mercoledì 18 novembre 2020

Il Van "rubato", Mirò e il Rossetto Dior


 

Ed il sogno continua...

Dopo aver passato la nottata al distretto di polizia cercando di spiegare in un francese strascicato che ci era stato concesso di visitare il museo dal direttore in persona (che in quel momento era irrintracciabile perché aveva il telefono spento, mannaggia a lui!!!) Editor mi ha riaccompagnato al parcheggio del Van per darmi una rinfrescata e... O Santa Polenta!!! Il Van non c'è più! 

Me lo hanno rubato!

Ho il cuore in gola "mi hanno rubato il  Van... me lo hanno rubato..." esclamo con un misto tra terrore e incredulità "Non ci posso credere!" ed inizio a singhiozzare...

Editor guarda bene e poi col suo fare pomposo dice "Certo è che se tu non lo avessi parcheggiato in divieto di sosta magari non te lo avrebbero... sequestrato!" e con superiorità mi indica un cartello con su scritto "divieto di sosta, rimozione forzata!"

"Ma ieri non c'era quel cartello! Ne sono sicura! Cioè... quasi sicura.... va bene forse c'era, ma la stanchezza del viaggio e l'euforia della serata... Ok, ok, hai ragione tu." Non potete immaginare quanto mi costi ammettere che ha ragione. GRRRR Che rabbia!

Passiamo le due ore successive alla ricerca dell'autorimessa che ha in "ostaggio" il mio gioiello e dopo aver sborsato ben 250 euro finalmente lo posso riabbracciare.

Editor quest'oggi vuole portarmi in un posto magnifico: il tempio dell'arte moderna e contemporanea "De la ville de l'amour " le Centre Pompidou.



Arriviamo lì davanti. Resto a bocca aperta! L'edificio che ho sempre visto nel mio libro di francese delle medie e superiori finalmente è qui di fronte a me. Ed è spettacolare. 

Sto scalpitando, non vedo l'ora di entrare ma... prima Mr. Gallery mi fa una predica, come se fossi un'adolescente.

"Mi raccomando questa volta cerca di comportarti come si deve. Non toccare nulla, non inciampare, non fare domande assurde alle hostess delle sale, non inciampare ah l'ho già detto... insomma profilo basso! non facciamoci riconoscere... d'accordo?"

"Ufffi, neanche fossi una criminale..."

"Scaramacai è già abbastanza! E con te non si può mai sapere".

Ecco Editor è sempre esageratamente catastrofico! Neanche avessi combinato chissà che cosa.

"Ok, prometto che sarò un'artblogger modello"

Finite le prediche chilometriche finalmente entriamo. Waw è a dir poco spettacolare. Vedo opere importantissime che ho sempre visto nei libri o online. 

E poi, ad un certo punto, arrivo in una sala dove c'è il famosissimo trittico Bleu I, II, III di Mirò. Resto letteralmente senza fiato! Io non me lo immaginavo così grande. Mi sento immediatamente avvolta, cullata, immersa in questo blu. 


Blue I, II, III è un trittico creato nel 1961. Si tratta di una serie di 3 dipinti a olio astratti dell'artista moderno spagnolo Joan Miró. I dipinti si chiamano Blue I, Blue II, Blue III e sono simili. Sono tutti dipinti di grandi dimensioni di 355 cm x 270 cm ciascuno.


Per Miró questo colore ha avuto un significato speciale. Per lui questo blu infatti era il simbolo di un mondo di sogni cosmici, uno stato di incoscienza in cui la sua mente scorreva chiara e senza alcun tipo di ordine. Questo blu era il colore di una notte surreale ed eterea, una notte che incarnava l'unico luogo in cui i sogni potevano esistere nel loro stato più crudo, non toccati e non censurati dal pensiero cosciente e razionale. 

