domenica 9 febbraio 2020

Biennale di Venezia? la mia Disneyland... Cap.1


maggio 2019

Sono le 8 del mattino.
Mi trovo alla stazione dei treni, con Chiara, una mia amica e collega.
È fine maggio, c'è il sole e per l'occasione mi sono messa la mia salopette preferita...
Si perché per un evento del genere, bisogna essere se stessi, e questo è ciò che mi rappresenta di più in questo momento...
Ora vi starete chiedendo "dove capperi andrà mai quest'oggi?...
Risposta: "vado a visitare la Biennale di Venezia!"
Lo so, lo so, un comune mortale penserebbe: "e vabbe' capirai...",
ma per la sottoscritta l'eccitazione è alle stelle!!!
Chiara mi guarda e mi dice: "sembri una bambina che deve andare a Disneyland..."
Io non trattengo più la frenesia, la guardo, le stringo le mani e le dico: "ti rendi conto che stiamo andando alla Biennale?"
Mi guarda, ride e mi dice a modo suo: "Oh Signor! Se non ti conoscessi bene, potrei pensare che tu sia sotto l'influsso di qualche droga... o rito di stregoneria!!!".

Arriviamo all'esposizione dell'Arsenale (la Biennale è suddivisa tra Arsenale, Giardini ed eventi collaterali) e all'ingresso non resisto devo assolutamente farmi fare una foto, da postare successivamente sui social, per far vedere a tutti, che io sono qua: alla Biennale!!!
È da quando l'hanno inaugurata, il 9 maggio scorso, che aspetto questo momento...
La mia compagna di viaggio è affascinata quanto me da questo mondo surreale e, in un attimo ci ritroviamo avvolte da questo vortice impetuoso che ci fa provare emozioni forti, a volte indecifrabili, ma belle perché ci danno la possibilità di ragionare, confrontare, parlare, fare discorsi quasi filosofici e ricercare significati, ahimè, a volte molto, molto improbabili!
Una delle opere dell'Arsenale che più mi ha lasciato col fiato sospeso e mi ha fatto provare paura è stata quella del padiglione delle Filippine: a piedi nudi si cammina sopra ad una struttura con un gioco particolare di specchi, che ti fa credere che se non ti metti in equilibrio sopra ad una pila interminabile di libri o quant'altro, potresti cadere in un buco nero profondissimo... dire che ero terrorizzata è poco ma è stato grandioso affrontare la paura!

P.s. Biennale d'Arte a Venezia... da fare almeno una volta nella vita... ( tanto poi non si smette più!)

P.s. Un giovane artista, da poco diplomato a Brera, che ho conosciuto di recente, ce l'ha con chi vuole per forza trovare un significato nelle opere... Ma questa è un'altra storia... che prima o poi vi racconterò!




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