domenica 19 aprile 2020

A Firenze per la Cappella Brancacci... quanta emozione!



gennaio 2020
Sabato mattina.
Mi trovo a Firenze. Sono appena arrivata col Freccia Argento alla stazione Santa Maria Novella. Oggi Mr. Gallery mi porterà a vedere, a detta sua, uno dei posti più magici di Firenze: la "Cappella Brancacci".
Ok, devo averla sentita nominare in una di quelle lezioni pallosissime delle superiori di storia dell'arte. Quindi per non fare una delle mie solite "figurette", sempre poco felici, decido di documentarmi un po' prima che arrivi lui.
Telefono alla mano, Google e via, digito più in fretta che posso in modo da poter estorcere un minimo di informazioni prima dell'arrivo del mio amico...
Cavoli ma perché non l'ho fatto durante il viaggio in treno invece di leggere il libro?
Vabbè tanto conoscendolo, sarà sicuramente in ritardo!
La finestra finalmente mi si apre c'è molto da leggere mi chiedo se in Wikipedia esista una sezione dedicata ai riassunti dei riassunti... ehmm Ok, vane speranze... e a peggiorare la situazione si aggiunge una voce: "Buongiorno! Visto che puntualità, anzi questa volta sono in anticipo!".
Non ci posso credere... ma non poteva essere in ritardo?
Lo guardo inorridita, saluto e lui mi domanda: "qualcosa non va?, hai fatto una faccia..." prontamente rispondo "no, no mi hai fatto prendere un colpo! Sai ero concentrata sul telefono, stavo..." (e ora altro che figuretta...? Vabbè meglio essere sinceri tanto oramai è abituato!).
Ok, risolto il problema, ci incamminiamo verso la chiesa di Santa Maria del Carmine dove è ospitata la Cappella Brancacci. All'ingresso, ci viene detto che si entra solo su prenotazione e che se vogliamo il primo posto disponibile è per le 12'00.
Ok, sono le 11'00.
Abbiamo un'ora di tempo per andarci a bere qualcosa di caldo, visto il freddo che fa e quando ci sediamo Mr. Gallery mi chiede se sono contenta di andare a vedere questa meraviglia.
Io col sorriso e la voce più squillante che ho dico "Certo che sì! deve essere meravigliosa!".
Non sono sicura ma credo di aver fatto inconsciamente... capire al mio amico (a meno che non sia dotato di poteri paranormali...) che forse mi mancava giusto, giusto qualche piccolissima informazione, perché parte con un monologo da Cicerone spiegando vita morte e miracoli della famiglia Brancacci!
Ok vietatissimo sbadigliare! Fortunatamente il suo sermone non è così "palloso", anzi direi che è proprio interessante!

"L'idea di decorare la cappella, fondata dalla famiglia Brancacci  a cavallo fra il 300 e il 400, si deve al ricco mercante Felice Brancacci che nel 1423 di ritorno dall'Egitto commissiona l'esecuzione degli affreschi... bla bla bla..." e ancora "Alle storie di San Pietro, santo a cui era in origine intitolata la cappella, lavorano insieme Masolino e Masaccio.... e bla bla bla ... alla fine porterà a termine i lavori Filippino Lippi che effettuerà il ripristino e il completamento delle scene mancanti."

I dipinti rischiano più volte di di andare perduti. Solo nel 900 vengono sottoposti a spolveratura e negli anni ottanta si è riusciti a recuperare la loro limpida e brillante cromia.

Arriviamo all'appuntamento in anticipo per prendere così l'audio guida.
Siamo un piccolo gruppo. Perfettamente in orario ci guidano alla nostra visita dicendoci che abbiamo mezz'ora di tempo per gustarcela.
Entro titubante. Non so cosa aspettarmi. Vorrei che fosse fantastica come mi è stata descritta. Come l'idea che mi sono fatta. E se le mie aspettative fossero troppo alte? Oh Santa polenta, no deve essere all'altezza... lo sento!


Il mio cuore perde un colpo, forse due, tre ... Ok, riprende a battere velocissimo... non è possibile! Nessuna descrizione, nessun racconto può prepararti a ciò che ho di fronte.
Dire che è  uno spettacolo meraviglioso è limitante. Decisamente limitante.
Il mio sguardo viene rapito da tutte quelle immagini. Non so più da che parte voltarmi.
Mr. Gallery, saggiamente mi infila le cuffie e preme Play "magari così ti concentri su una cosa alla volta visto che tra mezz'ora ci buttano fuori!".
Inebetita annuisco e comincio la mia visita guidata.

L'affresco che più mi fa tremare le gambe da quanto è bello è "la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre" di Masaccio.
La scena vede i due protagonisti mentre escono dalla porta del Paradiso, da dove provengono alcuni raggi divini. Adamo si copre il volto con le mani dallo sconforto e dal senso di colpa, Eva nasconde le nudità con vergogna e piange urlando, con una dolorosa espressione sul volto. In alto l'angelo della giustizia, con la spada, indica loro con durezza la via.

La scena è veramente struggente e fa percepire tutta l'angoscia presente in quel momento.
Curiosità, le fronde che coprivano le nudità erano state messe da, non ricordo chi, e sono state rimosse nel restauro del 1990.

Un'altro affresco che mi colpisce in maniera profonda è "la tentazione di Adamo ed Eva" di Masolino. Mi colpisce soprattutto per la differenza, messa in risalto dalla staticità delle figure e, a differenza di Masaccio, mostra Adamo accanto ad Eva in piedi, che si guardano con misurati gesti mentre lei sta per addentare il frutto proibito, che il serpente le ha appena offerto dall'albero dove essa appoggia il braccio. Il serpente ha una testina dotata di una folta capigliatura bionda, molto idealizzata.

Osservo rapita tutte le scene rappresentate, e sorrido quando l'audio guida dice che in alcuni volti si possono riconoscere i volti degli stessi artisti e di altri personaggi come ad esempio Dante.

I colori tenui sono a dir poco stupefacenti. Mi chiedo ancora da dove abbiano tirato fuori tutte queste sfumature, tutte queste tonalità. Gli azzurri, i rossi, i gialli, gli aranciati..., mi sembra, più osservo e mi avvicino agli affreschi, di essere quasi inghiottita dentro le scene e di ritrovarmi magicamente in pieno Rinascimento. Quel Rinascimento dove sono nati i primi germogli di una nuova bellezza e di una nuova cultura... e di conseguenza viaggiando con la mente mi ritrovo pure una donzella bellissima, affascinante e...
"Valeria dobbiamo andare è finita la mezz'ora...hai fatto qualche foto? Dai su sbrigati...". Ufffffffffi!!!! Tempismo perfetto! Ma perché deve sempre esserci qualcuno che interrompe i sogni più belli? Accipicchia al Tempo e a Mr. Gallery!!!


Ok, usciamo. Sono ancora frastornata... non pensavo che degli affreschi potessero emozionarmi così tanto, o meglio, non pensavo che avrei mai guardato con così tanto interesse degli affreschi così vecchi...

P.S. E' proprio vero se voglio capire un po' di più l'arte contemporanea  del 900, quella che mi piace di più, forse è il caso di rinfrescare  un po' di basi... Si, devo riprendere in mano i libri di testo di quando andavo alle superiori...

- LA FRASE DEL GIORNO -

"la nostra testa è rotonda per permettere ai pensieri di cambiare direzione"
 
  Francis Picabia


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