giovedì 20 febbraio 2020

Tutto da sola... Un giro a Milano per Banksy



marzo 2019

Oggi ho un giorno di vacanza. E visto che Zoe (mia figlia) è a scuola fino alle 16'00, ho pensato di organizzare una gita al Museo. Da sola!

Destinazione il Mudec di Milano per la mostra su Banksy.
È la prima volta che mi avventuro in una gita tutta mia ed è tutto così eccitante...
Il tempo che ho a disposizione è poco ma dovrebbe essere sufficiente per essere di ritorno in tempo per andare prendere Zoe a scuola.
Allora saluto mia figlia e salgo in auto alla volta di Verona per prendere il Freccia Rossa che mi porterà in una città che adoro: Milano!
 
Il viaggio mi permette di documentarmi un po' su questo artista "di strada" singolare (grazie anche ad un bel libro che mi è stato regalato qualche settimana prima... BANKSY di Andrea Concas), che oltre ad usare una tecnica inusuale per me, lo stancil, è reso ancora più interessante per il fatto che nessuno (o pochissimi) conoscono la sua identità.


Per aiutarvi a capire meglio di chi sto parlando, è quell'artista che ha distrutto una propria opera, subito dopo una importante aggiudicazione (1'400'000 sterline) qualche mese fa a Londra. Ricordate? ne parlarono tutti i telegiornali...
Ebbene, per lui essere invisibile significa avere un superpotere che gli consente di essere contemporaneamente osservatore, critico, pensatore e creatore indisturbato.
In effetti le sue opere appaiono in aree delle città  come ponti, cavalcavia, sponde di fiumi, facciate di edifici, navi, vecchie fabbriche, ciminiere e persino recinti di animali negli zoo, come se non volesse mettersi troppo in mostra.
Nel giro di una notte riesce realizzare una propria opera: un murales.
Ed ecco perchè l'utilizzo dello stancil, per velocizzare la produzione dell'opera stessa.
La cosa curiosa per molti è andare in giro per la città e scovare una sua nuova creazione.
Ma torniamo ai fatti. Arrivo alla mostra alle 11 puntuale per la visita che ho prenotato, mi infilo le cuffie e faccio partire l'audioguida... Comincia così il mio tour.
Le opere esposte le trovo interessanti e allo stesso tempo provocatorie. Ognuna ha la sua storia ed è bello calarsi in ognuna di esse.
Gran parte dei soggetti di Banksy sono una denuncia contro la guerra. La sua è una guerra culturale contro le guerre convenzionali e contro le logiche che le producono.
Solo i bambini sono eroi in un mondo che è preda della violenza e della sopraffazione, eroi ai quali affidare un messaggio di speranza.

C'è un'opera che trovo simpatica ed è quella che rappresenta un ratto che ha appena disegnato un cuore e dice: "ho imbrattato d'Amore il mondo"!
I ratti di Banksy sono ironici, irriverenti, quasi umani...
Le opere esposte mi affascinano talmente tanto che ad un certo punto mi accorgo che devo scappare! Due ore e mezza sono volate! Ho un treno da prendere e una figlia da recuperare a scuola...
Esco dal museo di corsa, mi fiondo in metropolitana sperando ci sia subito un convoglio.
La fortuna è dalla mia. Arrivo in stazione e corro per riuscire a prendere la mia "Freccia"...
Ce la faccio x un pelo! Ma la corsa non finisce qui. Arrivata a Verona prendo la macchina, affronto il traffico cittadino e finalmente arrivo perfettamente in orario all'uscita della scuola di mia figlia...
Ci sono riuscita... anche questa volta!
I "super-poteri di mamma" hanno funzionato!
Respiro, guardo Zoe corrermi incontro con il sorriso. Le sorrido a mia volta e lei mi guarda perplessa, e dice: "sembra che hai corso come una matta, e si mette a ridere!" 
"Giusto un pochino..." rispondo io e penso tra me e me, "Ma ne è valsa la pena!"

P.s. un bel regalo da farsi? Andate a vedere una mostra anche da soli , perché no?

P.s. se andate in grandi città, Londra, Bristol, Venezia, Cisgiordania e tante altre, guardatevi bene attorno, potreste trovare un'opera di Banksy!






https://www.mudec.it/ita/banksy-mudec-milano/

per vedere gli altri miei interventi su Banksy, clicca qui

4 commenti:

  1. Bello Valeria ora anch'io ho visto parte della biennale 👍😘

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  2. Brava Valeria! Mi è piaciuto molto il tuo racconto.

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    1. Grazie! Portare un po' di gioia nel cuore delle persone mi rende felice e orgogliosa del lavoro che sto facendo!

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