martedì 21 luglio 2020

Hayez mi perseguita!

 21 luglio 2020

Questo post l'ho scritto tanto tempo fa...
Ma siccome dicono che l'amore è eterno... 

Vi state domandando perché ho scritto ciò?
Beh, leggete e lo scoprirete.



 gennaio 2019

Siete mai stati rincorsi da un'immagine, da una parola, da un'opera? Cosa avete capito? Non in senso fisico!!!

Mi spiego meglio vi è mai capitato di ritrovarvi quasi accerchiati in continuazione da un qualcosa come se vi dicesse: "Fermati un attimo. Guardami, prendimi in considerazione e smettila di evitarmi!" Il tutto, circa un milione di volte... Ok, allora mi avete capito!

Vi faccio un esempio pratico.
Qualche giorno fa mi sono ritrovata a dare l'inseguimento ad un piccolo ragno che aveva deciso di soggiornare, sembrava avere con sé tanto di bagagli, nella mia auto. Non vi elenco le peripezie per scovarlo. D'altra parte pur di uscire di casa, guidare e andare dai nonni con Zoe (nonostante la mia fobia per questo essere), avrei affrontato anche una tarantola!... Ok, sulla tarantola non ne sono proprio sicura, però... mah, mai dire mai!

L'altro giorno, in giardino mentre ero "spiaggiata" sulla sdraio, ne ho scovato uno dentro la mia scarpa! Ora mi chiedo ancora perché abbia scelto le mie e non quelle di Zoe... che sull'argomento ha molte meno fisime della sottoscritta... Dopo mezz'ora, in salotto ne ho trovato uno piccolino che si stava arrampicando sul pianoforte... Per non parlare del film che avevo visto la sera prima il cui soggetto era un ragno!

Qualcuno forse vuole dirmi qualcosa?

E poi taadaaaa! Scopro in rete una scultrice che si diverte a fare giusto, giusto, sculture di piccoli ragnetti di 10 metri e più!!!

Ok, in questa situazione ho capito che forse il tutto mi stava dicendo che dovevo scriverci un post!
E quindi...?
Ci siete? Avete capito?
Ho chiarito le idee o mi sono intorcolata (alias ingarbugliata) come al solito?

Il fatto è questo:

È da un po' di mesi che vorrei scrivere di una delle prime opere che ho visto all'inizio della mia scoperta artistica (se così si può definire), ma ogni volta che ci provo la mia mente si offusca come a dire: "Aspetta! Non è il momento!"

E così, l'idea batteva in ritirata.

Ora sento che è arrivato il momento giusto... chiaroveggenza? magia? No, no, nulla di tutto questo.

Tranquilli con me la sfera magica si limiterebbe a farmi vedere il classico paesaggio con la neve! (come si chiamano queste palline Editor?)

Stranamente è un po' di giorni che le riviste di arte on line (vi ricordate il post?) mi propongono  incessantemente un'opera vista un paio di anni fa durante la mia prima visita alla Pinacoteca di Brera: "Il Bacio" di Francesco Hayez.


Ma partiamo dall'inizio.
Ricordo che sono arrivata alla Pinacoteca di Brera alle quattro di un pomeriggio di ottobre.
Non sapevo cosa aspettarmi.
Era una delle mie prime escursioni da sola nel mondo dell'arte.
Ok, ero appena uscita da Grand'Art, una fiera d'arte che si svolge a Milano, e Mr. Gallery che si trovava lì mi aveva fatto una piccola lezione sulle meraviglie che vi avrei trovato.

Ovviamente era partito molto sicuro di sé, nominando opere, artisti famosissimi e... Ok, per lui ma non altrettanto per me!


Il guaio è che secondo me, era stra convinto che io qualcosa sapessi...
"Ah la Pinacoteca di Brera è il luogo della cultura artistica milanese e troverai il Mantegna con il "Cristo morto nel sepolcro e tre dolenti", il Bellini con "la Pietà", l'uovo di Piero della Francesca e ...bla...bla..." Insomma, un elenco interminabile di opere e di artisti a me poco più che ignoti...

Non sapevo se ammettere che in realtà nella mia testa vi era una nebbia fittissima, tipo quelle da pieno novembre in val Padana, o annuire mostrandomi meravigliata e contenta di vedere questi capolavori famosissimi per tutti ma, come già detto non per me...

Poi finalmente nomina e mi fa vedere sul pc le immagini de "il bacio" di Francesco Hayez e qui sorrido e mi entusiasmo palesemente dicendo: "Siii! Questo lo conosco!!! È bellissimo mi piace tantissimo! Chi è l'artista straniero che lo ha realizzato?"
A quel punto tutta la mia ignoranza è stata servita su un piatto d'argento... e con tanto di contorno!

Dalla faccia del mio interlocutore capisco di aver scoperto le carte...
Inutile fingere ancora. Lo guardo con imbarazzo e prima che io proferisca parola per recuperare un po' di dignità parla lui dicendo: "Sicuramente c'è da lavorare un bel po' sul tuo sapere..., diciamo più che un bel po',  ma puntiamo sul fatto che la tua curiosità innata, il tuo spirito di avventura e la tua spontaneità ti aiuteranno..."

Per dindirindina sembrava che fosse in procinto di fare un esperimento scientifico culturale: "riuscirà una donna di 40 anni suonati a conquistare il mondo dell'arte?" Ah forse era l'inverso... beh avete capito lo stesso!
Forse quindi sono l'oggetto di un  esperimento?

Meglio non pensarci troppo, potrei scrivere la trama di un film...

