sabato 22 agosto 2020

In visita al Mart parte 3

 

CIAO!

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 mercoledì 19 agosto 2020

 Il secondo piano mi ha dato quella carica che cercavo da mesi. Ora sono certa che nulla è cambiato dentro di me anzi, forse tutto ora è amplificato e va assolutamente goduto al mille per mille! Tutto!

E questa certezza mi rende ancora più orgogliosa di me, di ciò che oggi sono riuscita ad ottenere per portare il sole a risplendere più vigoroso di prima nella mia vita.

Sono talmente avviluppata nei miei pensieri che ad un certo punto sento tossicchiare... ehm... forse i miei pirati mi stanno mandando qualche segnale... ok è ora di proseguire!

La prima cosa che voglio fare è andare a sbirciare la biblioteca del museo che a detta del mio Editor è "super" e si trova nel seminterrato e quando la raggiungo oltre a stupirmi per la miriade di volumi e cataloghi d'arte presenti mi ritrovo risucchiata dalla base dell'opera di  Penone. Osservare il tronco da dentro è una sensazione da vertigine! 


Ok, risaliamo al primo piano e ci attende la mostra temporanea di un certo Carlo Benvenuto. Chi è? Bah chi lo sa!

La verità? Entro perché è lì... ma se mi avessero detto andiamo a vedere la mostra di... forse avrei rifiutato e sarebbe stato un grosso e grasso errore! 

Infatti vengo immediatamente catturata dalle sue opere e la prima cosa che mi colpisce sono tre bicchieri pieni d'acqua. In realtà l'acqua non c'è, è tutto vetro di murano... ma sembra acqua vera... la tentazione di metterci il dito dentro è tantissima ma lo sguardo fulminante di mio fratello e della hostess, mi inducono a ripensarci, a desistere... oh cavoli però! Ok, mi accontenterò di fare una foto! Uhm che rabbia!

Gli oggetti presenti nelle sue foto rarefatte che assomigliano a dipinti ma non lo sono, fanno parte della sua vita quotidiana. Come spiega lui stesso "passo tanto tempo con i miei oggetti: li studio, li misuro, li valuto, li accarezzo, li immagino. Prima di scattare attendo la luce e il colore necessari..." . 


Renato Guttuso "autoritratto" 1940

La cosa interessante è che le dimensioni degli oggetti sono quelle reali! In mezzo alle sue opere trovo anche De Chirico, Morandi e Guttuso... e queste presenze rendono il tutto assolutamente più coinvolgente!

Io e miei pirati siamo soddisfatti ne valeva la pena. Mai perdere queste occasioni, non si sa mai cosa puoi trovare!

È giunto il momento di prendere un po' d'aria andando a vedere le installazioni nel parco esterno ma prima devo consegnare l'audioguida. Nel farlo la hostess mi chiede com'è andata e vedendo i miei occhi sorridenti dice "Ho la sensazione che le sia piaciuta questa visita..." ed io "Piaciuta? se potessi mi rifarei il giro e dormirei qui!" Al che lei ride e mi dice che è bello sentire certe esclamazioni.

Vedi Editor, la mia spontaneità conquista!

Prima di uscire decidiamo di fare una piccola pausa nel bar del museo. 

Dire che è meraviglioso è riduttivo, ci sono postazioni differenti ognuna con tavoli e poltroncine tutte diverse ed il servizio è impeccabile. Dal soffitto scendono opere artistiche "fighissime" e la poltroncina verde che mi sono accapparrata è di una comodità inverosimile... la voglio! Si, voglio portarmela a casa! 




Ordiniamo tre belle fette di torta Sacher e succo di lamponi e qui è l'apoteosi: la torta più buona che abbia mai mangiato in vita mia. Ok posso fermarmi qui per qualche giorno? Uhmm... i miei interlocutori fanno orecchie da mercante... uffi non ci sentono proprio!

Usciamo nel parco e qui ci attendono opere gigantesche fatte per lo più di metallo da artisti italiani come Melotti, Vitali, Ghinzani e Gelmi... non ne capisco molto il senso ma, comunque hanno il loro fascino. Quella che mi piace di più è rappresentata da un branco di cani che sembrano giocare tra di loro...anche se il titolo è "momento della resistenza". Ok, io preferisco intendere gioco di resistenza? Chissà!


Dire che questa giornata è stata fantastica è molto riduttivo.

Oggi sono ritornata a fare la cosa che più mi piace: scoprire il Mondo, scoprire l'Arte, scoprire Me!

Ho avuto 2 accompagnatori d'eccezione che mi hanno viziato accogliendo e sopportando ogni mia proposta, ogni mio capriccio e questo ditemi voi se non è poco!

Ho scoperto che posso fare ancora tutto come prima, con una consapevolezza maggiore, profonda e nulla mi fa paura. Anzi, l'idea della sfida smuove la mia parte migliore e ciò mi convince ancora di più sul fatto che in una vita precedente devo essere stata veramente una piratessa!!! 

P.S. E voi chi pensate di essere stati in una vita precedente?

http://www.mart.trento.it/

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