martedì 21 aprile 2020

Alla fiera dell'est... per due... milioni di dollari...




sabato 11 aprile 2020

Buongiorno a tutti!
Sono le 7'00 di un sabato mattina. Più precisamente quello prima di Pasqua... ed io, tanto per cambiare sono già sveglia!
Ma è mai possibile che nemmeno in vacanza riesco a dormire di più?

PAUSA RIFLESSIVA

Oh cavoli, è vero lo so, sono in vacanza forzata da più di un mese e anche se vado a letto più tardi la sera, verso la mezzanotte, rispetto alle 22'00 delle mie giornate lavorative, la mattina immancabilmente alle 6'30 massimo le 7'00 sono sveglia!

Ok, interessava a qualcuno? No?!? Pazienza!

Il guaio è che, anche quando mi "giro dall'altra parte" dicendomi "dormi che è presto" e mi metto con la testa sotto il cuscino, dopo 5 secondi netti, comincio a sudare, pensare, rimuginare sulle cose da fare, mi manca il respiro e... e così sono costretta a uscire a respirare e quando mi rimetto comoda state pure sicuri che sono sveglia come un campanello... Quando sono così, la mia mente comincia già a frullare e a quel punto chi la ferma più?
Ho sempre sentito dire che "il mattino ha l'oro in bocca". Mai più di così, questo detto per me corrisponde al vero!
Mi alzo quindi e in punta di piedi raggiungo il divano. O meglio, l'angolo di divano dove con maestria sistemo il cuscino per la mia seduta di lettura mattutina.
Oggi, ho mille idee in testa... finire di guardare il film di Van Gogh (vedi post), finire di leggere il libro di Thompson,  guardare gli ultimi post su fb, su istagram,  cercare una nuova ricetta per fare il pane, qualche nuova idea per il pranzo e... Ok, se il mio Editor fosse qui, mi avrebbe già  acceso il pc per il film, messo sotto il naso il libro aperto esattamente alla pagina in cui lo avevo lasciato e, si sarebbe messo lui a cercarmi la ricetta... tutto ciò non perché premuroso... ma perché dice, cosa assolutamente non vera, che ogni tanto divago... ma non sprechiamo tempo!
Resto in dubbio per qualche secondo e alla fine opto per il libro. Il resto... vabbeh, a dopo.

Oggi comincio il capitolo che tratta le fiere d'arte e resto piacevolmente sorpresa perché ieri sera al telefono col mio Editor si parlava proprio di fiere più importanti d'Italia... vi descrivo la scena...
Parlando di un pezzo che ho scritto nel pomeriggio, dove trattavo l'argomento aste, mi ritrovo a parlare anche delle fiere italiane (non chiedetemi come ci sono arrivata). Alla sua domamda: "tu sai quali sono le fiere più importanti in Italia vero? Ormai sei ferrata sull'argomento..." prontamente rispondo "certo Artissima di Torino è la più importante!"
A quel punto sento il mio Editor che comincia a tossire... eccoci ci risiamo... ma uffi! Non era Artissima la fiera più strana, più fuori dagli schemi, più importante insomma... più, più...?
Allora per salvare la situazione dico velocemente: "Ah no, dai che sciocca, è sicuramente Grand'Art di Milano... scusami un errore di distrazione..."
Purtroppo... la situazione peggiora e non sento più la tosse ma un mugugno... o forse è il fischio del fumo che gli esce dalle orecchie?
Con un tempismo da record, riprendo il discorso prima di lui per salvare il salvabile e dico: "Caspita se non è Artissima e nemmeno Grand'Art allora è sicuramente la fiera di Bergamo!!!". BINGO!!! ...nel senso colpito e affondato!

Silenzio...
Troppo silenzio...
Respiro affannoso... uhmm è già qualcosa. Vuol dire che è ancora vivo...!

"Ehmm, Editor ci sei? Tutto bene? Stai bevendo un bicchiere d'acqua?"
"Ma con tutto quello che stai leggendo e che ti sto spiegando possibile che non hai ancora chiaro quali sono in ordine le fiere più importanti in Italia...? (Non ci crederete ma questa frase l'ha detta tutta d'un fiato e ne aveva ancora!). Allora al primo posto c'è la fiera di Bologna ti ricordi vero che esiste?"
"Ecco. Giusto! Ma Santa polenta, mi sembrava di aver dimenticato qualcosa!" dico ridendo e mentendo spudoratamente.
Credo che si stia trattenendo e non poco... Poi riprende: "La seconda è Artissima poi c'è il MiArt e non Grand'Art, poi ArtVerona e per finire tutte le altre, compreso Bergamo, GrandArt Padova ect. ect.!!"
"Ok, ora è tutto molto chiaro!!" Dico sollevata e contenta di averci capito qualcosa in più.

Ma torniamo al mio libro che oggi vuole proprio parlare delle fiere più importanti del mondo.

