Proseguono Le avventure in Van... Per le "puntate" precedenti... clicca QUI
Sono sdraiata da un po' e non riesco a prendere sonno.
Oggi è stata una giornata intensa. Il museo Vasa mi ha letteralmente conquistata e allo stesso tempo sfinito. Sono stanchissima, ma nonostante ciò, non riesco a stoppare la mente.
Un velo di malinconia fa capolino e i pensieri cominciano a volare a ritroso, arrivando all'inizio dell'illuminazione di questo fantastico viaggio.
Tutto è iniziato così:
Era un po' che ci macinavo sopra. Che volevo intraprendere una fantastica avventura, alla scoperta di tutto ciò che ho letto, visto e fiutato del mondo dell'arte.
Non sapevo come l'avrei fatto. Ma sapevo che ci sarei riuscita!
Poi un giorno ho avuto l'idea. E che idea! Guardando un post dedicato al VanLife.
In quell'occasione il mio cuore ha cominciato a battere forte e l'entusiasmo ha cominciato a crescere dentro di me. Ok, sapevo cosa dovevo fare: Trovare un Van!
La ricerca non è stata semplice e quando finalmente ho fiutato una possibile "occasione giusta", ho chiamato mio fratello Edo e l'ho convinto a venire con me. Giusto per avere un parere maschile.
Ricordo ancora la sua faccia nel momento in cui gli ho comunicato il progetto "Arrossata, contrita... in escandescenza" ma ancor meglio le sue parole...: "Ma tu sei pazza! Ma come ti è venuto in mente. Ti rendi conto Te in giro per l'Europa da sola su un van! E poi? Conoscessi almeno bene le lingue!!! No, ci devi ripensare... Non puoi andare così allo sbaraglio." Ecco forse qualcuno non ha ancora capito che se mi si dice "non puoi" la mia voglia di farlo aumenta a dismisura. Grazie fratello! Mi hai dato il LA!
Ora spiegatemi perché mai non avrei potuto farlo... Ho coraggio da vendere. Sono curiosa. Ottima guidatrice... ehmm, su questo punto qualcuno avrebbe qualcosa da ridire... bah sono solo maldicenze... A tal proposito, se la reazione di Edo è stata disastrosa, immaginatevi quella di Editor. Ci ha quasi rimesso le coronarie!
Arrivati dal rivenditore, con Edo che continuava ad elencare i suoi "se" e i suoi "ma"... lo vedo subito! Ed è Amore a prima vista. Ok, è da risistemare un pochino ma è perfetto! Edo mi ha guardato e portando gli occhi al cielo ha cominciato: "Ma... Ma è un catorcio, maledizione!!! E' un ammasso di ruggine... E' un rottame... E'..." "E' PERFETTO!" lo azzitisco io! E poi con calma e voce suadente... "Stai tranquillo, ho già contattato il cognato del cugino dello zio di un amico di una mia amica che se ne occuperà e lo renderà spettacolare..."
Guardo il rivenditore e col sorriso stampato gli dico: "Lo prendo, è mio!" Senza neanche trattare sul prezzo... anche perchè a meno di così potevo solo aspettarmi una macchina a pedali!
Per tirare su il morale a Edo che continuava con la sua solfa "Non ci posso credere... Non ci posso credere...." gli ho proposto di andare a festeggiare visitando, essendo a Padova, la Basilica di Sant'Antonio, giusto, giusto per avere una piccola benedizione... Per me, che ne ho tanto bisogno e.. per il mio Van... anche lui altrettanto bisognoso!
È stata un'idea fantastica perché ne io ne lui ci avevamo mai messo piede dentro.
Questa Basilica che i padovani chiamano "il Santo" è stata costruita intorno al 1200, è il principale monumento di Padova e uno tra i maggiori capolavori d’arte del mondo.
Riconosciuto dalla Santa Sede come Santuario internazionale, è anche uno dei più celebri e frequentati luoghi di culto della cristianità. La parte che ricordo con più trasporto per la sia bellezza è la cappella della Madonna Mora. È la parte superstite dell’antica chiesetta di Santa Maria Mater Domini, donata a S.Antonio nel 1229 dal vescovo di Padova Iacopo.
Qui il Santo celebrava la Messa, predicava, ascoltava le confessioni e si raccoglieva in preghiera. Qui fu sepolto nel 1231 e le sue spoglie vi rimasero fino al 1263.
Una volta usciti ricordo che ho esordito dicendo "Beh, visto che siamo qui, non si può fare a meno di andare a vedere il capolavoro di Giotto ed in assoluto il cielo stellato più bello che sia mai stato dipinto. Che dici fratellone?" .
Credo che Edo in quel momento abbia annuito solo per rassegnazione e forse per farsi passare l'in... cavolatura.
Ci dirigiamo verso la Cappella degli Scrovegni. Nel mentre si era pure messo a squillare il telefono! E ti pareva!... Sullo schermo compare il faccione di Editor ..."Oh santa polenta! Ci mancava solo lui adesso... e ora chi lo sente?... uhmm... forse potrei omettere qualche particolare... si, si farò così."
Ok, diciamo che anche lui era all'oscuro di tutto. Quindi: "Ciao Editor come butta?....qui tutto ok, nulla di nuovo ehmm o meglio, qualcosina di nuovo si ci sarebbe... ma niente di così importante..."
"Sputa il rospo! Cos'hai combinato questa volta?"
"Ma cosa ti fa credere che per forza abbia potuto combinare qualcosa...?!?"
"Avanti, sputa il rospo...."
"Si, insomma... niente... ehmm... dunque: ecco... Ho deciso di fare un giro per l'Europa ed andare alla scoperta delle meraviglie artistiche disperse qua e là... e..."
"Wow! Ma è un'idea fantastica! Tu all'avventura per gli stati del continente... sono stra felice... e...?!?!?"
"Bene! e..." Squittisco come un topolino... forse un po' troppo...
"Ok, ora però dimmi per cosa dovrei perdere le staffe? perché sento dal tuo tono e dal tuo"E.." sospeso che mi stai nascondendo qualcosa"
"Chi iooo? Ma no, assolutamente... No, è che.... sai già tutto... ho deciso di fare un bellissimo viaggio... Una speciale avventura con il mio nuovo Van..."
La frase resta in sospeso...
Dall'altra parte del telefono silenzio... Uhmm... troppo silenzio... e dopo qualche interminabile secondo di un silenzio assordante...
"Scusami, ho sentito bene? hai detto Van?"
"Si, ha sentito benissimo... Un Van... hai presente quella specie di..."
"Certo! Eh che diamine! So benissimo che cos'è un Van... Tu... tu... vorresti andare in giro da sola? Con un Van? In giro per il mondooo!?!"
"Beh, ecco vedi, non hai capito niente di niente! Chi ha parlato di mondo? Io ho parlato d'Europa!!!"
To be' continued...