domenica 16 agosto 2020

Giorgione, una scoperta straordinaria!

 Passato bene il Ferragosto? Beh, io vi posso dire di averlo passato benissimo! Perchè? Perchè uscita dall'oramai famoso "Hotel a 5 stelle" l'ho passato a casa, con la mia famiglia e i miei pensieri "artistici"... Buona lettura!

16 Agosto 2020 


Squilla il telefono.
Guardo lo schermo. 

E' una videochiamata del mio Editor... Che bello! Forse vorrà farmi i complimenti per il post di oggi... Quello dei fulmini ...chissà! 

Ok, rispondiamo prima che ci ripensi o peggio ancora, riattacchi!
- "Pronto Editor come butta?" (giusto per farlo sentire giovanile ...ma da come risponde sembra si ostini a non voler cogliere...!)
- "Allora, immagino che tu stia scrivendo qualcosa di nuovo vero? Anche perchè, sei lì, in Hotel a 5 stelle, servita e riverita a non fare un tubo... quindi immagino che..."
Uhmm...  Ok, niente complimenti. Il solito burbero simpaticone... Ma dico io, ci vuole tanto? Vabbeh, tanto, se la sua intenzione è farmi intimorire, non ci riesce! Quindi, sfoggiando il mio sorriso più bello, e nascondendo il fatto che lo strozzerei... dico:
- "Ah, sapessi... Ho appena finito di leggere il libro su Giorgione... Sai quello che ti dicevo... Ho scoperto un sacco di cose interessantissime! Ma tu lo sapevi che ha dipinto "la Giuditta con la testa di Oleoferne" pure lui, proprio come Klimt e poi, andando in internet, ho scoperto che sono stati in molti ad aver fatto la stessa cosa: Artemisia Gentileschi, Caravaggio, Botticelli, Michelangelo, Donatello, Goya... Non è incredibile?
Ovviamente il mio entusiasmo è alle stelle!!!
E lui:
- "Oh, finalmente hai capito che nell'arte si possono fare un sacco di collegamenti! Era ora!
Ma senti, vediamo cosa hai imparato..."

Suspence... Oh santa polenta! Vuole farmi un'interrogazione? Ok, vuoi sfidarmi? Ci sto!!!
E senza darmi il tempo di dire si, riprende...
- "Dov'è nato Giorgione?"
- "Castelfranco Veneto" Andata, uno a zero!
- "Chi è stato il suo Maestro?"
- "il Bellini e si dice pure Leonardo!
Tie' anche la seconda è andata... cavoli mi sembra di essere tornata alle superiori!
- "e lui, di chi è stato maestro?"
- "Beh, ovvio, di Tiziano"
- "Tiziano, chi?"
- "Uffi, ma Tiziano Vecellio"
voleva fregarmi ma non ci è riuscito...ahahah
- "e Tiziano dov'è nato?"
- "...Venezia... no, forse... Padova... si, ok, da quelle parti? no?
Ecco, come non detto, mi ha fregato! Ma dai, non è valido però... stavamo parlando di Giorgione uffi... non vale!
- "...a Pieve di Cadore... e dimmi un po' qual'è il colore di Tiziano?"
- "uhmm... Azzurro? no, aspetta Rosa?...no, forse il Verde?"
È bello vedere il colorito che sta prendendo la sua faccia: proprio un Rosso, Rosso Tiziano! "Ma si, dai, lo sanno tutti! ROSSO Tiziano!!! ...Ti ho fatto venire un colpo eh?"
E rido come una matta perché per una volta mi sono io presa gioco di lui! E non ho finito ora lo metto io alla prova e con una sola domanda. Preparati Editor...
- "Senti Editor, ho scoperto una parola nuova e ci potrei scommettere che tu non la conosci" incrocio le dita, anche quelle dei piedi ovviamente... perchè cavoli, sa sempre tutto!
- "impossibile! spara"
- "Allora dimmi, che cos'è il Melangolo"?
Silenzio... evvai l'ho fregato! È la terza cosa che so più di lui!!! Vi rendete conto?!!!
Il furbacchione pensa di guardare su Google ma lo becco subito perché col suo telefono non è capace di fare 2 cose contemporaneamente, sapete è sempre il discorso dell'età.
E così mi dilungo con fare sapiente nella mia spiegazione e sono al settimo cielo si vede dalla mia faccia, dai miei occhi, dal mio "gongolarmi" e dovreste vedere anche la sua di faccia... potrebbe quasi intenerirmi! No, no, no! cosa ho detto!

- "Allora, il melangolo è un tipo di arancia selvatica dal sapore agrodolce, che durante il rinascimento veniva associato a Venere e simboleggiava il temperamento dolce-amaro della persona malinconica, soggiogata al sentimento dell'amore. Ed è raffigurato nel "doppio ritratto-Ludovisi del 1502 del Giorgione". TIE'


Ovviamente tutto questo lo dico con aria pomposa, saccente... da futura "curatrice d'arte" (e qui la fantasia galoppa come sempre... cosa ci posso fare, sognare fa parte del mio strano essere!).