Comincio a leggere e non posso credere a ciò che mi sta succedendo: mi sento completamente risucchiare dalle pagine di questo libro e la sensazione è fantastica...
Mi piace talmente tanto, sapere di tutti i meccanismi che regolano le fiere, che vorrei saperne di più,  ancora di più...
Ho una sete di conoscere che se ce l'avessi avuta 20 anni fa forse sarebbe stato meglio!!
Ma il tempo in questo caso, non ha voluto collaborare e quindi, chi se ne importa! Io sono convinta del detto: "non è mai troppo tardi..." Se vuoi imparare una cosa o cambiare qualcosa, lo puoi fare anche a 90 anni!
Io ne sono la prova vivente!!! Ok, cosa avete capito? non ho 90 anni... ne ho meno della metà, ma ne sono comunque un esempio! Insomma avete capito, no?

La cosa che mi elettrizza di più, è che leggendo non vedo l'ora di scriverci un pezzo.
So benissimo che interesserebbe anche a voi, visto che non è un argomento noioso come pensavo... Solo che nella telefonata di ieri sera quando ho per caso solamente accennato all'argomento dicendo: "Sai Editor, mi piacerebbe un giorno scrivere sulle fiere e su ciò che mi racconti...." lui mi ha prontamente stroncato dicendo: "Assolutamente NO. Prima vai a vedere Artissima e non solo, anche qualcun'altra e poi se ne parla!".
Come vedete rispetto sempre le sante decisioni di Mr. Gallery...
infatti non scriverò delle fiere in generale... ma delle 4 principali fiere del mondo!
Dite che non vale... che lui non aveva specificato bene? Uhmmm potrei dirgli che io avevo inteso che... Oh insomma, io ho voglia di parlarvi di questo argomento... e lo faccio! E' come mettere davanti a un bambino una caramella e dirgli "Però non devi mangiarla!" È contro natura.

Ripensandoci, dite che quando leggerà questo post per correggerlo e si accorgerà che sono stata un pochino disobbediente farà tremare il suolo terrestre... Ok facciamo una cosa: io vi avviso prima, voi tenetevi pronti e attaccatevi da qualche parte... poi se la fortuna mi assiste e magari è di buon umore, dopo i suoi 2 famosi caffè, allora ci saranno più chances per uscirne indenni!

Cominciamo!

Le fiere sostanzialmente servono ai galleristi per avere in un'unico luogo, per un breve lasso di tempo, il più alto numero di collezionisti a disposizione. E soprattutto competere con le case d'asta. Infatti, negli ultimi anni la concorrenza fra il mercato primario, quello delle gallerie ed il secondario, quello delle aste, si è sovrapposto e le opere d'arte contemporanee presentate in queste occasioni, sono pari o addirittura superiori, per qualità e quantità a quelle che circolano nel mondo delle aste.

Le fiere internazionali d'arte che per fama possono aumentare il valore delle opere presentate sono 4.
La prima (in assoluto la più importante) si tiene in Olanda, a marzo ed è la TEFAF di Maastricht.
Al secondo posto troviamo ART BASEL che si tiene a giugno, nella città svizzera. Al terzo c'è ART BASEL MIAMI (che a quanto mi dicono, è quella più divertente, frivola e modaiola... ci sono feste, gente dello spettacolo, dello sport e gozzoviglie di ogni genere) che si tiene a dicembre in Florida ed infine al quarto posto c'è FRIEZE che ha luogo a Londra ad ottobre.

Queste fiere sono appuntamenti irrinunciabili per i galleristi, per i collezionisti più importanti, i consulenti, i curatori, i direttori di musei, gli artisti, la stampa, la televisione e tutto il resto di questo "popolo dell'arte" al quanto singolare e variopinto.

I collezionisti adorano le fiere perché sono economicamente convenienti, qui infatti i super ricchi hanno poco tempo e possono cercare e comprare più cose nello stesso luogo, paragonando anche i prezzi.
Pensate che a Miami, nei giorni di fiera il traffico aereo di veicoli privati aumenta del 600 % e tenete presente che già normalmente è uno dei più importanti al mondo!

Il modo di acquistare l'arte cambia. Tutto è più frenetico, veloce. Non si gode della tranquillità che si trova in una galleria, ma addirittura i collezionisti spesso si ritrovano ad acquistare in modo compulsivo anche perché durante l'anno spesso non vanno nemmeno a cercarla in una galleria.
Ma lì oltre alla migliore proposta esistente in quel momento sul mercato ci sono i riflettori! E per un certo tipo di pubblico la visibilità è più importante di tutto il resto!

Vantaggi delle fiere?
La presenza di altri offerenti rassicura il potenziale compratore sul valore dell'opera, ad esempio, e questo non lo sapevo ma Mr. Gallery me lo ha confermato, nelle fiere la tanta gente e le etichette "venduto" appiccicate su molte opere esposte rassicurano il collezionista.

Può succedere addirittura che alcune gallerie, per impressionare e attirare i collezionisti, espongano opere già vendute, che vengono collocate proprio all'ingresso dello stand  per invitare i collezionisti ad entrare a vedere il resto delle opere "rimaste" in vendita.

