mercoledì 15 aprile 2020

Un gelato con Vincent, Vincent Van Gogh...


10 aprile 2020


Questa sera sono super felice!
Avete presente il sorriso e l'estasi che vi si stampava sul viso quando da bambini, qualcuno vi diceva "dai, che ti compro il gelato"?
Ricordo ancora con gioia la domenica mattina che facevo di tutto per riuscire ad andare a messa con mio nonno.
Primo perché mi portava sulla sua bicicletta e secondo perché mi comprava il gelato!
Della funzione, sarò sincera, poco mi importava, visto che non facevo altro che giocare con la monetina che mi era stata data per tempo, per il momento dell'elemosina. Monetina che immancabilmente cadendo per terra mi induceva a mettere in atto azioni di spionaggio per poterla recuperare e che includevano spesso lo sguardo gelido e fulminante da parte del nonno e delle signore attorno!
Sicuramente se non fossimo stati in un luogo sacro e non fossi stata una bambina "adorabile" la tirata d'orecchie ci sarebbe stata eccome!!!

Comunque tornando a tempi più recenti, questa mattina io e Zoe abbiamo scoperto che la gelateria Gandini, di cui zio Edo e zio Fabio ci hanno decantato le lodi qualche giorno fa, dicendoci tra l'altro che essendo vicino a casa loro, potevano permettersi di ordinarsi tranquillamente il gelato godendo della sua prelibatezza alla faccia nostra... GRRRR e doppio GRRRR, consegna anche in altri paesi, ma quali?
Mi informo. Altro che servizi segreti e 007... attivo tutte le mie conoscenze, super poteri e... ok consulto internet e scopro che fa servizio a domicilio anche a Soave!!!
Qui ci starebbe bene una Ola!
Non vi dico l'allegria che ha pervaso la casa in un nano secondo: l'idea di poter assaggiare questo benedetto nettare degli dei, in questo momento poi, dove tutte le cose di cui abbiamo sempre usufruito liberamente, oggi sembrano un lontano miraggio, ci sembra un premio straordinario!
E poi...  ZIETTIIII... TIE'!!!
Ora questa sera, ci verrà consegnato e finalmente sarà nelle nostre mani... o meglio bocche!!!

Presto fatto, dopo una breve consultazione per decidere i gusti, telefono alla mano e via, in meno di 5 minuti abbiamo ordinato la nostra vaschetta di gelato...

Abbiamo cenato quasi correndo e alla fine ci siamo avventate sul freezer per accalappiarci la vaschetta... si sembravamo 2 bambine piccole (ok, la cosa drammatica che una lo è...).
Non vi dico quanto lo abbiamo gustato e soprattutto quante videochiamate abbiamo fatto al parentado per far vedere la nostra conquista del giorno! Mitico!
Ora con la pancia piena e l'anima ristorata sono pronta a fiondarmi sul divano e magari guardare un bel cartone con Zoe...

Si sarò sincera mi ero ripromessa di guardare il film Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità (At Eternity's Gate) - con la regia di Julian Schnabel...
Ma volete mettere l'euforia da gelato contro la tristezza infinita...
No, no, lo rimanderò a domani.
A dire il vero avevo assicurato al mio Editor che lo avrei sicuramente guardato sta sera...
ma tanto lui che ne sa...
posso anche dirgli che l'ho guardato ed invece guardarlo domani mattina appena mi sveglio...
si, si, ok farò così... è fatta!!!

Ma come in tutte le belle favole... compare all'improvviso la strega cattiva o, come in questo caso, l'orco cattivo!
Infatti, suona il telefono e vedo che chi sta chiamando è proprio lui... l' orco... ehm, mi ero fatta prendere la mano, lui, il mio Editor....
Cosa vorrà mai alle otto e mezza della sera? E soprattutto che vorrà mai in videochiamata?
Presagi oscuri...
"Pronto Editor!"...immaginate una musica da suspense in sottofondo...
"PRONTO!" Già dal tono si capisce che qualcosa non va... o meglio, che forse ho combinato qualcosa...
ehmmm... ormai sono un'esperta... nel riconoscere i suoi stati d'animo... cosa pensavate?!
"Tutto bene?" Dico un po' esitante... presumendo benissimo che così non sarà!
"TUTTO BENE UN CORNO!...sono quasi le 21'00 e dov'è il teaser? Possibile che dopo 2 mesi e mezzo di blog non hai ancora imparato le cose elementari, essenziali...?" Ops... me ne sono scordata... ecchesaramai!!!

