venerdì 24 aprile 2020

"La venere degli stracci" involontariamente spiegata a mia figlia!



28 marzo 2020

In questi giorni di convivenza forzata (Dio solo sa quanto desidererei riappropriarmi della mia libertà e quotidianità... come tutti del resto immagino...) con mia figlia di 10 anni, non tutto è rosa e fiori!

Quando sento, anzi leggo, quei discorsi su FB del tipo "E' un bel modo per riscoprire la famiglia, il calore delle persone amate, fate tutte quelle cose che non avete mai fatto... ecc..." mi fumano letteralmente le orecchie! E prudono le mani!

UFFA! Ma a nessuno è mai venuto in mente che a me la situazione di prima stava bene?
Ok, sono d'accordo che forse bisognava ridimensionarsi un pochettino ma punto, basta così!

Questa mattina, dopo aver passato ore a riordinare e pulire le camere e il bagno, e sono approdata con tutti i miei attrezzi di impresa di pulizia al piano terra... Ecco davanti a me il panico!
SCENA: Zoe dopo essersi lavata, cambiata e per fortuna pettinata (cosa non così scontata in questo periodo...) è seduta al tavolo davanti ai suoi libri intenta a fare i compiti.
Attorno a lei sembra sia esplosa una bomba. Ora chi mi conosce sa benissimo che io e l'ordine siamo 2 pianeti diversi di 2 galassie diverse, che non si incontreranno mai... ma cerco, tuttavia, di sistemare alla meno peggio le mie cose.
Il guaio nasce quando mi aspetto che lo facciano anche quelli che condividono il mio spazio! (in questo caso mia figlia). Cosa che, come potete immaginare, regolarmente non succede mai! Solo vane speranze.


Mi guardo attorno. Sono inorridita e come tutte le mamme "normali e sclerate" del mondo, parto con la mia "filippica": "ma è mai possibile che... bla bla bla ...e poi almeno le tue cose.... bla bla bla ...per non parlare infine, di quella montagna di stracci... cosa volevi fare, riprodurre la "Venere degli stracci" di Michelangelo Pistoletto?"

A questo punto Zoe, che fino a quel momento si era quasi tappata le orecchie per evitate di essere disturbata dal mio monologo,  esplode a ridere. Mi guarda dritta negli occhi e con fare dolce e finto interessato dice "davvero esiste un'opera fatta di stracci e che riproduce il mio disordine? Allora potrei essere pure io un'artista...?" ...silenzio... ...respiro profondo... e... "Si certo! Artista nel creare disordine!!!" poi, non riesco più a trattenermi e cominciando a ridere, e perdendo la mia credibilità di mamma super battagliera, mi arrendo sconfitta ma felice! Felice direte voi? Si perché ho suscitato la curiosità di Zoe nei confronti di un'opera d'arte!
Infatti Zoe vuole saperne di più e non mi posso tirare indietro! Continua a farmi domande. Sono stra felice che mi abbia posto queste domande. Non ci posso credere! E allora... pronti via! Indosso i panni di cicerone e...
Partiamo dal presupposto che, anche se certe opere potrebbero essere fatte da un bambino perché di facile esecuzione, in realtà non potranno essere considerate opere d'arte perché l'artista che le fa non le fa a caso, ma lo fa con un' idea in testa che si colloca dentro la storia dell'arte, ne tiene conto e ne è influenzata.



Quest'opera del 1967, è composta da una una Venere (una riproduzione della Venere con pomo di Bertel Thorvaldsen) di cemento ricoperta di mica che la rende bianca, liscia e luminosa e una montagna di stracci, vestiti vecchi dismessi, colorati. La Venere ci da le spalle mostrandoci pure le sue...terga, perché è rivolta verso la montagna di stracci. Ci nega la sua bellezza,  ci snobba e preferisce concentrarsi sugli stracci che sono simbolo di vita, mondo, ricordo, carne. Lei è bella perfetta, gli stracci rappresentano il caos. L'arte è bella, perfetta, ma deve calarsi nella vita, che è appunto caos, altrimenti non serve a niente. Gli stracci rappresentano il passaggio delle persone dentro tutti questi vestiti  ormai degradati, la Venere venendo dal passato essendo simbolo di bellezza e di speranza ridà vita, rigenera questi stracci. Quest'opera pone l'accento sul consumismo della società contemporanea,sui rifiuti, Pistoletto accosta il Bello ideale alla vita vera, sciupata e usata!

Il calco della Venere classica,  bianca e ordinata si contrappone al disordine dei vestiti creando una perfetta relazione, armonia tra il passato ed il presente, il neutro ed il multicolore , l'eterno ed il transitorio.
Insomma le forme classiche dell'arte stridono con il disordine della vita moderna.

Curiosità: la prima volta che l'opera fu mostrata al pubblico alla mostra "arte povera + azioni povere" nel 1968 non c'era la Venere ma una bella signora nuda nello specchio (Pistoletto è famoso per i suoi quadri specchianti... di cui magari vi parlerò un giorno... non ora, tranquilli...) che era la moglie dell'artista.

Ovviamente a Zoe l'ho spiegato in modo più semplice e simpatico e quando mi ha detto: "Ok, dopo riordino", ho replicato con enfasi: "Ferma lì, che prima devo scriverci un pezzo e poi fare la foto!".
Ha alzato gli occhi al cielo e mi ha detto "MA MAMMAAAA!!!" Bah, a volte non la capisco!

Oggi sono contenta perché da come era cominciata la giornata, non pensavo che sarei finita a parlare e a scrivere di arte su un qualcosa che mi aveva fatto leggermente infervorare!
È proprio vero l'arte, se ci guardiamo bene attorno è ovunque, permea le nostre vite e diventa viva.
E spettacolare nel momento in cui ce ne accorgiamo!

Grazie Zoe per il tuo disordine! (Questo post è meglio che lei non lo legga e... nemmeno mia Mamma... forse avrebbe qualcosa da ridire!).

P.S. Cari amici quando vi ritroverete la prossima volta in lavanderia davanti alla montagna di panni da lavare immaginate di essere una Venere e se siete un maschio immaginate di essere un David... così il vostro lavoro apparirà più leggero... più artistico!!!
 

- LA FRASE DEL GIORNO -
"i buoni artisti copiano, i grandi rubano" 
Pablo PICASSO

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