17 settembre 2020
Vi è mai capitato di cominciare un lavoro e trovare poi un qualcosa e perdervi nei meandri dei ricordi più reconditi? E trovarvi così, dopo un paio d'ore, ancora all'inizio di quello che avevate in programma di fare e mille altre idee per la testa?
No? Oh cavoli! Allora è solo un mio difetto?
Uhmm... Non ci credo... Impossibile... Se seguite il mio blog non potete assolutamente essere perfetti!
No Editor, tranquillo. Non era riferito a te... lo sappiamo che tu ti ritieni un essere "perfetto", che tu sei un'eccezione e... Amici, è la solita storia. Lasciamoglielo credere... ad una certa età inutile infierire...dobbiamo essere tutti più comprensivi...
Comunque, vi dicevo... Questa mattina a casa dei miei, riassettando, un vecchio cassetto nella mia cameretta di quando ero bambina ho fatto una scoperta straordinaria!
Come? Certo che sì! Ora sono una donna. Donna indipendente e adulta! Ok, qualcuno a volte dice matura... anche se subito dopo mi da dell'eterna adolescente... Mah... Non capisco...
Vabbeh, cosa non si fa pur di trovare qualche tesoro... qualcosa che ricordi quel tempo spensierato di una volta... Io ho trovato il bigliettino della mia prima comunione... Mamma mia! I ricordi sono arrivati velocemente. E mi hanno "intorcinato" le budella! E come non ricordarsi anche che per l'occasione mi avevano vestito come una suora! Vi assicuro che è stato un trauma infantile!
E come non ricordare il primo libro tutto mio che mi è stato regalato: "Le favole di La Fontaine"
Ma torniamo al biglietto, o santino, come lo volete chiamare. Ora vi racconnto...:
...Fatalità proprio qualche giorno fa ho trovato sui social un articolo che parlava di un' immagine. Una immagine in particolare, che è stata ed è tutt'ora, il soggetto di tali biglietti... Sarà questo che mi ha incuriosito e fatto venire la voglia di riordinare? Uhmm... Ok, beccata! Però, vi giuro, che il riordino poi c'è stato veramente! Credetemi!
Dovete sapere che c'è dietro una storia alquanto interessante.
E' un'immagine famosa, che tutti abbiamo ricondotto ad immagine della Madonna col bambino che in realtà riproduce una bambina di undici anni, Angela che tiene in braccio il suo fratellino Giovanni.
"L'autore, il pittore Roberto Ferruzzi (Dalmazia 1853 - Luvigliano, Colli Euganei, 1934) era figlio di un noto avvocato che dopo gli studi classici, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Padova.
Molto dotato nel disegno, pur continuando i corsi universitari, studiò anche disegno e pittura e si dedicò anche alla pratica della musica. Nel 1879 si stabilì a Luvigliano (Colli Euganei) dove si dedicò esclusivamente alla pittura, creando attorno a sé un cenacolo culturale che divenne meta dei maggiori artisti dell’epoca.
L'immagine dei fratellini colpì il pittore per la sua tenera dolcezza, e la riprodusse in un dipinto che intitolò ‘Maternità’.
Pensate che il dipinto fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1897 e venne anche premiato. Il successo popolare suggerì di modificare il titolo in ‘Madonnina’.
Il quadro fu acquistato per tremila lire, cifra astronomica per l’epoca, e più volte rivenduto. Infine fu acquistato dai fratelli Alinari, noti fotografi di Firenze che lo misero in esposizione nei loro studi. Fu ancora rivenduto, ma i fratelli Alinari si riservarono i diritti di riproduzione. La "Madonnina", detta "delle vie", o "del riposo", fu riprodotta in migliaia di copie: biglietti, "santini", oggetti di devozione e chi più ne ha, più ne metta.
Durante la Seconda Guerra mondiale, l'ambasciatore americano in Francia, John G.A. Leishman, acquistò il quadro, ma durante il viaggio verso gli Stati Uniti la nave venne silurata e la bella Madonnina finì in fondo al mare. Alcuni sostengono che non sia perduta, ma in una collezione privata in Pennsylvania."
E qui rimane ancora oggi, un alone di mistero...
Curiosità: la ragazza del ritratto, si era nel frattempo trasferita a Venezia. Si sposò e seguì, nel 1906, il marito in California, a Oakland. Ebbe dieci figli, ma la sua felicità svanì per l’improvvisa morte del marito. Vedova, non fu in grado di affrontare le avversità della vita e i suoi figli furono ospitati in orfanatrofio e lei, in preda alla disperazione, fu internata in manicomio. Morì nel 1972.
La Madonnina è il dipinto “sacro” più riprodotto al mondo.
Questa storia anche se con il finale un po' triste, mi incuriosisce. Non avevo mai pensato che dietro ad una immagine così, ci potesse essere una storia così intensa. Una storia diversa da quella che io e tanti altri, immagino, avremmo mai potuto solo pensare!
Questo è l'ennesima conferma che un' opera d'arte potrebbe benissimo essere, anzi lo è, un tesoro dai mille significati...
Sta a ciascuno di noi avere la voglia e a volte il coraggio, di scoprirli per poter così arricchire di bellezza la nostra vita.
P.S. E voi come eravate vestiti alla prima comunione?
Ciao Valeria! Anni 80, a casa mia le femmine indossavano vestiti da sposa (o damigella) colore bianco lungo.... I maschi non erano di meno, il vestito.... Io non ero d'accordo con colore e cifra costoso.... Nella ultima settimana, prima del giorno della comunione... Cambio le regole.... Com mamma sostenermi, vestitino giallo pastello, lungo sopra ginocchio, scarpette bianche.... Felicissima... Ho rifatto l'armadio... ma, il vestito ho usato tanto... Al contrario de
RispondiEliminale mie compagne... più un zaino nuovo...
Che dire: sei una Grande!Sei riuscita a fare ciò che desideravi per rendere unico ed indimenticabile un giorno così importante e per questo resterà dentro di te un bellissimo ricordo. Complimenti!!!😁👍🤩
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