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Sono ripartita raggiante da Reggio Emilia col mio Van nuovo fiammante alla conquista del mondo dell'Arte.
Sto viaggiando su strade secondarie, giusto per gustarmi il paesaggio. Il guaio è che... credo di essermi persa... Ecco!
Il mio obiettivo sarebbe quello di andare a Città di Castello in Umbria. Ma da un po' di chilometri, sono in mezzo alle montagne e ormai, si sta facendo buio... quindi decido di trovare un bel posticino e fermarmi per rifocillarmi per poi dormire serenamente per la mia prima volta nel mio super mega lettone morbidoso!
Mi fermo in una piazzola perfetta perché non è sulla strada ma in mezzo ad un boschetto stupendo e quindi il mio sonno non sarà disturbato da eventuali mezzi di passaggio. Semmai da rumori di rapaci notturni... bestioline varie e affini... Mamma mia, che emozione.
Ora devo solo montare il letto... mi sembra di essere tornata indietro a quando andavo in campeggio con le amiche. Figuratevi quando la fauna maschile ci vedeva arrivare... facevano a gara per allestirci tenda e quant'altro.
È già passata mezz'ora e sto cominciando a pensare che se forse, la fauna a quei tempi si fosse fatta gli affaracci suoi, ora non avrei questi piccoli problemi a montare la branda.
Ma perché questa mattina non ho prestato attenzione quando mi è stato spiegato il tutto? Ah già, perché ero super emozionata... distratta e... tanto non ci avrei capito una mazza lo stesso!
Ho voltato e rivoltato assi e materasso ma ogni volta che mi ci butto sopra, convinta di averlo sistemato, qualcosa va storto e mi ritrovo col sedere per terra... ahia!
Chiamare Editor non ci penso nemmeno. Sarebbe la conferma per lui che sono inaffidabile. Drinn... drinn... eccolo è lui! Ma cos'è telepatico? Mi raccomando... voi acqua in bocca!
"Ehi, allora? Come va?"
"Bene, mi stavo quasi per addormentare nel mio comodissimo e nuovissimo lettone..."
"Wow, fantastico allora ce l'hai fatta a montarlo... Sai, avevo qualche dubbio che ci riuscissi... Questa mattina, mentre il tipo spiegava, eri un po' su di giri e la tua attenzione era... Da un'altra parte! Buona notte allora!"
"...'notte Editor!"
Mi addormento sfinita sul mio giaciglio... un po' improvvisato.
Improvvisamente vengo svegliata da un rumore assordante. Faccio un salto. Fuori è ancora buio. Mi affaccio al finestrino spostando un po' le tende. Ci sono delle luci.
Guardo meglio... "Oh santi numi". Fuori ci sono due tir giganti con carichi altrettanto giganti, di tronchi mastodontici. Scendo dal mio Van per capire meglio cosa succede e mi ritrovo in mezzo ad una decina di boscaioli intenti a disboscare il mio bellissimo boschetto!
"'ngiorno!" - esclama uno dei tanti
"Ehnm, Buongiorno!" esclamo ancora mezza addormentata aggiungendo "Ma cosa sta succedendo? Che ci fate voi qui?"
"Noi? Lei che ci fa qui? Non ha letto il cartello all'imbocco della stradina? Ovviamente no!"
"Opsss... Sa, io e i cartelli non andiamo molto d'accordo..."
"Si ne sono convinto e credo che lei non vada nemmeno d'accordo con i parucchieri..."
Inorridisco e guardandomi nello specchio che ho sulla porta mi rendo conto del mio stato... ho anche la bava rinsecchita incollata sulla guancia... oh cavoli! Che disastro!
Mi strofino la guancia per eliminare ogni "residuo salivare" e decido di tornare dentro, anche perché c'è freddino.
"Ah, se ci facesse un bel caffè, le saremmo grati. Così si farebbe perdonare per il disturbo!"
GRRRR... sono furibonda! Io li avrei disturbati? Sono loro che... guardo l'orologio, all'alba delle 5 hanno interrotto il mio bellissimo sonno... Super Uffffffffffffff!
Vabbeh, visto che Editor mi ha regalato la macchina per fare il caffè americano, quale occasione migliore per provarla?
Dopo aver salutato la mia "sveglia mattutina" con il caffè, riprendo il mio viaggio.
Non sono ancora le sette del mattino e sbagliando ripetutamente strada mi ritrovo a fare l'ennesima inversione a U.
Questa volta sono finita davanti ad un bellissimo cancello.
La mia innata curiosità mi fa scendere per andare a vedere di che si tratta.
C'è un cartello con su scritto: "Hic Terminus Haeret" = qui aderiscono i confini. Uhmmm... Interessante... Mi ricorda qualcosa ma non so ancora cosa. Provo a suonare. Nessuna risposta. Sembra non ci sia nessuno... Sembra quasi abbandonato.
Un'idea malsana mi balena nella testa e... le do retta.
Decido di scavalcare! Wow che emozione! Era da quando ero piccola (ok, adolescente) che non lo facevo. L'abbigliamento non sarebbe proprio adatto visto che ho la mia bellissima gonna lunga in tulle nera e i tacchi... ma... chi se ne f..... un po' di pepe ci vuole! E poi sono un'esperta...
Aaaaaaaaahhhhhhhhhh.
Ok, ero un'esperta!
Il mio sedere è frantumato e... Oh Santa Polenta! La mia gonna è rimasta impigliata al cancello, o meglio mezza gonna! E i miei tacchi sono sprofondati nella melma.
Ok! No problem! Che sarà mai? Sono una piratessa io. Mi ricompongono e comincio ad esplorare.
Noo! Che "figata," ehmmm bellezza. Mamma dai, volevo dire bellezza. Questo giardino è pieno di opere d'arte e di... cani! Cani infuriati che mi corrono incontro.
E non hanno per niente l'aria di essere tanto malleabili. Oh cavoli! Forse la mia "furbata" non ha tenuto conto di tutte le variabili. Decido in fretta e furia di arrampicarmi sopra ad un ulivo. Una volta in salvo sento un fischio e vedo comparire un ragazzo che urla: "Ehi, chi è là?"
Oh, merda... ops... Per bacco, volevo dire... Ora penserà che sono un' intrusa... e... non avrebbe tutti i torti perché in fondo, lo sono! Però, carino...
"Ehmm... Iuhuuu... sono quassù..."
"Lo vedo! E che diamine mai ci fa lassù?"
"Beh, ecco vede... io... cioè... insomma... se richiamasse a cuccia i suoi dolci cagnolini, magari proverei a spiegarmi"
"Scenda da lì, i cani non le faranno nulla"
Dopo essere scesa, con non poche difficoltà, racconto sommessa ciò che ho fatto e mi scuso mille volte...
"Certo che ha scelto l'abbigliamento giusto per fare le sue bravate!"
E ride.
Uff! E' già la seconda volta che mi prendono in giro per il mio look oggi! Ora perdo la pazienza!
Però almeno non è arrabbiato. Seguendolo verso la casa confesso di essere un Artblogger. Lui si pietrifica. Si gira e mi dice: "Allora è capitata nel posto giusto. Sa vero dove si trova, vero?"
Guardando la mia faccia stralunata, capisce che non ne ho la più pallida idea.
"Lei è nel... nel "Giardino di Daniel Spoerri".
"Cosaaaaaa? Ecco cosa mi ricordava la scritta al cancello! Deve sapere che nell'ultima lezione del corso alla Guggenheim che ho fatto, hanno parlato proprio di questo posto incredibile!"
To be continued...