Finalmente il Van è ritornato tra le mie mani! E' pomeriggio e decido di partire.
Direzione... Bruxelles: Museo Magritte.
Scarlett insiste perché mi fermi per la notte ma sento che è ora di ripartire.
Allora con la sua gentilezza innata, mi riempie il frigo e la dispensa di prelibatezze. E abbracciandomi mi augura buon viaggio!
Mi metto in moto. Sono felice. Ho conosciuto persone splendide, disponibili che mi hanno fatto sentire a mio agio. Mi sono sentita libera di essere spudoratamente me stessa. Senza filtri, senza finzioni, senza giudizi.
Si, ho combinato qualche piccolo pasticcio... ma niente che non fosse risolvibile... E poi ho cantato a squarcia gola, mi sono anche leggermente "inciuccata" con la birra, ho cucinato e sfidato le forze gravitazionali della cucina. Ho litigato con anatre o oche che siano, "nuotato" nei loro escrementi... ma soprattutto ho riso, ho respirato, sono stata bene. Sono stata Me.
Il buio avvolge ora tutto il paesaggio. Fa molto freddo. Credo che la temperatura questa notte scenderà sotto lo zero di un bel po'.
Guido prudentemente. Il ghiaccio mi fa paura.
Una leggera nebbiolina si sta levando e quindi, quando non vedo più un ficco secco, anche per la stanchezza, mi arrendo e cerco un posticino dove posteggiare la mia casetta "viaggiante".
Mi faccio una cenetta frugale e poi con una bella tazza di tisana fumante esco.
La nebbiolina di prima si è momentaneamente diradata. Attorno a me solo canali che sicuramente, questa notte ghiacceranno.
Guardo l'acqua e colgo un qualcosa di magico. Si, ci sono dei riflessi. Metto a fuoco... O mamma, che spettacolo! Ci sono un miliardo di puntini luminosi. Alzo lo sguardo al cielo e lo spettacolo di stelle che mi si para davanti è a dir poco stupefacente.
Sorrido, in quel momento squilla il telefono! Sempre nei momenti meno opportuni! E... indovinate un po' chi è? Si è lui: Editor.
Sicuramente vorrà sapere dove mi trovo esattamente... mica lo so ovviamente! Sapete, ho scoperto che in fondo in fondo, è anche un po' umano, poco eh... non esageriamo.
Forse si sente in dovere di tenere sotto controllo questa eterna adolescente. Si perché a detta sua "non c'è da fidarsi!" Capperi! Eppure mi sembra di essere una "super piratessa"! Chissà!
"Ciao allora sei arrivata a Bruxelles?"
"Bah, a dire il vero non saprei... ma ti posso assicurare che sono in un posto fantastico e... sto ammirando un cielo stellato sbalorditivo"
"Wow! Raccontami, dai..."
"Raccontami??? Ma non si può raccontare! Si può solo "vivere" un momento come questo!"
A volte Editor mi lascia... come dire? Spiazzata...
"Come puoi raccontare un cielo così..."
"Sono sicuro che tu lo puoi fare... Anche perché è impossibile farti star zitta... blateri in continuazione e se non hai nulla da dire.... ti sforzi pur di trovare il pretesto per farlo..."
"Uhmmm allora me ne starò zitta..."
Passano 2 secondi... 3... 4...
Ok, non ce la faccio! Ha ragione ho un'esplosione dentro.
"Ok touché! Vuoi sapere cosa ne penso ti accontento subito...
...Io vedo un tappeto di minuscole lucine, lo so che sono stelle, ma rappresentano di più. Per me potrebbero benissimo essere sogni realizzabili o possibilmente realizzabili o irrealizzabili ma sogni belli. Per me potrebbero essere viaggi, viaggi lontani e avventurosi. Per me potrebbero essere sorrisi che donano morbidezza alle lunghe giornate. Per me potrebbero essere voci che arricchiscono in ogni istante la mia esistenza. Per me potrebbero essere colori che rendono viva la mia anima. Per me potrebbero essere le mille fragranze che permeano il mio olfatto...
