martedì 10 novembre 2020

Atelier sul Mare... il sogno continua...

 

Domenica 8 novembre 2020

Questo post è il proseguimento di quello di ieri... se non lo hai letto... clicca QUI

Apro gli occhi. 

Per un momento non ricordo più dove sono. Si, ammetto, ieri sera devo aver bevuto qualche "tazza" di vino rosso più del necessario. 

Dovete sapere che non reggo nulla e quindi dopo solo 2 bicchieri il mio sorriso inebetito si stampa sul viso e... una valanga di cavolate escono "naturalmente" dalla mia bocca. Spero di non averne dette troppe! Però, l'allegria ha regnato sovrana!!!

Respiro a fondo e guardandomi attorno, mi accorgo di essermi addormentata ancora vestita. Si, mi sa tanto che ho esagerato!

Apro il portellone. Il mio viso viene sferzato da un vento fresco, più che fresco... decisamente gelido... Cavoli! E' vero, sono in Sicilia ma... è novembre pure qui! 

Il "Grande Cretto" di Burri è lì davanti a me. Risplende di tutta la sua magnificenza... e pensare che qui prima c'era un paese. Questo mi mette tristezza ma...

Sono felice! Penso a quanto sono fortunata poter ammirare da sola un tale spettacolo.

Accendo un po' di musica... questa mattina la play list che ho scelto è un mix di musica soul... Aspetto che il mega caffè bollente, che mi sono preparata faccia il suo effetto rimettendo in moto i miei sensi e i miei neuroni.

La serata passata con Editor è stata sfavillante. Si, perché dovete sapere che quando "l'uomo orso tutto d'un pezzo" mangia carne alla griglia e beve un buon vinello, diventa di compagnia e avviene una metamorfosi: dall' incarnazione dello Yeti delle caverne preistoriche alla persona più piacevole e dolce dell'universo. Peccato che sia solo in rare occasioni e per poche ore... anzi istanti!

Non ricordo quando è partito ero troppo "Allegra" e stanca dalla giornata intensa piena di mille sorprese. Ricordo solo che ci siamo dati appuntamento all'Art Hotel di Fiumara. 

Cavoli guardo l'ora sono le 9. Meglio che mi sbrighi a lavarmi, cambiarmi e ad organizzare il mio trucco e parrucco! Decido che oggi sarò un po' country e sfoggerò il mio vestito nuovo... quello della foto sopra... Che bello! Finalmente oggi lo indosserò!

Ok, imposto il navigatore e via si parte! Non vedo l'ora di arrivare a destinazione! La strada è lunga e quindi, durante il viaggio, mi fermo a fare qualche sosta... soprattutto mangereccia. Come rinunciare alla "vera" Cassata siciliana, ad un Cannolo... e se non ci fosse questo freschetto assaggerei pure la classica Granita ma vi rinuncio e mi accontento... Arrivo finalmente a Castel di Tusa. Mamma mia, che posto!

Editor deve ancora arrivare. Decido quindi di fare un giretto da sola! 

Entro per parcheggiare il Van e un signore in livrea mi accoglie dicendomi: "Buongiorno Madame se vuole lasciarmi le chiavi del suo... catorcio ehmm, scusi. Del suo... furgoncino... sarei grato di parcheggiarlo al posto giusto."

Credo di non aver sentito bene... Ha definito il mio magnifico Van, un catorcio? Grrrr... Dentro di me mi sento esplodere ma, riflettendo bene e guardando le auto attorno, tutte "Super Car" extra lusso, decido di non controbattere ed essere superiore... ma quando consegno le chiavi dico: "Mi raccomando, faccia attenzione... non ha prezzo!" Tiè!

Entro nella hall e devo dire che qui tutto ha il suo fascino. Mi reco alla reception e avviso che sono arrivata. Si sono io, la famosissima artblogger di "Quattro passi nell'arte in punta di pantofole". 

La receptionist guardandomi perplessa dice: "Scusi? Ho capito bene? Lei scrive per quattro salti nell'arte in padella?"

Piratessa respira... respira... e... sorridi... sii superiore...

