martedì 24 marzo 2020

Marina Abramovic con l'Italia... Grazie a lei e a Palazzo Strozzi



22 marzo 2020

Oggi ho fatto un sacco di movimento sentite qua:
lettura, FB, Istagram, pc, lettura, FB, lettura, pc, WhatsApp, FB, lettura, dvd, WhatsApp, lettura...
Ok va bene, va bene, con l'indice ed il pollice ho fatto tanto movimento!

Ammetto che in questo periodo di Coronavirus, risulta a tutti un po' difficile, ma vi assicuro che oggi presa dallo sconforto di vedere mia figlia che ogni giorno si esercita per 50 minuti buoni con una sessione pazzesca di esercizio fisico (il buon esempio che arriva dalla figlia di 10 anni?... c'è qualcosa che non mi torna... bah!) mi sono obbligata, e sforzata, a fare la rampa di scale 20 volte (in onore dei miei glutei!).

Ok, facendo ginnastica, ehmm, scorrendo FB ho trovato la pubblicazione di un video fatto da Marina Abramovic.

Quando leggo il suo nome mi viene subito alla mente la prima volta che me la nominò mia cognata Gorica, di origine serba come lei, che chiedendomi se la conoscevo, risposi un vago "si... mi sembra di averla già sentita..." (immediatamente andai subito a documentarmi perché ero curiosa, super curiosa... finalmente un'artista donna... E ovviamente, rimasi alquanto scioccata da ciò che, in quell'occasione, scoprii...). Lei è una famosissima performing artist, quella che nel 1997 alla biennale di Venezia ha presentato "Balkan baroque".

 In quella occasione è vestita di bianco, seduta su una montagna di resti sanguinolenti che con acqua e spazzola metallica pulisce le ossa dal sangue, una per una, senza sosta per 4 giorni con un movimento ossessivo ed ipnotico, cantando a mezza voce e raccontando favole sulla terra, che non c'è più, perché devastata da una guerra fratricida tra le più terribili della nostra epoca.
Più passano le ore, più il suo vestito si imbratta di sangue più lei si impiastriccia di sangue. Sporca, stremata, diventa una carcassa anche lei. Balkan baroque è un'elegia per un paese la Ex-Jugoslavia, che non esiste più, è una denuncia contro la guerra e soprattutto contro l'indifferenza verso la guerra. Lei stessa dice "non si lava via il sangue dalle tue mani come non si lava via la vergogna della guerra."
Ma torniamo al post che ho letto su fb oggi e pubblicato da Palazzo Strozzi a favore dell'iniziativa "in contatto" nata per stimolare una riflessione a distanza su quanto stiamo vivendo, attraverso il linguaggio dell'arte.
Punto di partenza per questa iniziativa è la mostra di Tomàs Saraceno (che mi auguro di riuscire a vedere...) che permette di parlare di presente e futuro possibili, di connessione ed isolamento (quanto è più reale in questo momento, neanche lo avesse previsto!) di partecipazione e di meditazione.
Una riflessione più che mai attuale per portare avanti nuove visioni di futuro e di realtà.
 
PAUSA DI RIFLESSIONE

Scusate ma ogni tanto mi meraviglio da sola di quello che scrivo... solo due anni fa non distinguevo un quadro da un ricamo a punto e croce e oggi, sono qui a condividere con voi concetti al di sopra dell'umana comprensione... riuscirete mai a perdonarmi?

FINE PAUSA DI RIFLESSIONE

La Abramovic, proprio attraverso questa iniziativa culturale ha rilasciato il suo messaggio di incoraggiamento: "Questo è il mio messaggio per l’Italia e per gli italiani, che io amo profondamente. Sappiamo che questo è un momento di crisi e che il virus ormai è ovunque. Ma allo stesso tempo dobbiamo imparare una lezione da questi disastri. Gli italiani stanno dimostrando grande coraggio, un profondo senso di comunità e umanità. Dobbiamo combattere insieme. È qualcosa che passerà e ciò che rimarrà sarà un’esperienza davvero importante: la coscienza umana deve cambiare, il nostro approccio al mondo e al pianeta deve cambiare. Questa è la lezione che dobbiamo imparare. Italia, ti amo. Il mio cuore è con voi." È veramente un bel segno di affetto, solidarietà e riconoscimento. Ciò che mi ha sbalordito di più è il fatto di vederla per la prima volta come una persona "normale", emozionata e non impassibile come appare spesso nelle sue performance. In quelle occasioni deve resistere, essere imperturbabile, portare a compimento le sue azioni. Qui no, è visibilmente coinvolta. (Se volete vedere il video cliccate qui)
Attenzione ciò non significa assolutamente che nella performance non prova emozioni anzi, probabilmente le emozioni sue e di chi ha la fortuna di vederle sono immense e reali.

Mi colpisce molto ed in questo sono d'accordo con lei quando dice che la nostra coscienza deve cambiare e soprattutto il nostro approccio al mondo... Mi auguro con tutto il cuore che tutti  ricorderemo (e soprattutto non dimenticheremo)  questi giorni interminabili in cui siamo stati privati di vita, bellezza e natura. E quindi rispetteremo più noi stessi, gli altri e il nostro pianeta.

P.S.  Avete mai visto una performance di Marina Abramovič? Forse è il caso di ravvivare un po' la vostra routine quotidiana magari cercando su raiplay (Arts night) o su YouTube!

2 commenti:

  1. Bello Valeria grazie e di è commovente quello che fa ciao🤗

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    1. Grazie!Vi parlerò sicuramente ancora di questa artista, perché ha fatto un sacco di cose interessanti...ciaooo!

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