Sabato 31 ottobre 2020
Mi sento come Wendy. La "sorella grande" della storia di Peter Pan quando si siede davanti alla finestra e con aria leggermente malinconica sogna.
L'età in cui si deve trasformare in adulta è ormai alle porte... ma lei vuole sognare perché chi l'ha detto che lo si può fare solo da bambino... da ragazzino...
Avevo un sogno questa mattina. O meglio, era un regalo che volevo fare ai miei 2 "Pirati". Portarli a Villa Bassi a Abano Terme. Ieri sera ero tutta felice e ho acquistato i biglietti. Ma a volte fare le cose prima non conviene.
Questa mattina quando ho aperto gli occhi, ho sentito qualcosa che nel mio corpo non andava. Ho cominciato ad autoconvincermi che: "tranquilla sarà solo un po' di stanchezza, d'altronde ieri hai fatto shopping hai fatto l'aperitivo con la Francy, ti sei spazzolata per cena un mix di formaggi erborinati da urlo con composta di cipolle rossa e hai letto fino a tardi..."
Mi alzo, mi doccio e penso all'incredibile mostra e alla villa che vedrò oggi pomeriggio.
Mi vedo scorrazzare tra le sontuose stanze alla ricerca dei miei artisti preferiti. Penso al vestito da mettermi e a quanto ci tengo ad essere bella. Sentirmi bella. Donna e femmina. E soprattutto raggiante per farmi qualche selfie strepitoso da far vedere a voi. Il cuore mi batte forte, forse un po' troppo... lo ignoro, è l'emozione, di sicuro.
Preparo una colazione salata e dolce allo stesso tempo e me la godo con calma. Chatto con i rimandi che ho del post di oggi e...
Editor mi video-chiama e dal suo sorriso si capisce che è felice per me. Per quello che andrò a vedere. Io sono felice, ma dentro di me sento che qualcosa oggi potrebbe avere un risvolto diverso.
Editor mi conosce bene e capisce al volo che ho qualcosa che mi preoccupa. Quindi dopo aver insistito un po' con il suo "che c'è? Avanti dimmi..." gli "vomito" addosso i miei dubbi amletici... mi rassicura col suo fare da orso burbero dicendo: "avanti muoviti un po', non pensarci! Su dai, vestiti che sei ancora in pigiama all'alba delle 10 30!".
Riattacco un po' rincuorata. E mi dico "Si dai, pensa positivo".
Sento una sensazione strana, ma sorvolo, non la voglio ascoltare. Qualche dolorino sordo comincia a farsi sentire... Ma è solo un pochino... nulla di più... Metto la testa sotto la sabbia e... Lo ignoro.
Proseguo, faccio, brigo ed in testa ho in mente lo spettacolo che vedrò oggi... Ho visto le foto sul sito e sono convinta che la mostra e la location saranno fantastiche.
Ma il respiro si fa meno leggiadro. Comincio ad essere in affanno... No, no... è solo suggestione...
Ok, per sicurezza mi misuro la febbre.
Dentro di me comincio a sperare di non averla. Inizio a pregare quel Dio che ultimamente sta mettendo a dura prova la fede che ho in lui.
Incrocio le dita sapendo benissimo in cuor mio che questi riti scaramantici non servono ad un piffero... Ma mai dire mai! Magari per una volta ho una botta di...
Ecco, ci siamo. Respiro, ho gli occhi chiusi, faccio come i bambini piccoli quando si nascondono il viso perché hanno paura di vedere. Apro prima un occhio e lentamente visto che non riesco a mettere a fuoco bene sono costretta ad aprire pure l'altro. Guardo il termometro.
Gli occhi si velano... Anche se so benissimo che 37,2 non è febbre, semmai alterazione, per me è febbre. Nella mia situazione non posso fare finta di nulla. E' Febbre! Ok stiamo calme!
Il mio sogno si sgretola. Addio mostra... Addio giornata spensierata, vestito, trucco e selfie...
Chiamo i "pirati". Li avviso dicendo loro che purtroppo io non potrò accompagnarli, ma che i biglietti ci sono e desidero con tutto il cuore che loro oggi possano godere e diventare i miei occhi. E che i loro sensi possano riportarmi le loro emozioni che io non potrò vivere. E che i loro telefoni possano svelare la magnificenza dei miei artisti preferiti: Fontana, Burri...
Mi arrendo all'evidenza. Sono delusa e spossata. Comincio a riflettere. Se loro saranno così bravi da andare lo stesso per me sarebbe una vittoria perché significherebbe che un po' di entusiasmo gliel'ho trasmesso. Se invece dovessero decidere di rinunciare, vorrà dire che è perché volevano andare con la loro piratessa!
Quindi sarà una scelta positiva in ogni caso! Sorrido e penso ai vestiti che ho acquistato ieri.
Rido e mi sento un po' sciocca. Se non vado alle mostre e non vado in giro perché, o non sono in forma o ci chiudono in casa, dove capperi li metterò mai?
Sapete una cosa? La risposta è semplice: in casa! Non mi priverò della sensazione di sentirmi bella, sicura e affascinante solo perché non posso andare dove voglio! Lo farò per me e sarà divertente, e sano per la mia autostima. Sono sicura che li userò presto... si, nei miei sogni... e non solo! Si perché presto torneranno a realizzarsi! Torneranno realtà! Parola di piratessa!
E... se proprio dovrò farlo... mi farò i famosi "selfie a regola d'arte" e ve li propinerò su queste pagine!
Ecco!!!
Già mi vedo... Vestita, truccata e pettinata di tutto punto mentre... spolvero, stiro, lavo i pavimenti, faccio la terapia e pure da mangiare! Nonostante qualcuno sostenga che io e i fornelli siamo "nemici/amici!"
Epilogo
I miei "pirati" alla fine non sono andati perché sostengono che era una cosa che si doveva fare insieme...
Sarò sincera un pochino mi dispiace. Avrei voluto che si divertissero anche senza di me. Ma in fondo sono anche contenta... Si perché è stato un gesto carino. Eh si, devo ammetterlo mi vogliono veramente bene! Mi fanno sentire amata e coccolata. Grazie Edo. Grazie Fabio.
P.s. E a voi è mai capitato che un sogno si infrangesse di punto in bianco?
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