mercoledì 8 luglio 2020

Vermeer!



Mercoledì 8 luglio 2020

Uffi, uffi, uffi!
"Cosa avrà mai da lamentarsi ora?!?" qualcuno di voi starà pensando... Ma non sopporto più chi mi dice: "Cara, devi avere pazienza!" Pazienza un ficco secco!
Io che ero convinta di essere "la Donna Bionica"!

Lo so, lo so, non si può cominciare un pezzo così, ma per le 1000 balene di Capitan Uncino, posso dire che questa situazione mi sta proprio stretta? Ok? Me lo concedete?

Pensate che oggi sono riuscita a fare il giro del quartiere.  Un passo da gigante se si pensa che fino a ieri facevo solo il giro della casa!
Eppure non mi accontento voglio tutto e subito! E quando mi accorgo che le forze non sono ancora dalla mia parte, mi vengono letteralmente i fumi al naso!
Io avevo già fatto i miei calcoli precisi:
oggi giro della casa; domani del quartiere; poi si raddoppia; si allunga... Poi magari la prossima settimana si prova la macchina... e... a fine mese sono dentro ad un museo... Si, ci sta!
Non con la macchina, ovviamente, ma col telefono a immortalarmi in strepitosi selfie con altrettanto strepitose opere!!!

E invece mi dicono che "devo portare pazienza"!

Ma mi conosco e so che non desisto... prima o poi ci arrivo.

Museo, tieniti pronto... non so cosa potrebbe succedere la prima volta che varcherò la tua soglia dopo tanti mesi di estenuante attesa e con la voglia che mi ritrovo, ma...

Beh, sicuramente farei una delle mie belle figurette!
Già mi vedo là talmente in preda all'emozione, che mi farei richiamare 200 volte.
Poi, sbadata come sono, per rispettare le distanze di sicurezza e tutte le accortezze varie... figuriamoci...
E certamente attaccherei bottone anche con il guardiano della toilette, pur di parlare di arte e condividere la frenesia del momento.
Si Editor, tranquillo, cercherò di avere più contegno possibile.
E sopraattutto di essere spigliata, simpatica e sorridente come so fare io!

Rassegnata e un po' avvilita, per tirarmi su il morale apro il mio interessantissimo libro, ArtMania (ho cominciato a rileggere solo da qualche giorno, prima, forse per la debolezza, o chissà per quale altro stramaledetto motivo, mi si incrociavano gli occhi!).
Sono sicura che aiuterà la mia mente a distrarsi un po'.

Infatti nemmeno avessi chiamato la mia fata madrina... (si dai, potrei anche averne una perché no? Che differenza c'è tra me e una qualsiasi principessa Disney... Ok magari una principessa sarebbe un po' più precisa nei modi e nel contegno... ma in fatto di classe non mi batte nessuno... Vero Editor? Come dici? Nooo?!? Uhmmm... Ma come "che farmaci sto prendendo?" Vabbeh, non capisci nulla...
Vabbeh, come per magia l'argomento di oggi mi "intrippa" tantissimo... Come? una Principessa mai avrebbe detto Mi Intrippa? Uffi ma vi ci mettete anche voi? Qui si parla di Vermeer!

E fate attenzione, leggetelo con l'accento al posto giusto, cioè sulla seconda "e", o qualcuno avrebbe da che ridire, uno a caso... indovinate voi!


Pensate che quando l'ho chiamato tutta elettrizzata per raccontargli quello che stavo scoprendo su questo artista, mi ha detto: "Comunque è un artista non è un "verme" come lo chiami tu! Quindi impara la pronuncia esatta!" Immaginate la mia faccia! Una foto non basterebbe a rendere l'idea! Uffi il solito perfettino puntiglioso!!! Nemmeno avessi detto chissachè!

Comunque, ho scoperto cose interessantissime leggete un po' qua.

Tanto per cominciare è un artista nato, cresciuto e vissuto in Olanda, nel 1632.
Si può sostenere che non sia mai uscito dal suo paese, Delft.
Il suo nome era sconosciuto al di fuori dell'Olanda. Di lui c'erano solo poche opere e nessuna era esposta in un museo importante.
Ora pensate che ci sono tre regole per sopravvivere nel mondo artistico:
1- è che un artista dopo la sua morte lasci numerosissime opere, Vermeer ne lasciò solo 37.
2- è importante che le opere finiscano possibilmente nelle mani di più persone o musei, invece la gran parte delle opere dell'artista finirono tra le mani di un unico acquirente, il benestante Pieter Van Ruijven.
3- un'artista dovrebbe vivere in una città cosmopolita, mentre lui non uscì quasi mai dalla piccola città Natale.

La cosa che trovo più strana è che, nonostante la sua tecnica fosse ineccepibile, non ha avuto né allievi, ne un'influenza degna di nota sugli artisti più giovani. Con la conseguenza che le sue opere sono rimaste nascoste ai più!

