato di soffermarmi perché un particolare alquanto strano aveva catturato la mia attenzione. 

Ovviamente avendo la fortuna di essere accompagnata da un "Guru" dell'arte (così l'ho fatto contento e sarà lì a gongolarsi) ho pensato bene di rompergli i "così detti" con i miei perché... Non so perchè ma sembra che in questo dicono che io non sia una dilettante... bensì un'esperta! Mah, non capisco... Comunque... dicevo? ah si, nel farlo abbiamo scoperto che quel dipinto era pieno di "inesattezze" di portata stratosferica.

Il primo particolare che avevo notato era la trasparenza della gonna del vestito di una dama, da cui si intravedevano i gradini della scalinata posteriore. Subito ho pensato che ci fosse stata una perdita di intensità del colore, ma guardando tutti gli altri vestiti nessuno dava lo stesso effetto. Guardate un po' qui...


Poi l'occhio è caduto su una scala che sembrava per metà singola e per metà doppia... Ok non so come spiegarlo bene, ma se guardate la foto, capirete ciò che voglio dire. 


A quel punto la caccia all'errore ha avuto inizio ed io e Mr Gallery abbiamo fatto a gara a chi ne beccava altri.

Guardando i cavalli rappresentati mi sono accorta che qualcuno era letteralmente "azzoppato " e qualcuno aveva la gamba che cresceva in posti alquanto improbabili.



Osservando invece la casa sulla sinistra si percepisce una mancanza di prospettiva e la mancanza di un pezzo di trave.

Per non parlare poi del campanile che vive di vita propria non seguendo assolutamente la linea naturale del tetto e la posizione stessa della chiesa. 

 

Insomma io, da disegnatrice inesperta avrei potuto benissimo fare... lo stesso capolavoro!

È stato fantastico, era come giocare a" caccia all'errore" o "nota le differenze" o ancora "trova l'intruso". 

Tra risate e ovvio stupore, abbiamo dedotto che alla fine forse questo artista non era poi così preciso nella sua arte. Che sia stato un artista che voleva trasgredire le regole e quindi dall'animo contemporaneo? Potrebbe essere... Chi può mai dirlo? Neanche il famigerato Mr. Gallery è riuscito a dare una risposta! 

P.S. Andate a Verona e visitate Palazzo Maffei... ne uscirete innamorati!

 


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