I dipinti astratti di Miró trasmettevano i suoi sogni e il suo subconscio, e spesso parlava di dipingere liberamente senza averne veramente il controllo; piuttosto, lasciando che i pensieri fluidi e i cambiamenti della sua mente muovano il pennello attraverso la tela, una tecnica chiamata "automatismo psichico". Bleu II esemplifica il suo stile distinto; l'artista utilizza pennellate rade e uniformi su tutta la tela, conferendo all'enorme distesa del dipinto una sensazione ancora più vuota, enfatizzata ancora di più dal distinguibile blu sognante dello sfondo.

Pensate che il primo libro di arte che ho regalato a Zoe è proprio " il giro del cielo" di Joan Mirò e Daniel Pennac e una delle opere di riferimento è proprio questa. "Questo libro ha come protagonisti un padre e una figlia che giocano insieme a inventare una storia guardando dei quadri. 12 celebri quadri di Mirò illustrano un fantastico viaggio di una bambina al di là del cielo. Una storia iniziata dalla figlia e continua ta dal padre, in un dialogo intenso, affettuoso è pieno di confidenze che parla di infanzia, attraverso un immaginario album di famiglia. Un gioco ricco di poesia e di creatività per leggere e amare l'arte."

Esco dalla sala fortemente provata. Le mie emozioni sono state messe in gioco per benino... ora ho bisogno di respirare e, di riassettare un po' il mio aspetto. 


Quindi con nonchalance tiro fuori dalla borsetta il mio rossetto Dior e proprio sul più bello... mentre sto per metterlo sulle mie dolci labbra... mi scivola di mano cadendo rovinosamente per terra. "Noooo il mio rossetto!" Esclamo quasi urlando! 

In quel mentre un uomo un po' di corsa (cosa ci farà mai di corsa da queste parti...) ci scivola sopra  cadendo a terra e sbattendo pure la testa! E con mio orrore urlo per la disgrazia appena avvenuta "Oh no lei ha spiaccicato il mio rossetto  per terra maleducato che non altro" e presa dall'impeto gli do pure una borsettata!!! Editor è allibito... Guardo il mal capitato alquanto intontito che cerca invano di rialzarsi, ma in quel momento arrivano 2 guardie della sicurezza e lo bloccano. 

C'è un momento di tafferuglio. Io e Editor ci guardiamo senza capire. Ora, arrestarlo perchè mi ha rovinato il rossetto, mi sembra eccessivo! Però quel signore viene veramente ammanettato. Poi le guardie si girano verso di me. Oh cavoli ecco, questa volta mi arrestano veramente. E solo per il mio Rossetto! 

Editor mi guarda e dice: "E no è? E ora che succede?". 

Il poliziotto mi guarda dicendo: "Scusi mademoiselle, è suo il rossetto?"

"Ehmm... no, sono innocente... cioè si... si certo è mio ma non ho fatto nulla e... è pure firmato! E' un rossetto Dior, capperi!"

 Editor sta per svenire mentre il gendarme dice: "Mi dispiace molto per... ehmm per il suo rossetto,  ma vorrei farle sapere che grazie al suo "Dior" siamo riusciti ad arrestare uno dei ladri più ricercati degli ultimi tempi!"

 Resto di stucco. Editor compreso.

 Non ci posso credere. "Quindi non sarò arrestata! Dice davvero? Evviva! Sa credevo che.... Ehi? Ma ora, il mio rossetto chi me lo ripaga?"

 "Visto l'atto eroico intrapreso la onoreremo  facendole pervenire una collezione di rossetti direttamente da Maison Dior!! Ovviamente dovrà rilasciare anche qualche intervista, qualche dichiarazione foto ect. ect. Visto che era mesi che cercavamo di acciuffarlo!"

 Editor non crede alle sue orecchie. Per una volta tanto non può sgridarmi! Questa volta il mio comportamento è stato ineccepibile! O quasi...

 Ora che ci ripenso... ma vi rendete conto? Sarò sulle più importanti riviste patinate di Francia e dintorni... Oh cavoli! 


Devo assolutamente fare shopping e prendermi qualcosa di adatto per le foto e poi devo farmi rifare trucco e parrucco e poi... cos'è questo scampanellio? Un altro allarme? Ancora?!?

No... purtroppo è la sveglia!...

 

 

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