...Più le guardo e più mi vengono alla mente un vortice di stelle che vuole avvolgermi con tutta la sua incredibile magia ed io sono pronta a lasciarmi travolgere..."
"Caspita... lo sapevo che avresti trovato le parole per esprimere quello che provi. Sì ok, in modo contorto e in un linguaggio arcaico preistorico come sempre, ma lo hai fatto...
Sai immaginando quello che mi hai raccontato, mi viene da pensare al "cielo stellato" di Van Gogh..."
"Giusto!!! Ecco la mia prossima tappa potrebbe essere benissimo ad Amsterdam al museo Van Gogh!..."
Il freddo glaciale sta pungendo il mio naso ma non ho voglia di rientrare... l'aria surreale mi trattiene... i miei occhi si perdono ancora... guardo in sù e mi viene spontanea una domanda:
"Editor, qual è la tua costellazione preferita...?"
"Perché? Adesso uno dovrebbe avere pure la costellazione preferita? Ma che cavolo" Io sarò di vecchio stampo ma ai miei tempi si parlava di colore, film, piatto preferito..."
Dimenticavo che è proprio un Orso!
"Beh, io ce l'ho, o per lo meno è quella che ha la storia più affascinante..."
"Percepisco che non vedi l'ora di dirmelo e se anche ti dicessi che non mi interessa tu troveresti il modo di dirmelo... quindi... Dimmi..."
"Si, si, Ok... allora... è... si, è Cassiopea... e ora stai zitto! Ascolta per una volta..."
Entro in modalità cicerone. Ah tiè questa volta ti ho fregato la scena Editor...
"Questa costellazione è di facile riconoscimento grazie alla sua figura a zig-zag, si nota specialmente nelle notti stellate autunnali come questa, sebbene dall'emisfero nord sia ben osservabile per quasi tutto l'anno ed è attraversata dalla Via Lattea.
Cassiopea fu la moglie vanitosa e boriosa del re d'Etiopia Cefeo, che si trova vicino a lei in cielo a formare le uniche due costellazioni celesti dedicate a un marito e a una moglie.
Un giorno, mentre era intenta a pettinarsi i lunghi capelli ricciuti, Cassiopea osò dichiarare di essere più bella delle Nereidi, le ninfe del mare. Le Nereidi erano le cinquanta figlie di Nereo, il cosiddetto Vecchio del Mare. Una di esse, Anfitrite, era la sposa di Poseidone, il dio del mare. Le Nereidi si rivolsero a Poseidone perché punisse Cassiopea per la sua vanità, e il dio mandò un mostro a razziare le coste del paese di Re Cefeo.
Per acquietare il mostro, Cefeo e Cassiopea incatenarono la figlia Andromeda a una costa rocciosa per sacrificargliela, ma la fanciulla fu sottratta a quell'atroce destino dall'eroe Perseo, come narra uno dei più famosi racconti di salvataggio della storia.
Come ulteriore punizione a Cassiopea toccò di girare eternamente intorno al polo celeste, a volte in una posizione poco dignitosa, cioè sottosopra. In cielo è rappresentata seduta sul trono che giocherella con i suoi capelli..."
Finisco di raccontare tutta soddisfatta la mia storia ma... dall'altro capo del telefono sento uno strano rumore... sembra il tipico rumore di chi sta ronfando di gusto!
Non ci posso credere! Si è ADDORMENTATO!
E poi ditemi che non è Orso! Sono stizzita! Si, perché per una volta tanto che volevo mettere in mostra il mio sapere... lui... vabbè lasciamo perdere... sorrido tra me e me, riguardo il cielo e proprio alla mia destra la vedo. Si è lei! E' Cassiopea... le strizzo l'occhio e le dico "Se fossi vissuta nella mitologia come te, probabilmente, scaramacai e vanitosa come sono, sarei lì al tuo fianco... Buona notte stelle."