Svantaggi delle fiere?
Per il gallerista assorbono molto tempo e denaro.
Se infatti uno di questi signori dell'arte, decidesse di farle tutte e 4 dovrà passare settimane lontano dalla sua galleria, con relativi costi di viaggio, montaggio e smontaggio dello stand, assicurazione, pubblicità e l'intero mese, che precede la manifestazione, impegnato a contattare i collezionisti. Partecipare a tutto gli costerà tra i 200-350.000 euro (stima per difetto) il che spesso, supera il costo dell'affitto annuale dello spazio della galleria stessa.

Curiosità: gli stand a Maastricht possono costare fino a 75000 euro, il che significa che aggiungendo soggiorno, cibo e varie spese di rappresentanza si arriva a spendere 100000 euro!!!
Capperi ma come fanno?

In questo capitolo trovo scritto che oltretutto "Le fiere rispetto ad una galleria sono un contesto terribile per vendere arte perché c'è una cattiva illuminazione, c'è troppa gente, c'è caos e spesso le opere vengono esposte senza alcuna riflessione curatoriale".
Su questo avrei da ridire.
Dipende dal gallerista. Lo so per certo. Ho visto lavorare Mr. Gallery (e qui lo ringrazio per tutto... sperando di farmi perdonare...) e so come fa.
Lui ad esempio, studia nei minimi dettagli la disposizione delle opere (altezza, luce, posizionamento). Da quando sa il numero dello stand e dove sarà posizionato all'interno del padiglione fieristico si adopera con schizzi, disegni e progetti per trovare la soluzione più adeguata. Quella che può rendergli di più. Bravo Editor, sono fiera di te!

Maastricht è la fiera che nessun gallerista vorrebbe perdersi, molti sostengono che quegli undici giorni di fiera, rappresentano tra il 40 ed il 70 percento del fatturato annuo!

Alla base del successo di questo tipo di fiere sono la serietà dei galleristi e la qualità delle opere esposte. Pensate che esiste uno staff di esperti che valuta se le opere proposte dal gallerista sono o no all'altezza della manifestazione! Tale procedura garantisce l'affidabilità della fiera.

L'inaugurazione è riservata e rigorosamente solo su invito a galleristi, giornalisti, principali collezionisti.

La maggior parte dei lavori più importanti viene venduta nella prima ora di fiera, di cui la metà nei primi 15 minuti!!! Ma vi rendete conto!!!
Il periodo di apertura è importantissimo ed entrare prima di un altro vuol dire avere la possibilità di chiudere o no un affare.
Pensate che a The Armony Show a New York (altra fiera tra le top 10) a volte il biglietto "normale" per entrare costa "clandestinamente" alle cinque del pomeriggio 1000 dollari, alle cinque e mezzo 500 e alle sette e mezza 250. Ma i 1000 rischiano di non essere un buon investimento perché i galleristi spesso invitano i migliori clienti a mezzogiorno!

L'alto numero di ipotetici clienti, tutti concentrati in un unico luogo e con poco tempo a disposizione,
porta questi ultimi ad affrettare le scelte e spesso sono disposti a pagare una maggiorazione sulle correnti quotazioni pur di poterlo acquistare!... Insomma subiscono la paura di restare senza opere... Un po' come succede a me il primo giorno di saldi da Zara, ma con prezzi al ribasso!

Le gallerie per partecipare devono fare domanda e non è sempre detto che vengano scelte.

Questo è quanto ho imparato oggi sulle fiere internazionali.
Sarò sincera, questo mondo mi ha entusiasmato a dismisura e se mi domandassero quale potrebbe essere il prossimo viaggio appena finisce la quarantena? La risposta sarebbe: "andare a vedere una di queste fiere" ok... magari se fosse possibile con lo status di "VIP"... beh, così sarebbe decisamente meglio!!!

Sono contenta, e ho il sorriso stampato sul viso, da quanto lo sono...
anche perché mi rendo conto, nonostante il mio Editor me lo avesse ripetuto duecentomila volte, che questo libro di Donaldson... ehm, scusate, Donald Thompson, è veramente fantastico... Soprattutto perché mi accorgo pagina dopo pagina, che mi sta facendo sognare ad occhi aperti.
Già l'arte lo fa di suo, ma se ci si mettono pure libri come questo allora sono fritta!

Ora resta solo un piccolo inghippo da superare: come e quando inviare il post al mio bravissimo, intelligentissimo, preparatissimo... Editor?
Ok dite che queste belle parole lo faranno incavolare ancora di più?
Quindi? Ah, pensate che l'effetto sorpresa lo stenderà subito e non avrà la forza di ribattere?
Bah... io ci provo?
Se leggerete questo post allora l'effetto sarà stato positivo... altrimenti... Paura!!!

P.S. Io, se potessi, come prima fiera andrei ad Art Basel Miami...e voi?

- LA FRASE DEL GIORNO -

"non criticate quello che non riuscite a capire
Bob Dylan

2 commenti:

  1. Bello Valeria a leggere i tuoi post mi fa piacere non tutti li posso comprendere ma mi fai entrare in un mondo che da sola non affronterei grazie ciao

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    1. Mi fa piacere introdurti in questo mondo fantastico! Ti assicuro che all'inizio pure io non ci capivo nulla ora va un pochino meglio, ma ho ancora tanto,tanto da imparare!!!

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