martedì 23 febbraio 2021

Occhio!!! Stay Tuned!!!

 


Per i 100 uncini di capitano Uncino, anzi per i 1000 cannoni dei Bucanieri dei mari più impetuosi... No troppo poco... Uhmm... Ah ecco! Per il mitico tacco 12 della Piratessa più agguerrita di tutti gli oceani e mari dell'intero universo... costellazioni comprese... (si, si Editor, Cassiopea compresa)... Ci sono! 

Si! Santi numi! CI SONO!!!

Dopo mille peripezie (chiamiamole pure così, giusto per addolcire la pillola...) sto lavorando per me in primis, e anche per voi, per tornare a stuzzicare il vostro ormai "fine palato" artistico con le mie innumerevoli scoperte e peripezie. 

Ancora un po' di pazienza. 

Il vento piano piano sta gonfiando le vele del mio super veliero... e soprattutto gonfiando le gomme del mio Van che da troppo tempo è posteggiato con le quattro frecce... 

Dovete avere un po' di pazienza e tenere bene gli occhi aperti! Potrei scrivere al volo un post su due piedi... anzi sui miei tacchi... Anzi! In punta di pantofole!

Quindi....occhio!!! Stay Tuned!!!


giovedì 11 febbraio 2021

Ho visto una foto

 Ho visto una foto.

Ho visto una foto e mi sono "sentita".

Ho visto una foto e mi sono sentita dominatrice. 

Ho visto una foto e mi sono sentita dominatrice in un passato non troppo lontano.

Ho visto una foto e qualcuno, qualcosa, chissà, mi ha ricordato chi ero, chi sono e chi posso ancora essere.

Questa entità superiore che fa parte di me, mi ha ricordato quanto scavezzacollo sia stata nel fiondarmi giù, senza arte né parte, con gli sci da discese innevate, non sapendo neanche troppo bene come tenerli... quel cavolo di sci!


Le regole dello sci non le ho mai imparate. Limitazione mentale ne sono più che convinta. 

Eppure, le mie discese urlando e ridendo anche da sola o piantando le mie dolci terga sul manto nevoso, non le ho mai abbandonate.

Ricordo che un giorno pur di fare le mie discese, neppure la tormenta di neve mi ha fermato. 

Sono andata avanti ad oltranza a liberare il mio urlo da Klondike "ihauuuuuuuuuuuuuuu" con altri mantra lanciati al cielo per fare sentire a tutti che  c'ero. 

Fino a restare senza voce. Fino a farmi diventare le gote rosse.

Ho visto una foto.

Ho visto me.

Preparatevi...

venerdì 29 gennaio 2021

A ri-eccoci con Pollock!

 In un attimo di tranquillità la voglia di normalità conquista il mio essere... e allora? Eccomi qui a riflettere, scrivere e confrontarmi...


Oggi è il compleanno di Jackson Pollock!

Ve lo ricordate?

Ho scritto su di lui esattamente un anno fa. 

Ricordo ancora quanto ero elettrizzata nel parlarvi di lui... (se proprio dovete... cliccate QUI) Un grande artista letto da me! Una neofita dell'arte tanto impreparata quanto incosciente da volersi confrontare con il pubblico!

Io che parlo e scrivo di questo grande artista, inventore dell' action painting. 

O meglio di come sia riuscito a valorizzare di più l'idea "del come" e "del cosa" utilizzare per imprimere  i colori sulla tela. Trasmettere sensazioni uniche ed indescrivibili esclusivamente attreverso un gesto! Il fine non era tanto il risultato, di fatto puramente estetico. Il fine era il modo in cui tutto questo accadeva, si veniva a creare!

A distanza di un anno mi rendo conto che allora non ci avevo capito proprio un'emerita mazza... Ehmm, mammina volevo dire "nulla"... E che più precisamente, annaspavo nel cercare di trovare un senso. Una spiegazione.

Caspita ma come ero messa? Ignorante forte... Mentre adesso invece... "EHI?!? COSA C'E' DA RIDERE???"

Credo comunque che sia stata proprio questa falla nel mio curriculum artistico/culturale a farmi diventare quello che sono ora. Una blogger "un pochino più esperta"... forse... Ma ditemi, almeno a voi, sono simpatica? Per quell'essere, che almeno questa volta sono riuscita neanche a nominare... Vabbeh, lasciamo perdere...

