lunedì 6 aprile 2020

A PIEDI NUDI NELL'ARTE di Carlo Vanoni...


marzo 2020

Vi avevo già detto che i libri sono la mia passione?
...Uhm credo di sì
E vi avevo detto che ultimamente leggo un sacco di libri che parlano di arte?
...Uhm anche questo credo di sì....
E vi avevo
...Ok basta mi fermo!

Due mesi fa, un mio caro amico, essendo venuto a conoscenza della mia passione per i libri, ha pensato bene di regalarmi il libro "A piedi nudi nell'arte" ed.  Solferino di Carlo Vanoni, storico dell'arte, autore ed interprete di spettacoli teatrali e televenditore.


Quando ho scartato il pacchetto, ero felice da un lato, perché sentivo che sotto la carta avrei trovato un amico libro... e dall'altro temevo, non avendolo scelto io, che fosse un libro mattone, o uno di quei libri che solo a vederli ti inducono a non prenderli in mano. O, peggio ancora un libro che già possedevo, O... Wow! Un libro che non ho e che mi ispira già a partire dal colore della copertina!!!

Ora non mettetevi a ridere, ma è come per chi è appassionato di modellini di aeroplani. Ogni pezzo nuovo o vecchio che sia, deve rispondere a delle caratteristiche precise: forma, grandezza, colore etc.
Piccole differenze, minuscoli particolari che però fanno breccia nel nostro cuore, nella nostra anima, nel nostro modo di sentire...
Ecco per me i libri sono così, devono catturare il mio cuore...
Stop. Questo non significa che posso già sapere come sarà la sua essenza... Dovrò affrontarlo per capirla, ma se già l'idea "esterna" mi incuriosisce allora forse... Vabbè procediamo prima che mi ingarbugli coi miei stessi discorsi.

Il libro in questione, ha una copertina gialla e questo colore mi ricorda tanto il mio primo libro di arte di Alessandra Redaelli che adoro (vedi qui).
L'immagine (un particolare, lo sguardo) che troviamo raffigurata è il "suonatore di liuto" di Caravaggio, esposto a l'Ermitage di San Pietroburgo. Sa dell'incredibile, quest'opera perché quell'occhio dipinto, sembra vivo e vero!!!

L'autore che si immagina , nelle vesti di protagonista di questo saggio romanzato,  vive una normalissima giornata, passata tra un giro mattutino ad una mostra, l'acquisto di un paio di jeans in un negozio di abbigliamento, la visita da un dentista, un aperitivo galeotto con una ragazza troppo giovane, il passeggiare in una piazza, il prendere un semplice tram e per concludere un black out notturno improvviso.

Da queste esperienze, il soggetto riflette e si pone domande su capolavori di artisti antichi e contemporanei.
L'idea di inserire in questa passeggiata metropolitana (lui è nuovo in questa città, quindi si trova un po' spaesato), luoghi o cose che richiamano nella sua mente il ricordo di artisti è azzeccata ed è il segreto del successo di questo volume. Tutto ciò rende la scoperta di questi ultimi  gustosa, interessante, intrigante, stimolante e anche se vogliamo dirla tutta simpatica!
Si legge benissimo perché è scorrevole e scritto in modo semplice e alla fine possiamo dire di aver incontrato artisti come Giotto, Caravaggio, Van Gogh, Fontana, Kounellis, Malevic, Morandi e tanti altri.

"Provocazioni, intuizioni, aneddoti si intrecciano in un originale racconto colorato d'arte e di vita, capace di calare il messaggio dei capolavori di ogni epoca nella nostra quotidianità per parlare in modo originale e appassionato di pensiero, di bellezza e, perché no, anche d'amore."

Mi trovo d'accordo quando sostiene che : "guardare un'opera d'arte ponendo l'attenzione sull'aspetto esteriore e limitandosi a un giudizio personale equivale a giudicare una persona dal solo aspetto esteriore, fisico, dipingere non è illustrare e neppure narrare dipingere è cogliere l'essenza". L'importante è che chiunque si trovi difronte ad un'opera d'arte sia in grado di capirlo.
L'autore dice che "non è solo dipingendo corpi sofferenti che si rappresenta la tristezza ma anche, come fanno alcuni contemporanei, utilizzando odori, metallo, carbone....", e ancora "il mestiere dell'arte non è quello di stupire ma è quello di occuparsi di cose normali, facendole diventare speciali.". E aggiunge "non esistono cose, persone, situazioni belle, esiste semmai una luce che le fa diventare belle  e non è una luce divina, e neppure la luce del sole, ma una luce che abbiamo dentro, e che a volte si spegne per poi riaccendersi quando ci troviamo di fronte a uno stimolo nuovo, quando succede qualcosa che improvvisamente sembra dare un senso alla nostra vita.

Leggere questo libro è stato molto piacevole per il fatto che ha incrementato le mie conoscenze in modo tranquillo, sereno e piacevole, creando uno stato d'animo accogliente positivo e allegro come quando si va a fare una bella passeggiata!

P.S. Lettura assolutamente consigliata per chi vuole passare qualche ora spensierata alla scoperta dell'arte antica e moderna!

- LA FRASE DEL GIORNO -

"una volta Monet prese fra le mani un temporale che batteva sul mare e lo gettò sulla tela: e quella che aveva così dipinto era proprio pioggia"
Guy De Maupassant

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