"A dire il vero... Quattro passi nell'arte... ma immagino che con l'arte..."

"Si, si ok, Quattro passi o quattro salti siamo lì... Attenda che controllo. Aveva un appuntamento? Una prenotazione?"

Sto per saltare aldilà del bancone quando in quel momento entra Editor e tutti...: "Oh, ben ritrovato Signor Roberto. Che immenso piacere... Tutto bene? Siamo felicissimi di questa sua visita inaspettata..."

Ok, io vengo archiviata. Nessuno mi calcola più! Uffi!!!

Editor, dopo essersi preso tutte le possibili "ruffianataggini" da tutto lo staff, lui qui evidentemente è di casa,  mi presenta e tutti restano di stucco e non poco imbarazzati, per non avermi dato importanza prima e... ora si prodigano per rimediare: "Ah ma allora lei è una collega... e scrive per una famosissima testata giornalistica... come diceva? Ah si, quattro salti in padella... Ehmm no, mi scusi lo dica lei che è meglio..." Ok, prima di andare via questa la strozzo!

Editor, sotto i baffi che non ha, sta ridendo come un matto e a questo punto, faccio la superiore, rassegnata gli strizzo l'occhio e sorvolo con il sorriso sull'incidente diplomatico!.

Grazie però a Mr. Gallery, avrò la possibilità di visitare le camere presenti in questa super struttura. Non vedo l'ora di cominciare! Ognuna è un'opera d'arte!

Mr. Gallery si mette in modalità "Cicerone" e parte alla grande con il suo pippone! 

"Devi sapere che questo Hotel è stato fortemente voluto dal famoso mecenate Antonio Presti, originario del posto, che ha dedicato la sua vita alla valorizzazione del territorio, della cultura e della bellezza. Dopo varie battaglie ha realizzato il più grande museo d'arte contemporanea a cielo aperto d'Europa " Antonio Presti ha poi deciso di costruire questo Hotel che ha ben 20 camere realizzate da famosi artisti internazionali. 

Ogni stanza è unica e permette agli ospiti di passare una notte in una sorta di museo e di addormentarsi proprio dentro un'opera d'arte!

"Wow, ma è una figata pazzesca... Ehmm... volevo dire è una notizia pazzesca!!!" Editor mi fulmina. Ok, ho capito devo entrare in modalità "ArtBlogger" e tirar fuori classe e contegno!!

Comunque, la realizzazione di 20 delle 40 camere dell’Atelier sul Mare è stata affidata ad artisti internazionali, col risultato di capolavori unici.

Entrare e sostare in questi spazi "emozionali" significa vivere una nuova dimensione dello spirito, godendo di quella gioia dell’esistere che solo la creatività dell’arte può donare.

Antonio Presti, già ideatore della Fiumara d’Arte (il parco di sculture all’aperto più grande d’Europa) è l’artefice di questa realtà unica dove paesaggio, cultura e arte si fondono per mostrare e far vivere ai visitatori di questa terra magnifica un’emozione indimenticabile: l’arte deve essere vissuta come un sogno.

Antonio Presti, con una visione “alta ed altra”, ha così stravolto la funzione di camera d’albergo per consegnarla alla sua utopia: “È solo entrando e abitando la camera che l’opera sarà pienamente realizzata; la presenza, l’uso della stanza, saranno parte integrante e fondamentale di essa”.

L’Art Hotel Atelier sul Mare si propone come un esclusivo centro internazionale, un grande contenitore d’arte contemporanea, un museo vivo, dove l’ospite-visitatore non ha più un rapporto con l’arte contemplativo o estraneo, ma può vivere l’opera stessa in un puro stato emozionale.

Entrare in queste camere mi lascia letteralmente a bocca aperta è incredibile veramente sensazionale. 

La stanza che mi piace di più è la "Stanza della pittura" realizzata da Piero Dorazio! Vi rendete conto? Tempo fa, ho scritto anche di lui da quanto mi piace! (Se sei curioso, clicca QUI).