Comunque... Orgogliosa di esserlo! Come cosa? Una blogger "un pochino più esperta"!

Ok, mi sono persa... Colpa dei medicinali?

P.s. La cosa che mi fa sorridere di più, è quanto tempo e forze intellettuali ho impiegato l'anno scorso per spiegare un concetto così... a mio parere ora "semplice". 

Niente in realtà lo è nell'arte, ma passatemi il termine, solo per questa volta!


lunedì 25 gennaio 2021

Happy B Day my super Blog!

 

 Happy B Day my super Blog!

Non voglio parlare del presente. Forse un giorno... man non ora. Ma... Voglio parlare di ciò che è stato, di ciò che è succeso:

Esattamente un anno fa nasceva "Quattro passi nell'arte in punta di pantofole"


Vi rendete conto? 

Ecco, che dire? Che la sua nascita è stata simile alla venuta dal mare della mitica Venere del Botticelli lo escluderei assolutamente. Ma comunque qualcosa di molto, molto importante! 

Ricordo una giornata freddissima, uggiosa con tanto di crisi da "prima donna" del mio adoratissimo Editor. Si dovete sapere che l'orso in questione c'entra ...e non poco!

Si, si Editor, l'idea è stata tua. Ispirato dall'ascolto di tutte le storie fantastiche, e a volte sconclusionate, che la sottoscritta ti riportava ogni volta che incappata in qualcosa di artistico. Fosse una mostra, un libro, un quadro, un film o una fiera.

Hai detto: "Apri un blog!". Non c'era la possibilità di una replica! Hai tirato fuori il pc e mi hai fatto vedere "Come si fa..." ...in men che non si dica... avevi fatto si che "Quattro passi nell'arte in punta di pantofole" fosse già in rete... "Ed ora scrivi. Scrivi qualcosa di te, della tua nascente ed innata passione... scrivi quello che provi..."

Ricordo bene la paura, il terrore, l'ansia impressa sul mio volto ma allo stesso tempo l'euforia, la voglia di crederci, e l'entusiasmo e il lasciatemelo dire "pepe nel sedere" che smuoveva il mio essere inesorabilmente verso questa straordinaria avventura! Ti davo del matto. Ti avrò ripetuto dieci, cento mille volte "Io? Ma dai... non so niente..." ma intanto già pensavo a cosa scrivire e a come scriverlo.

Ho provato e vissuto in questo anno, così tante emozioni che al ripensarci non ci credo neppure io. 

Dire che "ha cambiato la mia vita" è riduttivo. Purtroppo quest'anno non solo lui... ma meno male che c'era!

Si, direi che l'ha trasformata. In modo indelebile! Ed ora, in questo primo compleanno sono qui a fare il conto di quanti giorni mancano al mio tornare alla normalità. Visitare una mostra, scoprire un artista, girare fra le stanze di un museo... Si non vedo l'ora... E voi? Voi che mi avete letto, seguito, sostenuto, commentato? Come ringraziarvi? Con l'unica moneta che ad ora mi viene in mente: stare meglio, guarire! Per poter di nuovo un giorno farvi da occhi in giro per le mie "faccende artistiche"... Grazie! 

Buon compleanno Blog... sei parte di me.

lunedì 18 gennaio 2021

Il mondo mi ricrolla addosso ed io?

 Il mondo mi ricrolla addosso ed io?



Sono passati 8 mesi esatti da quel giorno di metà maggio in cui mi dissero che cosa avevo. 

Da allora ho lottato, ho sfidato me stessa e tutte le difficoltà. 

Da allora ho chiesto aiuto a chi poteva farlo perché credetemi in certe situazioni da soli non si va da nessuna parte. E non parlo solo di presenza fisica, anche perché con la pandemia purtroppo è stata ridotta all'osso, parlo di presenza incondizionata. Se qualcuno ti dice che c'è, te ne accorgi e lo senti anche se non hai occasione di toccarlo e vederlo dal vivo. C'è e basta!

Sono passati 8 mesi. 

Aspetto da giorni che mi dicano la data dell'intervento per concludere, in parte almeno, questa estenuante battaglia.

