10 marzo 2020
Ok il film è terminato e pure i popcorn (da un po'... quelli...) non mi resta che scrivere a caldo un pezzo su questa pellicola da poter condividere con voi miei cari lettori...
Oggi il corriere mi ha consegnato un pacco...
Ero in trepidante attesa da ben... 12 ore...!!!
Lo so, lo so, una volta l'attesa era lunghissima... giorni, settimane e a volte anche mesi! Insomma una cosa te la dovevi proprio sudare!
Oggi, ordini in rete qualcosa la sera e l'indomani mattina ti arriva a casa per colazione.
E' incredibile nemmeno Babbo Natale è così efficiente.
La mia trepidante attesa era dovuta al fatto che dovevano arrivare ben 4 film.
E vi assicuro che per me che non amo guardare la tv, aspettare dei film è davvero cosa strana!
Ovviamente film che parlano di arte e dei suoi protagonisti.
Ed ora sentite questa mia affermazione... Film che non vedevo l'ora di vedere!
Come sempre mi sono affidata un po' al mio intuito e un po' al mio editor (che mi sprona in continuazione ad aggiornarmi e a trovare nuovi stimoli e altrettanti spunti) per selezionare possibili pellicole interessanti.
Tre artisti, protagonisti di queste pellicole, li conosco uno no, ma mi viene alla mente che un amico complimentandosi del blog (adoro ricevere i vostri commenti e i vostri riscontri) mi disse di essersi letteralmente innamorato delle tele di questa artista: Margaret Keane.
Margaret Keane |
Vi dico la verità? Non mi piacciono i suoi lavori. Ma come dico sempre... proprio perchè una cosa non ti convince devi studiarla meglio per capire il perchè.
Avrete capito che una delle protagoniste dei film che ho ordinato è proprio lei!
Il film? beh, che altro se non BIG EYES!
Il lungometraggio che ci racconta la vita di questa artista.
E allora ciotola gigante di popcorn alla mano, semini caldi per coccolarsi, pigiama, divano, blocknotes per possibili appunti e... Ciak si gira! Anzi si guarda!
Il film ambientato negli anni 50, racconta la storia di una donna artista che fuggendo dal primo matrimonio (allora era una cosa insolita) con la piccola Jane, la figlia, si imbatte in un secondo matrimonio, anch'esso, non troppo fortunato, ma questo lo scoprirà dopo, con un artista di nome Walter Keane.
Lei ammette che nella sua esistenza, sino a quel momento non è mai stata libera.
Prima è stata figlia, poi moglie e poi madre... ahimé non sa ancora che prima di raggiungere la libertà dovrà aspettare qualche anno!
Per uno strano gioco del destino o forse imbroglio fraudolento del nuovo marito, si ritrova a produrre opere che riportano il cognome del marito.
I suoi lavori rappresentano bambini e bambine con grandi occhi che risultano sproporzionati.
L'artista sostiene che ogni sua opera raffigura Jane, in quanto è l'unica persona che la conosce nell'intimo e attraverso quei grandi occhi lei dice che: "si vedono tante cose attraverso gli occhi, perché sono lo specchio dell'anima ... ed esprimono le mie emozioni ".
Margaret scopre lo stratagemma di Walter e, nonostante sia profondamente delusa e tenti di opporsi, accetta questa situazione. Un doloroso compromesso perchè il guadagno economico risulta essere costante e inarrestabile.
Ormai le opere di Margaret, attribuite però a Walter, sono famosissime.
Il marito le spinge sul mercato privilegiandone il lato commerciale, giungendo al punto che vengono addirittura vendute delle copie nei supermercati.
Il successo di Walter aumenta sempre di più e Margaret si sente sempre più a disagio: nessuno sa la verità, nemmeno la figlia.
Ribellarsi alla sete di guadagno e di successo, e alla malvagità di Walter, non è facile.
Per farlo, Margaret deve trovare in sé stessa una grande forza interiore mai avuta sino ad ora.
Decide quindi di fuggire alle Hawaii con la figlia e lì, grazie a nuove amicizie, decide di dire tutta la verità e di intentare una causa conto Walter.
La prova schiacciante che determinerà la paternità delle opere dagli "occhi pazzi" alla donna, consiste nel dover dipingere davanti alla corte del tribunale. Ovviamente il verdetto è scontato.
Walter Keane finirà in povertà mentre Margareth si rifarà una vita e continuerà a dipingere con successo.
Il film di Tim Burton carino e a tratti divertente riesce comunque a mettere in risalto la forza che questa donna riesce a tirare fuori nonostante le innumerevoli umiliazioni e violenze psicologiche subite dal marito.
È uno di quei film che si possono tranquillamente guardare per imparare qualcosa in più sull'arte.
P.S. Quando guardate un film coccolatevi con ciò che più vi piace. Sicuramente lo gusterete di più... e poi chi lo ha detto che i popcorn sono solo al cinema?
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