Le sue opere, raffigurano vedute di interni e scene di vita quotidiana.
La loro apparente semplicità maschera allusioni e simboli di ordine morale che riesce ad esprimere attraverso una sapiente composizione ed un particolare uso della luce.


Prendiamo ad esempio l'unica opera che la sottoscritta, ahimé, conosce grazie al film realizzato nel XXI secolo "La ragazza con l'orecchino di perla". Che al tempo ho guardato non tanto per i riferimenti artistici ma, per  l'affascinante attore maschile presente Colin Firth... "ragazzi all'epoca era proprio strafigo! E cosa sarà mai... cosa avrò mai scritto!
"Sono una donna non sono una santa" cantava qualcuno...

Ok meglio sorvolare... proseguiamo...

Quest'opera, che vi dirò sinceramente, ho preso in considerazione solo poco tempo fa, ha un fascino tutto suo.
Pensate che apparve nel 1882, in una vendita ad Amsterdam dove venne acquistata per soli 2 fiorini e trenta stuyvers da un collezionista, per raggiungere il Mauritshuis Museum nel 1903.

Il dipinto ritrae una giovane modella con una veste giallo ocra e un turbante azzurro da cui ricade una fascia di tessuto.
E fin qui tutto nella norma.
Il bello è che il dipinto comunica un senso di straordinaria spontaneità.
Lei, la ragazza, pare essersi appena girata e ci guarda con espressione serena, gli occhi velati e quieti e le labbra socchiuse, con una luce che le rende particolarmente attraenti... e qui... si, qui viene fuori la parte più "ingarbuglia budelle" del quadro!

Sentite un po': quando ho chiesto al mio Editor: "Senti ma quest'opera è diventata famosa col film o era già famosa?", lui prontamente si è cimentato nella parte del "professor cicerone incallito SOTUTTOIO" che ahimé non posso negare gli riesca molto bene, e mi ha raccontato: "Beh, cara la mia pivellina... devi sapere innanzitutto che le poche opere da lui create (e qui mi prendo una rivincita... non sapeva che erano 37!!! Ma voi acqua in bocca potrebbe avere qualche reazione inusitata!!! Quindi shhhh è un segreto!) sono tutte importanti ed esposte in musei altrettanto importanti... Ma la chicca fantastica è questa: le labbra della ragazza che sono socchiuse e sembrano quasi avvolte da un lucidalabbra, all' epoca hanno creato non poco scandalo e scompiglio perché davano quasi l'idea di un qualcosa di troppo sexy e scandaloso, erotico per l'epoca... rasentavano quasi la pornografia!"

Sono rimasta esterrefatta perché sono convinta che siano le labbra più belle e ben dipinte che abbia mai visto in un'opera... effettivamente di una sensualità infinita!

Alla sua morte molte opere, nonostante il mercato florido dell'arte di quel periodo, sono rimaste nel suo studio e la moglie, le cedette insieme alla casa per coprire i debiti che l'artista aveva contratto, visto che all'epoca non aveva avuto nessun successo riconosciuto.

Duecento anni più tardi sarà riscoperto e diventerà famoso grazie al critico d'arte e giornalista francese Theophille Thoré, che venderà nel 1870 al museo del Louvre " la ricamatrice", opera pure questa magnifica!

Pensate il destino a volte che scherzi fa: mentre scrittori come Marcel Proust lodavano il modo raro è prezioso di dipingere di Vermeer la rarità dei suoi quadri ha fatto sì che diventassero ancora più preziosi per i collezionisti.
All'inizio del ventesimo secolo le opere dell'artista erano diventate così care che se le potevano permettere solo i milionari americani.

Ok sono soddisfatta, contenta, l'argomento mi ha prontamente rigirato la giornata.

È stato emozionante tuffarmi in questa storia e trovare come sempre qualcosa che la rende speciale ed intrigante.
Mi piace ricercare le cose  intriganti, che a volte si, ti fanno stare sulle spine e perdere le staffe ma allo stesso tempo, rendono la vita emozione pura! Vera, frizzante, avventurosa, affascinante in movimento mai immobile e noiosa! Questo è vivere... almeno per me!
Vita riprenderò presto le tue redini tra le mie mani... anzi forse lo sto già facendo!

P.s. Curiosità: per voi quali sono le labbra più belle che avete ammirato in un dipinto?


2 commenti:

  1. Ciao Valeria! Anche a me sembra che le stai prendendo le redini! Avanti sempre! Mi piace tanto il primo dipinto e le labbra della donna sono stupende: com'è possibile che una volta fossero considerate motivo di scandalo?!? Erano pazzi!!!!! Un bacione Valeria

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    1. Pure io sono convinta che fossero dei pazzi...l'importante è che sia giunto fino a noi dandoci l'opportunità di apprezzare così tanta bellezza!Grazie!!!

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