Sto male. Vengo ricoverata per controlli. 

Sarà quello, sarà quest'altro, chissà,  l'importante è che mi facciano l'intervento.

Attendo nel mio letto il verdetto dell'ultimo esame. Mi addormento. Sogno la mia vita spensierata e piena di avventure. 

Mi sveglio. Ai piedi del letto vedo 2 medici.

Oh cavoli! Eccoli sono venuti a darmi finalmente la data.

Guardo bene hanno i camici di colore diverso.

Una la riconosco è la dottoressa dell'oncologia. Penso: "Che ci fa qui che sono in chirurgia?"

Il mondo in un istante mi ricrolla addosso. Per la seconda volta vengo travolta da un cumulo di macerie pesantissime. Tutto si ferma.

I dottori cominciano a blaterare qualcosa ed io lì, da sola in quel letto di ospedale, capisco che ho perso la prima battaglia e devo purtroppo ricominciare tutto da capo. 

Sento qualche parola "Dobbiamo cambiare cura"... "Quella fatta non ha funzionato come ci si aspettava"... "E' dura ma lei deve essere forte più che mai"... ecc. ecc.

Guardo i miei aguzzini... Perché questo sono. In questo momento. Gli occhi sono inondati dalle lacrime che cominciano a scivolare giù. Il mio corpo è scosso da singhiozzi. 

Nessuno può abbracciarmi perché siamo in piena pandemia, ma la dottoressa mi prende per le spalle e mi dice che devo lottare.

Vengo lasciata sola. Piango. Non so che fare.

Sono annientata.

Piango tutte le lacrime che posso.

Smetto. 

Forse devo ancora dimostrare a questo essere subdolo chi è il più forte, chi è che comanda.

Lo visualizzo e lo guardo dicendo: "Tu non sai ancora con chi hai a che fare. Sei spacciato".


sabato 16 gennaio 2021

Verso... Sud... Cap. 2

Proseguono Le avventure in Van... Per le "puntate" precedenti... clicca QUI

Wow ritrovarmi per puro caso dentro al giardino di Daniel Spoerri è una sensazione stranissima perché è stato uno dei primi artisti che ho considerato alquanto... "strampalato".

Il ragazzo che mi ha beccato in flagrante mi sta accompagnando verso l'edificio principale... speriamo non voglia chiamare la sicurezza.

"...sa, in questo periodo la Fondazione è chiusa. Riaprirà in primavera. Cosa dice se prima di farla arrestare le offro un caffè e poi le faccio fare un giro?"

Sorrido imbarazzata, augurandomi che sia un simpatico scherzetto quello sull'arresto... In fondo  non sono una criminale... Oh cavoli, e se poi mi rinchiudessero veramente in cella? Cosa ne sarebbe della mia avventura in Van? E Editor? Quante risate si farebbe? Oh no! Non finirebbe più di prendermi in giro...

"Ehmm... volentieri... Ma senta, è proprio sicuro di volermi far mettere in gattabuia?"

"Chissà... magari riesce a farmi cambiare idea..."

"Oh certo, sicuro! Sarò bravissima! Non toccherò nulla e non combinerò nessun guaio... giuro... più o meno"

"Ok, affare fatto" Anche se non so a cosa andrò in contro... visto la presentazione!"

Sorvolo sulla misera battutina e mi gusto la mia tazzona di caffè nero bollente. 

Fortunatamente c'è pure un mix di ricciarelli e cantucci da mangiare. Questi dolcetti tipici toscani mi fanno impazzire  e la mia pancia esulta alla sola vista.

Thomas, così si chiama il ragazzotto, mi racconta un po' della Fondazione ma io come premesso non volendo essere da meno, sfoggio il mio sapere. Saranno serviti pure a qualcosa i corsi che ho fatto? Per non parlare di tutto ciò che mi ha insegnato Editor...

E così a mo' di superpippone alla Editor comincio...: "Spoerri prima di diventare un artista conosciuto in tutto il mondo fu un bravissimo ballerino e per guadagnarsi da vivere lavorò come cuoco e cameriere.

La sua fu definita EatArt,  arte commestibile.

