lunedì 5 ottobre 2020

Pensieri in libertà... da "Adulto"

 


Pensieri in libertà... Per voi un pezzo... come dire... "sui generis"... 

Siete avvisati! Prima di addentrarvi pensateci bene... Editor stai calmo, non agitarti e tieni il tuo cartellino rosso in tasca!

Dai scherzo. Vi parlerò sempre di arte ma in modo... in modo... Boh! Esiste il modo "Boh"? Boh, non lo so. Ma nella mia Treccani personale si! Ahahah Editor ti immagini una mia Treccani?

Ok, i fatti sono questi:

Vi capita mai la giornata super oziosa?

Si dai, quelle giornate in cui ti svegli tardi, fai tutto con estrema calma e tranquillità perché tanto fuori la tempesta incombe e... Si sta tanto bene al calduccio.

Quelle giornate dove parti magari con l'idea di fare tutte quelle cose che non fai mai... Tipo: farti lo scrub a tutto il corpo mettendoti poi la crema (per la gioia della tua estetista che te lo consiglia da anni ma tu non hai mai tempo...); o guardarti allo specchio per ore in cerca dell'acconciatura da perfetta teenager (si Editor, lo so che ho superato gli anta... ma lo spirito adolescenziale incombe ancora su di me, che ci posso fare?)... Insomma quelle giornate che finisco poi sul divano a guardare un film su Netflix compiacendoti di aver fatto la scelta perfetta!

Ecco oggi è andata proprio così! E il film in questione oltre ad emozionarmi e a farmi piangere per l'ennesima volta, mi ha fatto molto riflettere. Ops scusate, mi ero scordata di dirvi di che film si tratta: "Il Piccolo Principe"

Tutti lo conosciamo, tutti abbiamo letto il libro ma sarò sincera: è per me, una di quelle storie, di quei libri che ogni volta che lo apro mi da spunti diversi su cui riflettere.

Dove voglio arrivare? Eccovi accontentati, sentite un po': 

"mostrai  il mio capolavoro ai grandi e chiesi loro se il mio disegno li impaurisse. Mi risposero:" perché un cappello dovrebbe fare paura?". Il mio disegno non rappresentava un cappello. Rappresentava un serpente boa che digeriva un elefante. Allora disegnai ciò che c'era all'interno del serpente boa , affinché i grandi potessero capire. Hanno sempre bisogno di spiegazioni, loro (...).

I grandi Mi consigliarono di lasciar perdere i disegni dei serpenti boa sia dal di fuori che dal di dentro e di interessarmi piuttosto alla geografia, alla storia, all'aritmetica e alla grammatica. E così abbandonai all'età di 6 anni una magnifica carriera di pittore. Ero stato scoraggiato dall'insuccesso del mio disegno. I grandi non capiscono mai niente da soli ed è faticoso, per i bambini, dar loro continue spiegazioni."

Ora questo pezzo, che è praticamente l'inizio, mi ha fatto pensare all'arte contemporanea. Perché?  

Ora vi spiego.

Tante volte, quando ci ritroviamo davanti ad un'opera d'arte contemporanea, quindi, quasi sicuramente strana ed indecifrabile, lì per lì siamo spinti, da "Adulti" come ci consideriamo, a passare oltre. A non porci domande e magari trarre le solite conclusioni: "Questa non è Arte..." "Lo saprebbe fare anche mio figlio..." ect .ect.

Ma cosa ci perdiamo!

Senza nemmeno poi, fare quel piccolo sforzo che ci porterebbe a scoprire, a svelare una miriade di mondi e significati profondi e nascosti?

Questo rovina tutto! Questo nostro fare "Adulto", blocca il flusso energetico e fantastico dell'arte contemporanea! 

Uffi! Ma quanto siamo "Adulti" nel guardare l'arte! Forse, sarebbe meglio, quando ci troviamo al cospetto di un'opera stramba, fare un passo indietro nel passato, tornare ad essere bambini e lasciare, dimenticare tutti i preconcetti che ci sono stati inculcati...

Qualcuno starà ridendo e pensando: "Ok, Valeria è impazzita!"

No, non lo sono! Anzi! 

Sono convinta che gli artisti per essere tali devono essere strani, un po' pazzi e tanto bambini. Perché creando i loro lavori, mettono in mostra quel mondo che la maggior parte di chi si considera "Adulto", oramai ha dimenticato o non riesce più a vedere. Sono straconvinta che se ci mettessimo di impegno e cercassimo con pazienza riusciremmo,  ritrovando la nostra anima bambina, a dare significati incredibilmente realistici e coinvolgenti alle opere più ermetiche e difficili da interpretare... E questo ci stupirebbe.

Si ok, l'interpretazione potrebbe non coincidere per filo e per segno con quella dell'autore, ma l'arte è creatività, è sensazioni, è emozioni, è... Libertà... questo è!

P.S. Consiglio a tutti di rileggere ogni tanto qualche pagina a caso del suddetto libro. Potrebbe aprire mondi inaspettati...






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