venerdì 17 luglio 2020

Wallis, chi lo conosce?

Giovedì 16 luglio 2020 

Il mare.
Il mare mi ha sempre affascinato.
Mi ha sempre affascinato il suo linguaggio. Si, perché il mare ci parla!
I suoi colori, le sue sfumature, il suo rumore, e il suo profumo.
Quando arrivo in un luogo di mare i miei sensi si accendono, o meglio, tutto si accende in me.
Sono pienamente convinta che in un'altra vita, se c'è stata, io sia stata un marinaio, meglio ancora, una piratessa o un pirata... Magari ero un uomo, o forse ero una sirena!

Ho un'adorazione sfrenata per le barche a vela e quando ne vedo una, il mio cuore si tuffa e la raggiunge. Per scoprire le avventure di chi ci sta sopra, per entrarci dentro, sentire il vento che si staglia fra le cime.
È una cosa strana lo so...
Ricordo ancora quando ero ragazzina che mi tuffavo senza batter ciglio e senza paura, e non mi importava nulla se poi chi era in barca faceva finta di scappare. Io ero finalmente libera!
Libera di nuotare di affondare tutto il mio corpo nell'azzurro infinito. Nel blu.
Non ho mai avuto paura di guardare sotto, verso l'ignoto o di nuotare sotto la barca. Dimostravo a me stessa di essere sicura e padrona del mio essere!

Un paio d'anni fa sono riuscita a fare un corso di vela (so che a questo punto lui, il mio Editor, riderà perché quando mi interroga sui nomi delle varie parti dell'imbarcazione non ne azzecco una... uff Editor, io sono uno spirito libero devo farmi trasportare dal vento... e non da un vocabolario!) e alla prima uscita, la barca e l'equipaggio ha "scuffiato", cioè grazie ad un cambiamento repentino del vento si è rovesciata completamente!
Ah, come vorrei rivivere l'ebrezza di quel momento ogni giorno!
È stato letteralmente fantastico! Ok, non prendetemi per pazza ma, la sensazione di volare insieme alla barca, fare una piroetta e tuffarsi in acqua è stata indescrivibile! Ok, si sono stata fortunata insieme ai miei compagni ero illesa... (Va bene, confesso che scuffiare è una cosa che insegnano in qualsiasi corso base... quindi è successo tutto nella massima sicurezza ma, come sempre, viaggio con la fantasia e l'immaginazione).

Ma perché tutta questa manfrina sul mare e bla bla bla?
Perché oggi, voglio parlarvi di un pittore pescatore inglese, un certo Alfred Wallis...

Mai sentito nominare? Ok, prima di qualche giorno fa nemmeno io.

Allora vi domanderete perché ascoltare la storia di un pittore quasi sconosciuto?
Uffi, non sarete mica come il mio Editor!!! Il motivo è perché l'ho scritta io e lo ho fatto per voi!

Ecco com'è andata.

Sono le sei del pomeriggio e tutta contenta lo chiamo per fargli sapere che il mio genio creativo si è messo all'opera.
Lo sapete come sono in questi momenti elettrizzata, entusiasta potrei saltellare anzi lo faccio proprio, dalla gioia.

IO: "Ciao Editor, indovina un po', oggi sono riuscita a fare la "ciclette" per ben 15 minuti (vietato ridere... sfido voi dopo 2 interventi!) e non ci crederai mai... ho iniziato a scrivere un pezzo... ti rendi conto un nuovo pezzo!!!"
LUI: "Wow, ma è una notizia fantastica! Finalmente ti sei decisa a muovere le terga! In ogni senso!!!"
Grrrrr. ma perché l'ho chiamato!

IO: "Ok Editor, ho deciso per la mia salute mentale di non dare troppo peso a certe tue battutine infelici  quindi..."
Sfodero il mio sorriso più smagliante e dico:
"...allora che dici?"
LUI: "Che sono contento che stai tornado alla normalità... e voglio sapere di chi scriverai... ovviamente"
IO: "Uhmm, non te lo dico..."
LUI categorico: "Sbrigati o "puffffff"
Dovete sapere che quel "puffff" sta ad indicare che il mio blog potrebbe sparire da un momento all'altro... e quando fa così è veramente ridicolo e mi fa ridere a crepapelle...
IO: "Si, si ma chi ci crede... Ok, meglio non metterti alla prova..."
LUI: "Allora, sputa il rospo e non farmi perdere tempo che io al contrario di qualcuno, sto lavorando!"
Visto? con il tempo, non è migliorato, ahimé... Anzi!!!