Le sue opere sono tavole imbandite alla fine però di una cena o di un pranzo. Ogni oggetto, ogni residuo di cibo avanzato viene incollato esattamente dov'è. Poi le gambe del tavolo vengono tagliate, e il tutto viene esposto come fosse un quadro.



Ma dove sta il significato?

Tenetevi pronti!

Secondo lui attorno al tavolo avvengono episodi incredibili. Basta un niente e la vita intera può cambiare. Una parola di troppo. Una reazione inopportuna. Un gesto inaspettato... Può interrompere un clima e inevitabilmente trasformarlo, nel bene e nel male.

Effettivamente se ci penso non c'è nulla di più vero."

Wow sono sbalordita!ok è appurato che qualcosa di arte mastico!

Poi inizia lui.

"Ora le racconterò un po' di cose e poi le farò vedere le varie opere esposte... All’inizio degli anni ’90, l’artista svizzero Daniel Spoerri acquistò una tenuta sulle pendici del Monte Amiata, a circa 60 km a sud di Siena. Nelle mappe antiche questo luogo era denominato »Paradiso«, forse per il clima mite che favorisce una vegetazione  rigogliosa di numerosissime specie. Si potrebbe quindi giustamente parlare di un »giardino paradisiaco«. Qui Daniel Spoerri si è accostato alla natura e ha iniziato ad installare sculture.



Attualmente ospita 113 installazioni di 55 artisti su un territorio vasto circa 16 ettari, ricchi di bosco, macchia mediterranea ed olivi. Qui si attraversa una Toscana non come la si conosce dalle foto del calendario o in cartolina, ma un paesaggio lussureggiante e incantato che nasconde misteriosi ed inaspettati incontri con segni artistici ora mimetizzati, ora che cercano di imporsi alla natura."



Le opere che vedo sono veramente fantastiche e inimmaginabili allo stesso tempo. Certo che questi artisti hanno una fantasia stratosferica! Pensate che La villa principale offre camere per brevi soggiorni e ci sono pure un bar e un ristorante. 

Certo che camminare con i miei super tacchi alla scoperta di queste meraviglie è super faticoso, ma siccome sono una "superblogger d'assalto" l'immagine è fondamentale! Peccato che improvvisamente uno dei miei tacchi abbia deciso di infilarsi nella griglia di un tombino in mezzo al giardino e che nel mentre sia pure partita l'irrigazione automatica... Risultato? Io fradicia e il mio accompagnatore fermo in un angolo che ride a più non posso! Screanzato! Maleducato!!!

Dopo essere riuscita a liberarmi mi dirigo verso il mio Van ho decisamente bisogno di una doccia e di qualcosa di asciutto... il guaio è che quando arrivo al cancello è chiuso e penzola ancora la mia gonna. E ora? 

Thomas mi guarda. E semplicemente spinge il cancello che si apre senza bisogno di alcuna chiave.

"Ehmm... vorresti dirmi che è sempre stato aperto ?"

"Beh... si, certo!"

Grrrrrrrrrrr.

Thomas resta sbalordito dal mio super Van chiccoso. 

Questo ragazzo oltre ad essere carino, alla fine risulta essere anche simpatico. Peccato sia così giovane, non che io sia vecchia, intendiamoci, ma io preferisco gli uomini maturi.

Quando finisco di darmi una bella ripulita ed essermi messa qualcosa di comodo, gli chiedo se gli va di pranzare con me, niente di che, ovviamente una semplice pasta. Lui accetta al volo. E così mentre il mio nuovo amico si procura una buona bottiglia di vino rosso io preparo una super pasta al pomodoro! Si, che avete da ridere... se è fatta bene è buonissima! Soprattutto se ci metto un po' di erbette.  Giusto, giusto qui fuori ho visto qualche rametto di rosmarino e pure di timo. Quindi raccimolo le mie spezie, le frullo per benino, perché odio i pezzetti, ti si incastrano tra i denti, e... "Voilà, les jeux sont faits". 

La pasta è pronta. Ed è eccellente! Pure Thomas lo dice che per l'occasione si è presentato anche con un mazzolino di fiori! Ah chissà quando lo racconterò a Editor... Sarà orgoglioso di questa cuoca perfetta e forse magari un po' geloso. Seee....

Più guardo il mio invitato carino e più lo vedo... riempirsi di strane macchie rosse sul viso.

