Mercoledì 4 novembre 2020
No! Non finirò mai di stupirmi!
Per l'ennesima volta mi ritrovo nel reparto di hospital day di oncologia. Si, è la prima volta che lo dico in maniera così esplicita... senza celarlo dietro ad appellativi come "Hotel cinque stelle cadenti" o quant'altro. Ma è purtroppo la verità. Ma bisogna combattere e vincere questa guerra e... io lo sto facendo!
Non è un bel posto sentirlo dire così. E sarò sincera ogni volta che arrivo o sto per andarmene via mi faccio il mio piantino. Si perché vorrei essere altrove, perché vorrei vivere la mia vita di prima, perché vorrei essere in un altro posto a divertirmi o anche solo al lavoro (mamma mia quanto mi manca!!!) oppure in viaggio, magari su un camper, un van... sapete di quelli un po' gipsy, un po' hippies? Si proprio uno di quelli!
Non sarà un bel posto ok, ma se mi soffermo alle persone che ho la possibilità di incontrare e conoscere ogni volta che vengo qui, mi si apre il cuore, perché in un certo senso diventa un posto bellissimo.
Da quando frequento questo ed altri reparti affini, non faccio che avere incontri ravvicinati con veri e propri "Angeli".
Angeli che si prendono cura di me.
La dolcezza che hanno nei modi di guardarti e di trattarti, supera qualsiasi aspettativa, potrebbe essere paragonata ad una prelibatissima "Saint Honoré".
La cosa stupefacente è che non ti guardano con commiserazione. Anzi ti spronano e ti scrollano dal tuo torpore inebetito, dalla tua attanagliante paura, dal tuo voler scappare ad ogni costo. E lo fanno con fare cameratesco, prendendoti in giro amichevolmente e portandoti a ridere anche se non vuoi!
Qui oramai le infermiere mi conoscono bene e quando arrivo mi accolgono come se fossi un'amica. Mi fanno grandi sorrisi, mi chiedono come me la passo, di come va il blog e nel prepararmi la terapia, mi ricoprono di super coccole e gentilezze. Elena oggi, per esempio, mi ha dato persino il suo numero di telefono nel caso avessi bisogno di qualche consiglio...ditemi se non è poco!
Quando entro nella stanza non so mai chi potrò incontrare, ma ho la certezza che conoscerò sicuramente una persona interessante. Si perché ogni volta è così.
Pensate, una volta mi sono ritrovata in una camerata con altre tre donne. Tutte estremamente simpatiche ed in vena di chiacchierare. E quando per caso, è venuto fuori che avevo un blog che parla d'arte, lì si è scatenato il "finimondo ". Tutte che volevano saperne di più su mostre, artisti e quant'altro. Tutte che esultavano: infermiere comprese!
Un' altra volta ho incontrato Patrizia un'artista, che realizza opere d'arte astratte, materiche, usando persino la polvere di marmo, i pezzetti di vetro, di stoffa...
Un'altra volta ho incontrato Silvia, una ragazza appassionata di musica che organizza eventi culturali nel suo paese ed è pure attratta dal mondo dell'arte.
Insomma, sto conoscendo un sacco di storie particolari e allo stesso tempo fantastiche. Un sacco di persone meravigliose, che amano la cultura, che amano la vita... Come me... E nonostante non sia un posto dove si viene per fare un Happy Hour, è un posto pieno di vita!
Ecco perché non finirò mai di stupirmi!
Oggi non ho parlato d'arte. Vi ho raccontato un po' di me... Ogni tanto ne sento la necessità. E se non vi piace quello che ho scritto, non vi preoccupate... Stasera ho la terza lezione del mio super corso d'arte contemporanea... e domani vi parlerò di quello... sempre se nel frattempo non mi succeda qualche cosa alla "Scaramacai" degna della vostra attenzione...
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