IO, tutta baldanzosa: "Sei pronto? Siii? Ok, parlerò del pittore pescatore Wallis..."
Silenzio di TOMBA.
Super silenzio di TOMBA.
Ancora silenzio...
La situazione a questo punto è grave... Immagino che il battito cardiaco del mio Editor sia aumentato... no è diminuito... no è in fibrillazione... Ah no, no gli fumano le orecchie...

LUI con una leggera ira nella voce: "Ma per la brutta sorella della cugina della zia del fratello... dove capperi hai trovato questo Wallis??? E chi lo conosce?!? E a chi vuoi che gliene importi di un artista sconosciuto?!?"
Uff, il solito melodrammatico, brontolone, negativo!
IO con fermezza rispondo: "Bene! Vorrà dire che grazie a me diventerà conosciuto! Insomma è uno dei pittori inglesi dell'800 più famoso in Inghilterra... e ho voglia di scriverci! Punto e basta!"
Non riesco a credere di avergli urlato in faccia tutto ciò... D'altronde, questo Wallis conterà qualcosa se è esposto alla Tate Britain!



Ok, non è la Tate Gallery, ma è pur sempre qualcosa no?

Ok seguitemi e poi mi direte la vostra...

La storia si svolge in Cornovaglia, angolo della Gran Bretagna che ho sempre trovato molto romantico... Avete mai letto i libri di Rosamunde Pilcher? Si Editor, roba "smelensa" a te incomprensibile!!!

Nato nel 1855 a Devon, dopo la morte della madre si trasferisce a Penzance.
Abbandonata la scuola, Alfred fu apprendista presso un cestista prima di diventare un marinaio nel servizio mercantile nei primi anni del 1870. Ha navigato su golette attraverso il Nord Atlantico  tra Penzance e Terranova.
Io mi immagino viaggi fantastici.
Ok, forse le traversate che immagino piene di avventure, bufere, isole sconosciute, arrembaggi ecc. Sono un po' lontane da quella che era la realtà! Ma...
A 20 si innamora e si sposa con una donna più vecchia di lui di ben 21 anni e con 5 figli a carico... e la amerà per tutta la vita.

Ahhh l'Amour!!!

Dopo la morte di due suoi bambini, Alfred passò alla pesca e al lavoro locale a Penzance.
La famiglia si trasferì a St. Ives in Cornovaglia, nel 1890, dove si affermò come commerciante di reperti marini, acquistando e vendendo rottami, vele, funi e altri oggetti.

Curiosità: molti oggetti venivano recuperati dalle navi che disgraziatamente affondavano nelle vicinanze della costa!

Pensate che all'epoca, per i suoi scorci meravigliosi e grazie alla ferrovia, questo divenne il luogo ricercato dai più importanti artisti che provenivano da Londra compreso "William Turner".

Nel 1912, la sua attività, "Wallis, Alfred, commerciante di negozi marini" ha chiuso e Alfred si è impegnato con lavori strani e ha lavorato per un commerciante di antiquariato locale, il signor Armor, che gli ha fornito una visione più completa del mondo degli oggetti d'arte.
E' proprio qui che è nata la sua passione? Bha vediamo....

Dopo la morte di sua moglie nel 1922, Wallis iniziò a dipingere, "per compagnia" dichiara.
Autodidatta, non ha mai avuto una lezione di pittura.

Ora se mi chiedete perché mi piace vi accontento subito.
I suoi dipinti raffigurano specialmente velieri, golette. Più tardi navi a vapore e non solo, immancabile figura è il Faro.
Simbolo di luce da seguire e rispettare, di approdo sicuro, che insieme alle raffigurazioni delle case mi fanno fare un tuffo nel mio passato. A come disegnavo io.
Ciò non vuol dire che è banale e che un qualsiasi bambino lo può fare. No!
Perché lui trasmette una tranquillità, una semplicità e una sicurezza che lo rendono lontano miglia e miglia dal disegno infantile.
Osservare i suoi dipinti mi fa stare bene, mi fa sognare, mi fa entrare in un "mondo bambino" dove si può credere ancora ai sogni e dove si vive ancora molto di sogni.

Credo sia proprio per questo che mi sono innamorata dei suoi velieri, dei suoi paesaggi di mare, dei suoi fari e delle sue casette.
Dopo tanta bufera mi ha ricordato che posso ancora sognare e crederci! Grazie vecchio Wallis!

P.S. E voi cosa ne pensate ? Siate sinceri e non mentite a voi stessi!!!

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