"La Stanza della pittura,  è concepita come una superficie dipinta ad affresco, per cui l’ospite immagina di entrare dentro un quadro astratto. Le pareti perdono la loro connotazione strutturale per divenire linee e colori: l’azzurro, il verde, il bianco, il rosa, tinte vivaci ma leggere, che connotano l’ambiente rendendolo carico di energia vitale."

Ed io? Mi tufferei di getto su quel gran letto bianco che troneggia al centro della stanza e passerei la notte a dipingere i miei sogni e le mie emozioni...

Entro poi in una stanza stranissima. Ecco qui non so se ci dormirei ma è comunque talmente particolare che è impossibile non rimanerne affascinati. Si chiama "Terra e fuoco" e vi si trova un letto sospeso e una sedia stranissima. C'è  alle pareti un'esplosione di frammenti di terracotta firmata da Luigi Mainolfi. 


"La sedia e il letto in sospensione costituiscono il nucleo dell’opera, oltre ad essere elementi funzionali e punti di vista privilegiati. La sedia-scultura in ferro, con la sua linea essenziale, che diviene torsione, è il mezzo attraverso il quale l’ospite libera la sua energia e il suo pensiero e diventa essere nello spazio e nel vuoto. Il suo aspetto di trama metallica si fonde con le linee spezzate della terracotta alle pareti formando un reticolo, un percorso labirintico che evoca i passaggi, le soste e le brusche accelerazioni dell’esistenza. Il grande letto in sospensione fluttua leggero nello spazio senza apparenti appigli con le pareti, che appaiono come un mosaico di brani di materia la cui tonalità varia con il trascorrere delle ore del giorno."

Il consiglio sarebbe di passare "Una notte per liberarti da te stesso e trovare in quel vuoto la pienezza dell’essere". Ok per me è troppo!

Più passo in rassegna le stanze e più mi rendo conto a quale immensa opera d'arte, ha dato origine questo grande mecenate. 

Se fossi io una mecenate? Beh, credo che farei la stessa cosa a casa mia nella mia "Super mega villa". Certo se fossi una mecenate, se avessi una villa e se... vabbeh, sapete benissimo!


I nomi delle stanze sono curiosi anche perché non sempre ti aiutano a capire in anticipo cosa troverai oltre l'uscio e questo è fantastico perché mi permette di farmi i miei mille film mentali e poi restare di stucco quando mi accorgo che non c'entrano nulla.


Scatto foto qua e là mentre Editor continua imperterrito a parlare. Oh Santa polenta! Ma come fa a sapere tutte queste cose? Cos' ha al posto del cervello... l'enciclopedia Treccani? A volte mi sorge questo dubbio... Magari è un alieno! 

Io so solo che nel mio cervello c'è ancora tanto spazio da riempire che a volte sembra quasi che ci sia l'eco...!!! Fortuna che il lavoro certosino di Editor, insieme alla mia passione lo stanno colmando.

Alla fine del giro "turistico" di tutte le stanze ci ritroviamo sulla terrazza vista mare dell'Hotel a bere un aperitivo offerto gentilmente dalla casa. Intanto do un'occhiata al parcheggio e non vedo il mio Van... Oh caspita! E si che mi ero raccomandata!!!

In quel momento Editor se ne esce dicendo: "Ma scusa, come mai hai parcheggiato il tuo Van fuori dall'Hotel, vicino ai cassonetti?"

A momenti mi strozzo con l'oliva del mio cocktail: "Cosa?!?

Possibile che mi abbiano fatto proprio questo?...

Drinn... Drinnn... Drinnnn... Ops, la sveglia! Mi ero addormentata di nuovo... ma che bel sogno... che posto... e il mio super Van? Com'è? Fantastico... A proposito... se dovessi incontrate quella "strozza galline - culo secco" della receptionist... la strozzerei qui seduta stante!

E voi? passereste un fine settimana in questo posto da favola? Io si, immediatamente... 

Ora spero che i prossimi sogni siano all'altezza di questi... Se non dovessi andare a prendere Zoe, già mi riaddomenterei...

N.B. se vi siete persi i post con le altre esilaranti avventure in Van cliccate QUI!

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