giovedì 24 dicembre 2020

Un uovo a Natale fa subito Pasqua!

Oggi che è la vigilia Natale vi sorprenderò! 

Si, perché non parlerò d'Arte ma di cucina! Visto anche che nel mio subconscio forse desidero ricevere in dono un libro di cucina vero! Attenti, ho detto nel mio subconscio e sottolineo solo in quello! Quindi, che non vi vengano strane idee in mente! Piuttosto regalatemi uno Chef, magari pluristellato! Sarebbe la felicità mia, ma soprattutto di Zoe che ogni tanto, anzi ultimamente un po' più spesso, butta lì con finta innocenza: "Mamma, ma quando andiamo a mangiare dalla nonna Rosa?". Chissà perché...? Forse perchè è considerata la miglior cuoca del parentado? Bah, non capisco!

Comunque oggi voglio farvi un regalo strepitoso.  

Una delle mie super ricette. Una di quelle che mi riesce benissimo. Una di quelle che rende la colazione il momento più bello della mia giornata. Siete curiosi eh? 

Ora vi stupirò! Alla faccia di tutti quelli che ancora credono che io in cucina sia una frana... Di quelli che quando vengono invitati a cena a casa mia, si inventano malattie tropicali iperinfettive e ricadute a lunga distanza di varicella infantile avuta trent'anni fa!

Ok, quindi oggi elargirò tutto ciò che dovreste sapere per fare...  rullo di tamburo..., squilli di trombe... cori angelici ... le famosissime " uova all'occhio di bue"! Ma non di quelle classiche... di quelle perfette! Non aspettavate altro vero?

Dai ammettetelo! Su... a me lo potete confessare... Chi era Vissani? Artusi? O qualcun altro che aveva classificato questa pietanza come una delle più complesse da realizzare?  Beh. Io sono campionessa del Mondo in questa categoria!

Ok, tanto per cominciare, prendete 2 uova freschissime... cioè, tiratele fuori dal frigo.

Se poi, avete le galline che ve le sfornano ogni giorno... beh, meglio ancora... vanno benissimo a temperatura ambiente! Andate direttamente nel pollaio, facendo attenzione a non farvi beccare e a non... scivolare! A me succederebbe sicuramente...

Ah, dimenticavo! Prima delle uova, procuratevi una bella padellina antiaderente. E ricordatevi di ungerla con olio o burro. Perchè? state chiedendo visto che è già antiaderente... E cosa ne so! Io personalmente uso di più l'olio, ma mia mamma, la famosa nonna Rosa, quando ero da lei per la convalescenza, me le faceva col burro: "perché  devi crescere" diceva... Come se una a quarant'anni suonati, dovesse ancora crescere! Ah, dimenticavo... Anche quel simpaticone di Editor sicuramente le fa col burro ma lui è un caso a parte... è di origine "tetesca" quindi non fa testo.

Vabbè, fatele con ciò che vi pare. L'importante è ungere la teglia perché non si attacchino. Parlo per esperienza personale, ovviamente! (a me succede 1 volta su 2 nonostante l'olio!)

Ora arriva il bello, la parte più difficile: "Rompete le uova!"

Nel senso letterale del termine... Si, uffi non vi stavo offendendo. Non quelle "uova"... quelle della gallina di prima!

Anche qui ci vuole tatto. Se siete troppo bruschi il tuorlo rischia di rompersi subito, se siete troppo frettolosi... idem. Se siete maledettamente sbadati o con la testa fra le nuvole, come ogni tanto a me capita... saranno perfetti. Come? Vi starete domandando... Vi ho spiazzato con questa ultima affermazione? Ok, la verità? È tutta questione di... c... ehmm fortuna. Si fortuna!

Io odio quando il tuorlo si rompe! Non lo sopporto proprio. E ho notato che ogni volta che sono di cattivo umore immancabilmente si rompono e il mio umore di più! 

Allora confidando nel fatto che le uova saranno rotte a puntino, fatele soffriggere per qualche minuto aggiungendo un pizzico di sale e di pepe. Il tuorlo non si deve cuocere, non deve diventare sodo, mi raccomando. Andate... Andate a caso... insomma non so dirvi per quanto tempo guardate e giudicate a seconda di come più vi piacciono.

Se vi riesce potete anche creare delle facce aliene molto carine... Ecco qui, in questa specialità potrei definirmi un'artista... anni e anni di esperienza! Di fortuna...


Infine, per l'impiattamento fate molta attenzione. Infatti far scivolare le uova dalla padella al piatto a volte può risultare una manovra più ardua del rompere le uova. 

Mi capita spesso di farle precipitare nel piatto in modo poco decoroso o... ortodosso... e se cerco di raddrizzarle la situazione ahimé, precipita dando origine ad un vero e proprio disastro Ma che ci volete fare, io non rinuncio mai e ci provo ad oltranza sfidando tutte le leggi della gravità.

Quando l'ardua impresa è riuscita non vi resta che scattare una bella foto ricordo per poi inviarla a chi vi sta più a cuore per farlo rosicare d'invidia. Anche perchè non potete sapere se la prossima volta saranno così... perfette! Ah, dimenticavo, mangiatele pure ed in fretta, perché questo piatto freddo non vale niente.

Sicuramente dopo questo post Editor mi depennerà dalla sua preziosa lista... O forse no, perché a Natale siamo tutti più buoni... Vero Mr. Gallery? 

In fondo è proprio lui che mi ha insegnato che nel mondo dell'arte l'uovo ha un significato molto importante! Ma questa è un'altra storia!

Auguro a tutti voi Buona Pasqua!

Ma cosa dico? Ah ecco è per via delle uova... Ok, allora un Buon "Strano" e Santo Natale sicura che ognuno porterà nel cuore  questi preziosissimi insegnamenti.

Con affetto la vostra blogger preferita.

Valeria


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