venerdì 3 luglio 2020
Dopo aver scritto il post precedente, quello dedicato al "cubo invisibile" di Gino De Dominicis, mi è tornato alla mente un episodio legato alle mie scorribande precedenti, che ha molte similitudini... quanto meno in fatto di Provocazione, stravaganza e giusta dose di follia...
febbraio 2019
Dopo aver visitato la farmacia di Santa Maria Novella a Firenze (vedi post relativo all'argomento cliccando QUI) mi dirigo tutta sognante verso il Museo del 900.
"Dovrei esserci" ...penso fra me e me.
A detta della commessa della Farmacia si dovrebbe trovare nella stessa via...
Ok, sono un pessimo navigatore lo ammetto, ma io a parte la chiesa di Santa Maria Novella, la piazza, qualche bar, e un centro sociale ...non vedo altro... Ops! Forse quello che a me sembra un centro sociale è il Museo?
Credo proprio di sì visto che il mio compagno di avventura, Mr. Gallery, si sta sbracciando proprio da lì.
Shhhh... a lui non lo dirò mai che ho scambiato l'ingresso del Museo del '900 di Firenze per un Centro Sociale..., potrebbe avere una sincope e voi, ...voi, acqua in bocca, mantenete il segreto!
Dopo i saluti di rito mi dirigo entusiasta all'interno del Museo perché, dice lui, ci sono delle opere che devo assolutamente vedere tra cui alcune opere di Piero Manzoni e alcune di Caravaggio...
strano, ma Caravaggio non faceva grandi pale d'altare, scene classiche e religiose e poi, che ci fa Caravaggio in un Museo dedicato al '900? Bah, mistero!
Ok, entriamo in una stanza e un sorvegliante mi fa firmare una carta per poter accedere...
qui trovo un rialzo di legno con su scritto Base Magica. E' un'opera di Piero Manzoni: chiunque ci salga sopra si trasforma in un'opera d'arte.
Non credo alle mie orecchie è il mio sogno che si realizza!!!
Prima ancora di chiedere il permesso sono già posizionata lì sopra, fiera di me, tutta gongolante ed emozionata a mille.
Il sorriso è praticamente stampato sul mio viso e a Mr. Gallery non resta che scattare la foto... click!
Scendo dalla base magica elettrizzata e vado a chiedere al guardiano: "Ma lei ci sale sopra ogni giorno?".
Esterrefatto mi guarda e ammette "mai salito lì sopra" di risposta dico "ma come? è assolutamente da provare. E' un'emozione unica! Se lavorassi qui, quella sarebbe la mia postazione!"
Mr. Gallery non commenta... si è rassegnato!
Nella stessa stanza ci sono per terra più pezzi rotondi di stoffa, sovrapposti, della tonalità dell'azzurro. C'è anche un astuccio di pelle con dentro dei pezzi di pietra... avete presente quelle scatolette per il gioco dei dadi? Ecco, una cosa del genere.
Mr. Gallery dice: "scuoti l'astuccio e poi fai cadere i continenti a caso sul mare...".
Lo guardo e quando faccio quello che mi ha chiesto comprendo che le pietre rappresentano in realtà i continenti. Hanno infatti la loro forma, e soprattutto, capisco che questo artista, Gianni Caravaggio non è quello che credevo io...
Shhhh che resti sempre tra me e voi. Sapete Mr. Gallery ha una certa età e va salvaguardato. Questi colpi al cuore potrebbero essere letali!
In quest'opera "Giocami e giocami di nuovo" del 1996 lo spettatore può “giocare” – sedendosi su quattro strati di tessuto dalla forma orbitale tinti di un azzurro diverso – una sorta di partita a dadi, dove con un bicchiere di base ovoidale lancia piccole sculture in bronzo che rimandano ai cinque continenti, forme plasmate direttamente dalla mano dell’artista-demiurgo.
Secondo la sottoscritta è un'idea fantastica è come dire: "io posso trasformare il mondo, io sono il responsabile".
In un'altra sala, nel mezzo trova spazio un'altra opera "L'orizzonte si posa su una nuvola mentre il sole la attraversa" sempre di Gianni Caravaggio. E' fatta di filo di nylon tutto aggrovigliato su se stesso, con un filo azzurro che l'attraversa. Un filo che attraversa una ragnatela, come ad indicare una sfida, come tutti quei i nodi che noi, nel corso della vita affrontiamo... almeno così l'ho interpretata.
La cosa più imbarazzante per Mr. Gallery è che io, presa dell'entusiasmo e dalla curiosità, ho quasi, sopra pensiero, toccato, anzi schiacciato, l'opera... ovviamente il suo sguardo fulminante mi ha risvegliato dal trans-emotivo... ho nascosto la mano dietro la schiena e non ci crederete ma, ho percepito la scossa!!!
Che sarà mai? Per un po' di filo aggrovigliato!!!
A completare l'esposizione trovo infine "il mistero nascosto da una nuvola"composto da un monolite di granito coperto per buona parte della superficie da zucchero a velo... Non chiedetemi il significato (anch'io non ho avuto il coraggio di chiedere delucidazioni) ma il risultato è davvero stupefacente! La pesantezza della pietra in contrasto con l'impalpabile leggerezza dello zucchero. Un invito alla riflessione sul peso delle cose... o almeno così immagino.
Dopo aver visto opere così incredibilmente strane e aver cercato di cogliere, e scoprire il loro significato, esco dal museo contenta e soddisfatta...
Finalmente il mio amico ora può stare tranquillo!!!
P.s. se avete occasione di vedere Base Magica di Manzoni, non esitate, saliteci sopra. Vi sentirete unici!!!
Nessun commento:
Posta un commento