"Oh cavoletti di Bruxelles... mi sono proprio persa! Ma sai, tutte le cose da fare e poi..." E come faccio sempre in questi casi ridacchio per alleviare la tensione e comincio a buttargli addosso fiumi di parole... in più, questa sera, ho da raccontare la storia del gelato e aggiungo anche (e qui riconosco che il mio tempismo non è sempre perfetto... mannaggia) che: "era buonissimo e ho ordinato il gusto  "pistacchio siculo" che è letteralmente spaziale, nel senso che da quanto è buono potresti veramente avere la sensazione di volare per arrivare a toccare le stelle, sai Editor...? "
Solo nel momento in cui proferisco l'ultima parola mi sovviene alla mente che lui è a dieta  ferrea e peggio ancora, che lui ha un'adorazione smisurata per il gelato al pistacchio...
Deglutisco guardo la sua faccia accigliata faccio il mio più bel sorriso e aggiungo "bah, forse comunque non era proprio così buono..." la frase resta sospesa e soprattutto, poco credibile...
Passano 3 secondi di silenzio interminabile e poi finalmente con le vene pulsanti dice: "ok, ok, non voglio sapere altro anche perché non voglio disturbare la visione del film di Van Gogh che sicuramente starai guardando..." e prima che aggiunga altro rispondo "si effettivamente.... ok ci sentiamo domani!" E riattacco prima che esploda la bomba!

Ok non ho più scuse, signor Van Gogh, diamoci una mossa!

Passo l'ora e mezza successiva in uno stato di tristezza infinita.
Con tanto di sbadigli e tutti gli espedienti possibili ed immaginabili per evitare il calo totale della palpebra, tanto è triste e sconsolato questo film.
Ok, sapevo già in partenza che la storia di questo artista non era tra le più semplici e allegre.
Fortunatamente il film è fatto talmente bene, che le emozioni si possono veramente palpare con mano.
Il regista e pittore americano Julian Schnabel (che scopro essere il regista sia del film "Basquiat" vedi post qui e pittore lui stesso delle tele di suddetto film) oltre a fare vedere dei paesaggi, delle nature meravigliose, quelle proprio da cui prendeva spunto Van Gogh, per fare le sue opere, cerca di mettere in mostra ciò che vedeva lo stesso Vincent, ma non solo a livello di immagine ma anche a livello emotivo.
Mi spiego meglio. In alcuni momenti sembra proprio che la telecamera sia l'occhio, lo sguardo di Van Gogh e lo si nota dal vibrare dell'immagine e dal fatto che nei suoi momenti di ira e di sconforto l'immagine sia per metà nitida e per metà velata come se fosse inondata dalle lacrime.
Poi il movimento febbricitante, veloce, sconnesso della telecamera fa intuire perfettamente ciò che caratterizza il modo di dipingere di questo grande artista, lui stesso diceva: "ammiro gli artisti come Goya, Velazquez, Veronese, Delacroix, perché dipingono in modo veloce, con un gesto netto... voglio dipingere all'aperto, dipingere la natura per dimenticare me stesso... e dipingere velocemente mi fa stare bene."
Un'altra scena del film che mi ha colpito è quella che narra il momento dopo l'ennesimo ricovero in ospedale psichiatrico. Dove si confida con un sacerdote dicendo che: "tutti ritengono che i miei dipinti sono brutti angoscianti, ma Dio mi ha donato un dono, ma forse ha scelto il momento sbagliato perché non sono ancora nate le persone che li possono comprendere...". Doti profetiche questo Van Gogh eh?
La vita di quest'uomo, alquanto problematico, è stata resa ancora più difficile dal fatto che era circondato  da persone maligne, ignoranti, meschine. Le uniche figure che gli volevano bene erano Teo, il fratello (che lo manteneva), i padroni della locanda in cui si ristorava e per un certo periodo, Gauguin... suo amico e consigliere (che lo abbandona però, quando comincia a fare successo per ritornare a Parigi).
Il film, a essere sincera è fatto molto bene. Una fotografia fantastica e una grande regia. Un'interpretazione di Willem Dafoe nei panni dell'artista olandese straordinaria e altrettanto straordinario è il modo trovato di trasmettere le sensazioni provate dal protagonista.
Nonostante tutto ciò, però la pellicola non mi ha entusiasmata perché è molto triste, e in alcuni momenti, molto lenta...
Insomma non è assolutamente il tipo di film che rispecchia i miei canoni, soprattutto in un periodo così difficile.
Apprezzo però l'aver potuto comprendere più a fondo la vita di questo artista straordinario che intuivo, grazie a qualche lettura fatta qua e là, ma non conoscevo bene.
Vi dirò pure che apprezzo, il fatto che posso condividere questo mio pensiero non del tutto positivo, con voi. Perché tutto mi si può dire, ma non che dico bugie! A parte quelle bianche che dico ogni tanto a l'Orco...ops, scusate, al mio editor...

Ok, dopo questa "botta di vita" l'unica cosa che potrebbe tirarmi su il morale e farmi dormire tranquilla sarebbe un bel cucchiaino (meglio optare per un cucchiaione) di gelato al pistacchio...
shhhh voi, acqua in bocca. Non ditelo al mio Editor potrebbe reagire in modo alquanto strano!
Ops leggerà prima di voi questo post? Vabbè ma per allora sarà sicuramente di ottimo umore perché sarà mattina e avrà già bevuto i suoi 2 caffè! Vero Mr. Gallery?

P.S. E voi cosa aspettate a farvi portare a domicilio una buona vaschetta di gelato?

- LA FRASE DEL GIORNO -

"l'eternità è il mare mischiato con il sole"  
Arthur Rimbaud

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