Ma bando alle chiacchiere ora vi racconto qualcosina di lui! Giorgione s'intende!
Allora di Giorgio Barbarella Zorzi detto Giorgione, (1478-1510) a dire il vero non si hanno notizie certissime. Pensate che a lui sono state riconosciute solo 5 opere, le altre sono tutte in forse, perché si confondono spesso con opere di Tiziano anche se io lo trovo quasi impossibile perché lo stile emozionale (mi baso solo su quello, non avrei le capacità per fare altrimenti) è completamente diverso. Il primo è più puro pacato, l'altro è più carnale, quasi osé...

Per capirlo, basta mettere a confronto la Venere dormiente casta e pura di Giorgione con la Venere di Urbino di Tiziano, sicuramente più civettuola.
Editor sei ancora vivo? Lo so che questi miei commenti ti possono traumatizzare... Ma dai, sono solo pensieri in libertà!


Procediamo.
Il mio amico Giorgione si dice sia stato allievo del Bellini, da cui riprese il gusto del colore e l'attenzione per i paesaggi. Si dice anche, che sia entrato in contatto con Leonardo e soprattutto con alcuni leonardeschi quando era a Venezia. Tra i suoi dipinti certi abbiamo Laura, Nuda, Giuditta, i tre filosofi, e la più importante la Tempesta.

 


Quest'opera "la Tempesta " del 1506, che si trova a Venezia alle Gallerie dell'Accademia, appunto è  un'opera circondata da mistero. Infatti in mancanza di notizie ben documentate, gli studiosi si sono affannati per cercare il significato ultimo del dipinto, confrontandosi con dibattiti filosofici e ricorrendo, pensate un po', all'aiuto di radiografie e fotografie a raggi infrarossi che hanno riportato alla luce fasi precedenti alla stesura definitiva.
Si pensa che il committente del quadro sia stato un ricco mercante, Gabriele Vendramin, e che sia stato lui a suggerire al pittore i contenuti e l'iconografia.
Curiosità: pensate che la consapevolezza di possedere in maniera esclusiva il significato di un dipinto, come un segreto, faceva parte a pieno titolo del gusto collezionistico del tempo!


Il dipinto consiste in un vasto paesaggio campestre, nel quale sono inseriti due personaggi. 

La prima testimonianza relativa a questo dipinto è di un patrizio veneziano di nome Marcantonio Michiel che vide il quadro nel 1530 in casa del Vendramin descrivendolo come "El paesetto in tela cum la Tempesta cum la cingana (zingara) et soldato".
Ma molte sono le varie interpretazioni che si sono susseguite nel tempo: chi sostiene che è la narrazione di un episodio biblico "il ritrovamento di Mosè", chi parla di un'allegoria mitologica "la fortuna, la fortezza, la carità", o chi la considera una cacciata dal Paradiso con Adamo a riposo dopo il lavoro ed Eva che allatta Caino. La tempesta diviene così una metafora della condizione umana dopo il peccato, con il fulmine che rappresenta la spada con cui l'angelo scaccia i progenitori dal Paradiso terrestre.
I due personaggi partecipano all'evento naturale che sta per accadere e l'elemento che rapisce la nostra attenzione è il lampo improvviso che squarcia il cielo carico di nubi minacciose.
Santa polenta... sono  esterrefatta... come si fa a dare così tante interpretazioni ad un'opera che già di per sé è misteriosa come il suo autore? Visto poi, che non si sa nulla o quasi.
Mi chiedo come hanno fatto gli storici a fare tutte queste ipotesi e sulla base di cosa? Uffi! Ma quante cose devo imparare ancora?
Sento in lontananza una voce che conosco bene, fin troppo bene che con tono perentorio dice: "infinite, infinite..."


Con la curiosità che mi ritrovo continuo a pensare che magari, se avessi intrapreso degli studi artistici, forse avrei avuto delle belle soddisfazioni! Perché? Perché mi sto accorgendo di quanto mi emoziono, godo, mi animo, ogni volta che scopro e conosco qualcosa di nuovo in questo campo.


Però mi pongo pure un'altra domanda: e chi ha detto che non lo posso fare? Sono o non sono quella che è convinta che a tutte le età si può fare tutto quello che si vuole, basta volerlo?!
Giorgione vorrei vedere la tua "tempesta" dal vivo, sono sicura che mi faresti toccare quel cielo nebuloso e carico di energia emozionandomi a mille. Aspettami, presto sarò a Venezia da te!


P.S. E voi che interpretazione vorreste dare all'opera?

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