Arrivo in zona Brera tutta emozionata. Non sapevo cosa aspettarmi: "entrerò in un luogo che racchiude anni e anni di storia dell'arte e vedrò sicuramente opere che....bho che ne so... Magari mi annoierò da morire!"
Impossibile! Già quando ho varcato l'immenso portone e mi sono trovata nel cortile della Pinacoteca il mio cuore ha avuto un lieve sussulto.

Percorro la gradinata che mi porta al suo interno. La mia faccia è molto perplessa. Non so come muovermi... Da che parte dover andare...
Poi trovo una signorina gentile che mi mostra la strada per...
entrare definitivamente nel mondo della sapienza artistica!

Scorro le prime sale in balia della confusione più totale.
Non so da che parte guardare. Troppe opere, troppo antiche oh cavoli che faccio?
Poi fortunatamente entro in una sala dove scorgo un'opera che finalmente mi da uno scossone e mi calma, mi paralizza... Che riconosco! E' il Mantegna! Il Cristo morto....


Sono inebetita! Si, questa è la parola giusta.
Non mi intenderò di arte ma la forza espressiva di questa pittura è incredibile.
Mi sembra che la figura del Cristo sia vera o meglio che l'intera scena sia reale.
O forse, ancora meglio, mi sento io risucchiata dentro la scena a respirare il dramma che si sta compiendo insieme ai dolenti.
Mi chiedo, e per ora non posso fare altro, come ha fatto questo artista a renderla così vera.
Respiro e proseguo la mia visita.
Entro in una sala grande dove trovo un'opera che ricordo di avere visto nel mio libro di storia dell'arte: " Sposalizio della Vergine" di Raffaello!


 Vista dal vero mi lascia veramente senza parole.
È talmente sublime quest'opera che pensare al fatto che Raffaello la dipinse all'età di 21 anni mi fa girare la testa! Ma io a quell'età che cosa facevo?... Ok lasciamo perdere...

In questa tela in realtà "lo sguardo è incentrato sull'architettura, sulla costruzione fatta dall'uomo e la scena cristiana passa quasi in secondo piano, come a ribadire che l'uomo può competere con Dio..." (Questo io in realtà non lo sapevo l'ho scoperto ascoltando una delle tante dirette fb sull'arte!).

Proseguo e non sapendo su chi e su cosa concentrarmi vado un po' a caso... In realtà un obiettivo ce l'ho, ed è quello di vedere il famoso quadro di Hayez.
Ogni volta che entro in una sala sono convinta di trovarlo lì e invece no.
E se per caso l'hanno momentaneamente prestato ad un altro museo? O peggio... (visto che sto passando nell'ala del restauro delle opere e vedo in bella mostra un dipinto di Modigliani) lo stanno risistemando?

No, no, lo devo trovare!
Passo in rassegna tutte le sale e nulla...
Arrivo stanca e ormai rassegnata all' ultima sala.
Il museo tra 20 minuti chiude ed io non ho visto l'unica opera che volevo davvero vedere!
Sono un po' delusa, e così mi avvio ad esplorare le ultime opere per poi andare a bermi un buon te caldo ristoratore... Ed eccolo!
Mi compare davanti all'improvviso.
Resto interdetta. Visto dal vivo è meraviglioso!
Rimango a fissarlo immobile credo, per dieci minuti. Poi mi metto a leggere la spiegazione e a scattare qualche foto.
Intanto ho la conferma che questo Hayez è italianissimo! E per di più nato a Venezia!
E sempre a riprova della figuretta fatta qualche ora prima, tanto per non perdere l'abitudine mi tocca ammettere l'errore...

Forse è l'artista che l'immaginario collettivo associa di più all'amore.
"È una delle immagini simbolo della Pinacoteca e forse il dipinto più riprodotto di tutto l’Ottocento italiano, nata dall’intento di simboleggiare l’amore di patria e il desiderio di vita della giovane nazione che usciva dalla seconda guerra di indipendenza e che tante speranze poneva nei nuovi governanti. Ebbe immediatamente uno strepitoso successo sia per le sue valenze patriottiche sia per l’ispirazione medievale del soggetto; il pubblico si entusiasmò per l’audacia del bacio, ma riconobbe anche il messaggio patriottico dei colori: le calze rosse e il risvolto verde del mantello, accostati alla veste azzurra e bianca evocano le bandiere d’Italia e Francia."
L'episodio del bacio per la sua veemenza deve aver turbato non poco tutto il pubblico per il modo in cui il giovane tiene tra le mani il viso dell’amata (a mio avviso fantastico!), per l’atteggiamento disinvolto, quasi da istantanea rubata, colta sul vivo e infine per la durata di un bacio in pubblico che nel 1859, doveva apparire scandaloso.
Pensate che Hayez ne realizzò altre versioni cambiando dei particolari, come ad esempio il colore dell'abito della fanciulla, che sono state messe in altri musei.
Sono in estasi. Ho vagato in cerca di questo quadro per ben 2 ore e alla fine, quando tutte le speranze erano svanite l' ho trovato.
Si l'ho trovato e mi ha lasciato senza respiro tanto mi ha fatto innamorare...
Vorrei essere quella fanciulla, vorrei essere in quel quadro, vorrei essere in quel bacio che trovo super romantico... vorrei... vorrei.. "Scusi signorina il museo sta per chiudere, l'uscita è da quella parte"...

Vengo gentilmente accompagnata verso l'esterno da una delle signorine del museo, peccato!
Sarei rimasta in adorazione per ore e se avessi potuto esprimere un desiderio sarei entrata nel quadro, avrei cacciato la bella fanciulla e preso il suo posto... in eterno!!!

P.S. E voi in che quadro vorreste entrare?

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