Bah, forse sarà il caldo. Però continuano ad aumentare.... Forse è il caso che lo avvisi? Si, decisamente....

"Senti, per caso sei allergico a qualcosa?

"Oh no... Cioè si... ma solo al rosmarino... perché?

Il resto potete immaginarlo! Ma come è possibile?!? L'unica volta che mi si presenta un bel figo davanti e ho l'occasione di cucinargli qualcosa... Alla fine mi tocca caricarlo sul Van per portarlo di corsa al pronto soccorso... Ma dico ma è mai possibile? 

Editor da quando gliel'ho raccontato non fa altro che prendermi per i fondelli! 

Mannaggia a me che gliel'ho raccontato...


martedì 12 gennaio 2021

Sto scalpitando. Io non so se ce la faccio.

 Per questo l'arte, quella vera, quella che viene dall'anima è così importante nella nostra vita. L'arte ci consola, ci solleva, l'arte ci orienta. L'arte ci cura. Noi non siamo solo ciò che mangiamo e l'aria che respiriamo. Siamo anche le storie che abbiamo sentito, le favole con cui ci hanno addormentato da bambini, i libri che abbiamo letto, la musica che abbiamo ascoltato e le emozioni che un quadro, una statua, una poesia ci hanno dato.

Tiziano Terzani



Sto scalpitando.

Io non so se ce la faccio.

No non credo proprio di farcela.

Oooooh mannaggia....

È più forte di me. E chi lo avrebbe mai detto!

Cosa cavolo sto dicendo? Si si avete ragione ora ve lo dico.

Da quando vi ho detto che questo sarebbe stato un periodo di pseudo pausa del blog, mi è scattato qualcosa dentro. Qualcosa di strano.

Di inaspettato. Si, di inaspettato!

Mi spiego meglio:

Da quel momento ho sentito che mi manca qualcosa. I conti dentro di me non tornano affatto. 

È come se una fetta di me, di Valeria, fosse stata messa in "standby". Con ovviamente conseguenze catastrofiche! Avete sentito bene: C A T A S T R O F I C H E. È come se mi fosse venuta a mancare la terra sotto i piedi, in quello stato dove le emozioni più vere, più pure, di gioia, di entusiasmo, di frenesia, di voglia di conoscere, di indagare, di stupirmi all'infinito, tirano fuori il meglio di me. Insomma l'essenza di me. Ammetto il panico ha fatto la sua parte. E ciò non lo tollero. 

It's time for a change!

Questa situazione e questa sensazione non mi piace.

Non la sopporto.

Mi manca il fatto di mettermi in gioco per scoprire e scovare di cosa scrivere. 

Mi manca l'adrenalina.

Mi manca l'ebrezza di sapere le reazioni più disparate dei miei lettori. 

Mi mancano le pappardelle lunghe un km. di Editor per dirmi magari che ho sbagliato a scrivere il tempo di un verbo! Dovreste sentire i suoi sermoni!

Mi manca ridere tra me e me mentre scrivo i miei pezzi. E accorgermi di quante malefatte combino nel ricercare e nel cercare di comprendere, spesso sbagliando, il mondo dell'arte. 

Oh Santa Polenta! Io sento e voglio che questo blog resti vivo, attivo più che mai. E quindi col cavolo che mi fermo. Ok, quando sarò fisicamente impedita salterò un pezzo o due... ma solo in quel caso!

Si, Editor hai sentito bene. La tua vacanza è già finita. Cosa? Non hai fatto nemmeno in tempo a cominciarla? E ti eri già preparato per entrare in letargo riempiendo la tua dispensa di tutte quelle cose buone che tu adori cucinare? Niet! Nisba! Stop.

Lo farai correggendo i miei post. Così sarai più ispirato e magari più distratto, lasciando correre qualche "involontaria" castroneria!

Che ci posso fare, l'arte è vita! 

Ma scusate la vacanza l'avevo già cominciata? 

Nooo? Perfetto. Allora sono ancora in tempo a farmi rimborsare il biglietto... Ah dite che l'hotel 5 stelle cadenti, non rimborsa ma chiama solo quando è ora? Allora non aspetterò. Che è sicuramente meglio! Intanto...